ALBERO DI NATALE origini storico –simboliche, energia, vibrazioni e loro interazioni

Fin dall’antichità l’albero è stato presso tutti i popoli il simbolo della vita e la sua venerazione si trova in moltissime culture e religioni.
E’ stato dedicato a divinità ed entrato fin dalla notte dei tempi in riti, invocazioni e preghiere.
In ogni parte del mondo l’albero era consacrato a divinità: presso le popolazioni nordiche, in particolare i Celti e i Germani, presso i Cinesi, gli Indiani, gli Atzechi e i Maya, gli antichi Greci e Romani, la stessa Bibbia ne celebra il valore simbolico.
L’albero, simbolo della vita eterna e della luce che supera le tenebre, veniva da alcuni popoli decorato con prodotti locali per indicare l’abbondanza, oppure si addobbava con luci, candele, piccoli falò che simboleggiavano lo spirito o l’anima dell’uomo o dei defunti che continuano a vivere anche nell’oscurita della morte, oppure ancora veniva bruciato durante il solstizio d’inverno per rappresentare la luce che si diffonde e illumina le tenebre nonostante l’oscurità. (Tradizione questa ripresa dai falò che spesso si fanno nelle piazze per Natale, per l’ultimo dell’anno o per l’Epifania). La Festa cristiana del Natale si sovrappone alle celebrazioni pagane per il solstizio d’inverno, quando le giornate cominciano ad allungarsi e il Sole rinasce e in particolare coincide con i festeggiamenti fatti nell’antica Roma. Anche l’albero si inserisce in questo contesto come il simbolo della vita. Varie sono state le specie di albero usato, con il prevalere alla fine dei sempreverdi e soprattutto dell’abete, perchè non perdendo il manto verde durante l’inverno, sono i più rappresentativi dell’eternità della vita.
Il Cristianesimo ha simbolicamente accomunato l’albero con la figura di Gesu’: la luce nelle tenebre del male, la rinascita dell’uomo, la vita eterna.
L’albero è ricorrente nella vita del Cristo: infatti le piante germogliarono e fiorirono alla nascita del Messia, rami di palme e di olivi servirono per osannarlo nella sua entrata in Gerusalemme, i sempreverdi lo nascosero alla vista dei suoi nemici, fu tradito in un oliveto , la stessa croce era fatta di legno di albero.
Dapprima, nella cristianità l’albero di Natale si diffuse nel nord Europa, presso le popolazioni germaniche, tanto da essere considerato un segno del protestantesimo, In seguito poi si allargò a tutta l’Europa. La prima ad addobbare ufficialmente un albero per Natale in Italia, al Quirinale, fu la regina Margherita nella seconda metà dell’Ottocento.
A Giovanni Paolo II invece spetta l’introduzione della tradizione dell’albero di Natale decorato nella città del Vaticano e nella piazza di S. Pietro a Roma
L’uso cristiano dell’albero di Natale, come lo intendiamo oggi, deriva dalla tradizione mediovale dei “Misteri” Nei quali nelle piazze antistanti le chiese veniva fatta una rappresentazione dove Adamo ed Eva (simbolo dell’umanità) nel paradiso terrestre, davanti all’albero dell’Eden, cadevano in tentazione per poi trovarsi, con la nascita di Gesù, perdonati e salvati. L’albero in questa rappresentazione indicava il peccato e veniva adornato di ostie simbolo del perdono e della salvezza. In seguito si aggiunse carta colorata, argentata e dorata per ricordare i doni dei Magi al Bambinello, il tutto venne completato in seguito con palle di vetro colorato e candele per esaltare la luce e il significato simbolico della luce di Cristo per superare le tenebre del peccato. (Wilma)

AGRIFOGLIO . ILEX AQUIFOLIUM detto anche Alloro Spinoso e Pungitopo maggiore

Il nome deriva da “acrifolium” un termine latino composto da “acer” che vuol dire acuminato e “folium” che significa foglia con riferimento alle foglie pungenti della pianta
Il nome di Pungitopo maggiore deriva dal fatto che, anticamente, per conservare i cibi e preservarli dai topi, gli alimenti si avvolgevano con le foglie spinose di agrifoglio, le cui spine si credeva che impedissero ai topi di mangiarli.
E’ un arbusto sempreverde, a forma di piramide che cresce nei boschi di latifoglie tipici delle regioni a clima oceanico , puo’ raggiungere i 10 metri di altezza e anche di piu’. In Italia si trova sulle montagne di media altitudine soprattutto nelle zone centrali, meridionali e nelle isole.
Ha la corteccia liscia e grigiastra le foglie verdi scuro e lucenti. Ogni pianta ha diverse foglie dalla caratteristica forma ovale, quelle alla base hanno spine lunghe e acuminate, a mano a mano che si sale verso la cima le spine diminuiscono, fino a sparire del tutto. Sembra che questa conformazione fogliare dipenda da una autodifesa che la pianta attua nei confronti degli animali.
Ha fiori bianco-rosati a grappolo. I frutti sono costituiti dalle bacche polpose, rosso vivo, una vera ghiottoneria per gli uccelli, ma velenose per l’uomo per la presenza di glucosidi tossici che possono causare gravi intossicazioni con danni all’apparato gastro-intestinale, ai reni, al cuore e al sistema nervoso. Ingerire una ventina di bacche puo’ causare anche la morte.
Le foglie hanno proprieta’ diuretiche, lassative, febbrifughe, tuttavia per i motivi suddetti ne viene sconsigliato l’uso.
I fiori dell’agrifoglio sono la base di uno dei fiori di Bach, quello con il nome Holly, rimedio per coloro che provano sentimenti di odio, gelosia, invidia, desiderio di vendetta che possono anche sfociare in profonda collera.
ENERGETICAMENTE è una pianta sacra a Marte, le spine acuminate sono il simbolo dell’aggressività del dio che viene usata per proteggere da ogni forma di minaccia, di negatività e di malvagità.
La pianta era ritenuta magica fin dall’antichità, era simbolo di immortalità per la sua caratteristica di essere un sempreverde. Era utilizzata per i riti da diversi popoli tra cui Egiziani, Celti, Greci e Romani. Un tempo l’acqua ricavata dall’infuso di foglie di agrifoglio veniva spruzzata sui neonati per proteggerli e infondere loro l’energia vitale; i fiori e le foglie venivano messi tra i capelli durante le feste come buon auspicio. Per augurare fortuna e scacciare gli spiriti malvagi l’agrifoglio veniva appeso davanti alle porte delle case e all’interno delle abitazioni. Rametti di agrifoglio venivano donati alla persona amata.

Tante sono le leggende e i miti legati a questa pianta il suo significato legato all’immortalità, all’inverno, alla prosperità, alla vitalità, lo ha accomunato nel passato alle celebrazioni del solstizio d’inverno, tra cui Yule, la festa celtica, e i Saturnali romani, tutte hanno in comune la celebrazione della rinascita del Sole, dal ritorno della luce e del calore dopo il buio e il gelo dell’inverno.
Da queste ricorrenze pagane deriva l’uso dell’agrifoglio in occasione del Natale cristiano. Nelle foglie dell’agrifoglio infatti i cristiani vedono la corona di spine di Cristo, nelle bacche rosse il suo sangue e nei fiori bianchi la purezza della Madonna.
L’agrifoglio è cosi diventato una delle più usate piante natalizie per gli addobbi, le decorazioni e per gli auguri di prosperità e fortuna per il nuovo anno. (Wilma)

Energia ciclica, dinamica. in movimento

Stiamo vivendo una situazione di crisi e da piu’ parti si sente dire che è la prima volta che viviamo tali eventi.

Secondo me, questa visione è inesatta in quanto, se osserviamo il corso della storia, dalla comparsa dell’uomo sulla Terra, vediamo che si susseguono epoche che nascono, crescono, si corrompono e vanno in crisi. E si puo’ notare che ogni periodo è in un certo  qual modo il superamento del precedente che, finito il momento di entusiasmo iniziale, si va gradatamente deteriorando e smette di soddisfare, ragione per cui le persone cercano alternative.

Ogni nuova epoca pone le basi sulla negazione e il superamento della precedente perchè si vive male e si sono generate insicurezza, ansia, preoccupazioni, paure, quello che possiamo definire come il male di vivere, la noia. Se in un periodo vi era l’esaltazione della materia, della razionalità, della tangibilità e concretezza della realtà, nella successiva troviamo la rivalutazione dello spirituale, del misterioso, di ciò che va oltre il conoscibile.

In questo quadro ciclico vanno poi inserite le perturbazioni sociali, create da chi è riuscito a sfruttare a proprio vantaggio le ideologie per raggiungere il potere, che si oppone  e diventa un peso molto condizionante nel rinnovamento e nella ricerca di nuovi equilibri. Ovviamente le motivazioni principali sono causate dal fatto che il cambiamento sovverte le situazioni, destabilizzando e distruggendo il potere, per questo viene avversato in ogni modo dai governanti o chi per loro e viene impedito ai “ribelli” di esprimere il proprio parere con ogni mezzo.

Nella storia abbiamo visto un po’ di tutto in rapporto alle conoscenze, all’evoluzione, alle culture, si sono succedute pratiche come:: emarginazione, oscuramento, diffamazione, torture, uccisioni, esilio, carcerazione.

Quello che sta succedendo oggi è stato quindi già vissuto in modo diverso, perchè il sapere e le tecnologie, patrimonio del nostro tempo , hanno cambiato i modi di agire, comportarsi e di reazione. L’oscuramento delle pagine informatiche per esempio è tipico solo del nostro periodo, poichè nel passato non esisteva l’informatica, la telematica, le reti ecc.. e quindi si usavano i mezzi conosciuti a disposizione.

Il potere contrasta in ogni modo l’evoluzione delle masse, essendo una questione di sopravvivenza, senza esclusione di colpi, inoltre la corruzione, il decadimento e la distruzione dei valori e dei principi, che sono alla base della vita, contribuiscono a togliere ogni remora morale per coloro che vogliono a tutti i costi mantenere e accrescere l’egemonia sulle masse.

Alcuni esempi sono movimenti ideologico- letterari che si sono alternati storicamente nel passato:: l’antica Roma costruì il suo potere sui valori di patria e di cittadini pronti a difenderla, ma quando la ricchezza cominciò a invadere la capitale il sistema entrò in crisi, la corruzione, l’avidità, il disinteresse per le cose comuni, il piacere materiale e molti altri fattori materialistici, portarono al crollo dell’Impero a cui seguì una lunga età di crisi nella quale il potere cominciò a passare nelle mani della religione, unico baluardo a difesa delle popolazioni, La rinascita della concezione dell’uomo inteso nel pieno significato dell’interazione tra spiritualità e conoscenza e razionalità tipica del Rinascimento nel Cinquecento, dava fastidio al potere religioso. Infatti i ministri del culto si vedevano oscurato il loro prestigio  da coloro, che consapevoli delle potenzialità della natura umana, sapevano usare quello che va oltre la scienza. Cominciarono cosi le persecuzioni a tutte quelle persone che erano viste come un pericolo per il potere ecclesiastico e il periodo dell’Inquisizione vide l’incarcerazione, la tortura e l’uccisione di tutti coloro che in qualche modo rappresentavano con il loro sapere e le loro abilità una minaccia alla Chiesa, milioni di donne che operavano come guaritrici del popolo furono torturate e uccise come streghe, con la motivazione che erano a servizio del demonio e la Chiesa le eminava per il bene della popolazione.. Segui con il Barocco, un periodo nel quale il timore di esporre le proprie idee, favorì l’eccesso di apparenza e di retorica per esprimersi nell’arte e nella scrittura, senza alludere a temi e argomenti scottanti e pericolosi per quel tempo. L’illuminismo contrappose la razionalità e la scienza dimostrabile e concretamente evidente, al misterioso allo spirituale del Rinascimento , Il potere assoluto dei Sovrani ne fece il suo baluardo, tiranneggiando le folle e sopprimendo ogni ribellione, ma, anche in questo caso, la corruzione e l’avidità di denaro portarono a una crisi nella quale la scienza non era piu’ in grado di dare certezze e di risolvere dubbi e problemi. Segui, con il Romanticismo, un nuovo periodo di rinascita della spiritualità e della maggiore importanza delle emozioni e dei sentimenti sulla fredda e distaccata razionalità, le  masse si ribellarono all’assolutismo regio. Anche allora il potere cercò di reprimere le popolazioni e le loro proteste, con scarso risultato.

In pratica le vicende del passato si ripercuotono anche nella nostra società e nella nostra era. Razionalità, scienza, tecnologia hanno creato presupposti per una vita migliore, ma il potere, l’avidità, la ricchezza, la corruzione  hanno deteriorato i benefici che potevano derivare a tutta l’umanità. I tentativi di ribellione vengono ostacolati e oscurate le proteste e tutto quello che si contrappone a quanto viene sostenuto dall’elite, viene oscurato e contrastato. Come nei precedenti periodi la repressione cerca di impedire il crollo del potere. I tempi, tuttavia, sono maturi per un radicale cambiamento, almeno per una parte della popolazione che ha preso consapevolezza di se stessa, delle proprie possibilità e capacità e rivendica un mondo migliore più evoluto e piu’ spirituale  dove tutti possono vivere in serenità, salute e benessere. Forse la conoscenza di nuovi mezzi e di nuove tecniche,di nuove ideologie e scienze, oltre a velocizzare la trasformazione, potrebbe portare nel breve periodo a uscire dal circolo vizioso dell’alternarsi degli opposti, per sostituire all’avvicendarsi, la complementarietà, l’associazionismo, l’interazione, volti ad armonizzare, nel completamento degli estremi, le differenze. Se ciò avverrà si prepara per l’umanità una nuova strada, piena di percorsi mai affrontati, ma in grado di portare a tutti gli individui e alle collettività il benessere e la serenità di vivere una vita ricca di rinnovati  valori e principi supportati da una scienza e da una tecnicnologia talmente evolute da riuscire a migliorare l’esistenza per tutte le creature della Terra (Wilma)

 

Albicocca (Prunus armeniaca)

fruits-374750_640L’albicocco è una pianta che appartiene alla famiglia delle Rosacee. Originaria della Cina, si diffuse in seguito in Armenia, dove gli antichi romani la conobbero e la introdussero in Italia con il nome di “Armeniacum” che vuol dire “mela armena”
E’ un albero caduco che dona i suoi frutti in estate, indicativamente da maggio a luglio. Le albicocche migliori sono quelle che hanno la buccia di un bel colore giallo-arancio carico.
Ricca di vitamine in particolare A, B, C e di Sali minerali e oligoelementi essenziali tra cui: il potassio, il ferro, il fosforo, il cobalto, il manganese favorisce la longevità e la vitalità.
Ha azione:
– sull’apparato immunitario potenziandolo
– Sul sistema nervoso , sul quale svolge un’azione riequilibrante, è indicata per anziani e bambini particolarmente ansiosi e depressi
– Sull’apparato cardiocircolatorio aiutando a ridurre la formazione del colesterolo e delle placche sclerotiche, contribuisce a prevenire infarto e ictus. La presenza di ferro rende il frutto particolarmente adatto nella cura delle anemie
– Sull’apparato muscolo-scheletrico e sulle ghiandole sessuali dei quali migliora il funzionamento, previene la formazione dei crampi.
– Sul metabolismo esercitando una lieve azione antidiabetica derivata dal contenuto in manganese
– Sulla vista, sulla pelle, sulla laringe combattendo l’afonia o mancanza di voce e nel prevenire i danni derivati da una eccessiva esposizione al sole per la presenza di provitamina A o betacarotene , il contenuto di quest’ultimo rende il frutto un potente antiossidante, contro i radicali liberi, un ottimo ausilio contro l’invecchiamento e infine un antitumorale.
– Sull’intestino è efficace contro la stipsi,particolarmente lassative sono soprattutto le albicocche secche , salvo non vi sia uno squilibrio epatico.
L’albicocca invece è controindicata per:
– tutti coloro che soffrono di squilibri al metabolismo degli zuccheri,
– Persone che necessitano di un maggiore apporto di calcio, come per es. Le donne in menopausa, infatti l’albicocca contiene ossalati, sostanze che limitano l’assorbimento del calcio
– Individui che presentano una funzionaltà epatica compromessa
ENERGETICAMENTE l’albicocca è sacra a Venere , le sue vibrazioni energetiche donano pace e amore. Si tramanda che mangiare le albicocche migliora il carattere. Il succo viene usato per preparare incantesimi d’amore e per tenere vivo il sentimento. Mettere fiori, foglie o anche solo i noccioli in sacchetti da tenere in tasca si dice che attiri l’amore. (Wilma)peaches-824626_640

CARCI0FO (Cynara Scolymus)

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Sembra che la pianta abbia avuto origine nella zona delle Canarie. E’ una pianta diffusa nelle regioni temperate, teme il gelo e il freddo prolungato. E’ coltivata in tutta l’Europa meridionale e in America.
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CENNI STORICI: Era conosciuto e apprezzato dagli antichi Egiziani, dai Greci e dai Romani. Un’antica leggenda greca narra che il carciofo era una bellissima ragazza, trasformata, da un dio geloso della sua bellezza, nel fiore del carciofo. Per gli antichi Romani il carciofo era considerato un cibo di lusso. Secondo la tradizione il primo a riconoscere le attività terapeutiche alla pianta fu Galeno, che prescriveva ai suoi pazienti il decotto di radici.
PRINCIPI ATTIVI : I costituenti principali del carciofo sono:
– la cinarina, un alcaloide con spiccate proprietà di proteggere e rivitalizzare il fegato
– il ferro, la cui assimilazione dipende dal modo di consumare l’ortaggio, utile contro le anemie da carenza di ferro.
– l’inulina uno zucchero che viene assimilato solo se sottoposto a cottura e che costituisce il substrato per la flora batterica intestinale
– Vi sono inoltre tannini, flavonoidi, fitosteroli, minerali come potassio, calcio, magnesio. Vitamine tra cui la A e la C. , mucillagini.
PROPRIETA’: protegge e rivitalizza il fegato, diminuisce il colesterolo, favorisce la digestione, regolarizza l’intestino, è depurativo, diuretico, sedativo, antitumorale, antianemico, antinfiammatorio delle mucose gastro-intestinali.

IN CUCINA viene prevalentemente utilizzato il fiore non ancora sbocciato e il gambo. A seconda del modo di cucinarlo ha diverse proprietà.
Crudo, condito con olio extravergine di oliva e insaporito con limone o aceto, a seconda dei gusti (meglio il limone che contribuisce, con la vitamina C che contiene, a far assorbire meglio il ferro contenuto nel carciofo), è più indicato per un’azione diuretica e protettiva del fegato, per l’alto contenuto in cinarina (che in parte si perde nella cottura) e perché il ferro viene assorbito in maniera ridotta, rispetto al carciofo cotto, affaticando meno un fegato indebolito, è poi utile contro la stipsi, aumentando la peristalsi intestinale, è adatto anche ai diabetici, perché gli zuccheri non vengono in parte assorbiti, cosa che avviene con la cottura che li rende maggiormente biodisponibili.
Fritto, ha una forte azione di stimolazione sul fegato, ne aumenta la digeribilità con la riduzione del gonfiore addominale, e una minore percezione della cosiddetta ”bocca amara” tipica del soggetto sofferente a livello epatico.
Bollito: è più indicato per le patologie renali, in quanto parte dei sali, presenti nel carciofo, va persa nell’acqua di cottura, è ottimo per le anemie da carenza di ferro, dal momento che la quantità di ferro assorbita, associata agli zuccheri resi più disponibili dalla cottura, è maggiore che negli altri modi di cucinarlo. Non è adatto a chi ha problemi di fegato e di pancreas come i diabetici, per il maggiore assorbimento di ferro e di zuccheri. E’ meno digeribile, inoltre l’alto contenuto di inulina e di cellulosa possono creare meteorismo. Per facilitare la digestione si consiglia l’associazione con prezzemolo, aglio, olio extravergine di oliva e qualche goccia di aceto.

Il Carciofo è CONTROINDICATO PER LE DONNE CHE ALLATTANO in quanto diminuisce la secrezione lattea.
INFLUSSI MAGICO ENERGETICI: è sacro a Marte e ha un’azione protettiva.

Le informazioni fornite hanno carattere generale, il loro eventuale utilizzo è a discrezione e sotto la piena responsabilità del lettore. Per qualsiasi problema di salute e di carattere medico è necessario rivolgersi a un medico o a uno specialista del settore. (Wilma)piatto carciofo 1101_640

ZAFFIRO

blue-576241_640 Il termine “zaffiro” deriva dal latino “sapphirus”, a sua volta dal greco antico “σαπφειρος (sappheiros)”, per indicare una”pietra blu”.
La pietra si forma nelle rocce magmatiche, ricche di alluminio o nelle rocce metamorfiche come il marmo. E’ un ossido di alluminio. Deve il suo colore alla presenza del ferro e del titanio.
E’ sacro alla Luna e ad Apollo.
Si narra che gli antichi greci lo indossassero quando andavano a sentire l’oracolo di Delfi. Presso alcune tradizioni europee e indiane esso rappresentava il cielo e gli angeli , si riteneva fosse sacro a Saturno, era anche considerato simbolo della fiducia, dell’amicizia e della magia; a tale proposito si pensava che il potere di maghi e streghe, che operavano nel bene, fosse rafforzato dalla pietra.
Le sue vibrazioni energetiche facilitano l’evoluzione spirituale , stimolano il “terzo occhio” aumentano la conoscenza di se stessi ed espandono la consapevolezza psichica. Favoriscono l’amore, la salute e il denaro, proteggono dagli spiriti malvagi e dal malocchio.
Il colore blu emana una luce rassicurante, calmante per lo spirito, per la mente e per il corpo, in grado di attenuare la rabbia, la collera e la tristezza e di predisporre alla serenità e all’ottimismo, inoltre favorisce l’acutezza mentale, l’intuizione, la concentrazione e la meditazione. Stimola la ricerca della conoscenza e della saggezza. Consente di concentrarsi sulla propria vita, esaminarla con obiettività e cambiare gli aspetti che non piacciono.
Lo zaffiro e’ collegato al 5° e al 6° chakra.
E’ una pietra che favorisce la giustizia e allontana la frode.
In cristalloterapia lo zaffiro è impiegato per i malesseri riguardanti il cervello, il sistema nervoso e l‘intestino. Attenua febbri, raffreddori, tosse, nevralgie, dolori, reumatismi, Rilassa e calma combattendo la depressione ,e i disturbi psichici, favorisce l’organizzazione e l’ordine mentale, rafforza la volontà di un individuo per raggiungere i propri obiettivi. (Wilma)gem-562543_640

21 MARZO–EQUINOZIO DI PRIMAVERA- OSTARA

magnolia-trees-556718_640Le ore della luce sono uguali a quelle dell’oscurità.
Le energie del giorno e della notte si equivalgono.
Dopo il riposo invernale tutta la natura si risveglia con rinnovata energia , ricomincia il ciclo dinamico di nascita, vita, morte, e resurrezione. La forza creativa esplode senza ordine e in ogni direzione.
Inizia il tempo dell’Ariete, segno zodiacale che racchiude in se la forza che genera l’impulso ad accendere lo slancio istintivo della vita .
Secondo gli antichi Greci e Romani era il perodo che Persefone, sposa di Plutone, tornava sulla terra dagli inferi, dove viveva d’inverno con lo sposo, e con la madre Demetra rendeva la natura piena di colori, di suoni, di odori che celebravano la rinascita e il trionfo della vita. Le piantine spuntano ovunque , i germogli si aprono , in un tripudio di fiori e di colori. L’aria si riempie di profumi e risuona di grida, canti e ronzii. Ogni creatura esprime a suo modo la gioia di vivere sulla terra e nell’aria. Per tutti è il momento dell’inizio, dell’azione, di rituali per seminare ciò che crescerà, si svilupperà e porterà il raccolto.
All’inizio della primavera sono associati l’Est, l’alba, il colore giallo della luce, l’aquila, la piuma e l’uovo. Molti sono i riti spesso uniti all’agricoltura che vengono celebrati in ogni parte del mondo da popoli, culture, tradizioni diverse.
Ovunque vengono innalzati altari e adornati con fiori e piante fresche, si tracciano cerchi sacri all’interno dei quali si compiono riti.
La notte e l’alba risuonano di musiche, canti, preghiere, invocazioni, racconti, mentre si danza, possibilmente all’aperto, per celebrare la festa del risveglio della natura. E’ il momento per purificare le energie, bruciando incensi e piante aromatiche, cristalli e pietre, esponendoli ai raggi della luna, in particolare quelli giallo-arancio, come per esempio: il quarzo citrino e il topazio perchè sono il simbolo del ritorno del sole.
I guaritori approfittano della ricorrenza per preparare delle borse speciali con dentro oggetti sacri da utilizzare durante l’anno.
Chiunque può celebrare il ritorno della primavera, singolarmente o in gruppo, così da scacciare, l’oscurità, il freddo, la negatività dell’inverno e fare posto al fluido energetico vitale e positivo della primavera, in modo che, tornando a scorrere, apporti nuove e più vigorose energie. (Wilma)
Seguono due canti per celebrare l’equinozio:

Inno per onorare la grande Madre
Nel silenzio della notte,
Nel silenzio della Luna,
I miei sogni si stanno avverando.
Nel silenzio della notte
Nel silenzio della luna il mio essere si sta realizzando
(da Medicine Wheel Chants,bear Tribe Medicine Society, PO. Box 9167, Spokane, Wa 99209)

Il ritorno
Terra, acqua, fuoco, aria
Ritornate,ritornate,ritornate,ritornate
Terra, acqua,fuoco,aria
Ritornate,ritornate,ritornate,ritornate
Ea ya ya ya ya ya ya ya
Wo wo wo wo wo wo wo wo
Ea ya ya ya ya ya ya ya
Wo wo wo wo wo wo wo wo
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L’ALLORO (Laurus nobilis) una pianta, ma anche un utile rimedio naturale

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Il nome latino sta ad indicare il coronamento di una conquista.
La parola “Laurea” deriva dal nome della pianta.
E’ un sempreverde che può raggiungere i 5 o 6 metri di altezza. Cresce spontaneamente nel Bacino del Mediterraneo, nei boschi e nella macchia mediterranea.
Le sue foglie sono verde scuro, prive di peli, di forma allungata e hanno un forte odore aromatico più intenso in luglio e in agosto. I fiori sono piccoli e color crema. Le bacche a maturazione diventano nere e lucide. L’arbusto è usato anche come pianta ornamentale nei giardini e per formare siepi.
Le sue proprietà erano già conosciute nell’antica Grecia, dove era consacrata ad Apollo.
Si narra che le sacerdotesse del dio masticassero le foglie per avere le visioni profetiche. Simboleggiava sapienza, gloria, trionfo, onore. Gli atleti vincitori nelle Olimpiadi venivano incoronati con corone fatte di alloro.
Presso i Romani la pianta veniva usata oltre che in cucina anche per abbellire i giardini di nobili e imperatori e per incoronare poeti, scrittori, militari e condottieri che ritornavano a Roma come trionfatori.
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Durante il Medioevo la pianta era simbolo di gioia e aiutava a raggiungere il successo e ad affermarsi.

L’alloro contiene:
– olii essenziali
– resine
– amidi
– tannini
– acido cianidrico che è alquanto tossico, per evitare effetti collaterali non vanno usate le foglie prima di almeno un anno e l’uso delle bacche deve essere limitato a una dose minima e sotto parere di un esperto, in quanto possono provocare intossicazione al sangue.

Svolge un’azione:
– digestiva
– espelle i gas dall’apparato digerente con una azione simile a quella del carbone vegetale, senza però averne le conseguenze irritative, sulla mucosa dell’intestino, presenti con il carbone.
Agisce sul meteorismo presente nelle anse dell’intestino, ma non ha le proprietà antispastiche della camomilla.
– antisettica
– espettorante e balsamica per apparato respiratorio
– antireumatica
– antisudorifera

In cucina è usato soprattutto nella cottura delle carni perché facilita, in generale, la digestione e in particolare quella dei grassi, è un valido aiuto soprattutto per coloro che hanno difficoltà digestive e tempi lenti di assimilazione. Mitiga l’odore delle carni selvatiche. Attenua i processi fermentativi.

Per uso cosmetico:
Il decotto si utilizza per :
– pediluvi per rinfrescare e eliminare odori dai piedi
– le mani per attenuare il sudore
– bagni tonico stimolanti per la pelle del corpo e del viso

Altri usi:
– negli armadi come antitarme al posto della canfora
– nell’alcool per preparare liquori digestivi
– in sciroppi contro la tosse e la bronchite.
– In tisana facendo bollire 2 foglie di alloro per 5 minuti in una tazza d’acqua per favorire la digestione e combattere il dolore gastro-intestinale dovuto al meteorismo.

Controindicazioni:

– come già detto in precedenza sono legate alla presenza dell’acido cianidrico nelle foglie e nelle bacche.

Utilizzo magico- energetico.

L’alloro è sacro al sole, è l’espressione della forza del fuoco e i suoi principi energetici vengono rinvigoriti dal calore.
Equilibra il 3° chakra
Aggiungere qualche pizzico di polvere di foglie polverizzate sul cibo apporta i benefici magici di protezione e di rafforzamento dell’energia psico – spirituale per prevenire e combattere squilibri energetici e malesseri.
Le vibrazioni energetiche della pianta conferiscono forza, saggezza, chiaroveggenza, sogni profetici.
Indossata come amuleto è in grado di combattere la negatività e il male, per gli atleti dona la forza necessaria per aiutarli a raggiungere la vittoria. Le foglie bruciate e la cenere sparsa all’interno dell’abitazione protegge dai malefici e tiene lontani i fenomeni di Poltergeist. Se invece si pianta l’alloro davanti a casa si allontanano le malattie. Favorisce l’unione e l’amore nella coppia.

Le informazioni fornite hanno carattere generale, il loro eventuale utilizzo è a discrezione e sotto la piena responsabilità del lettore. Per qualsiasi problema di salute e di carattere medico è necessario rivolgersi a un medico o a uno specialista del settore.