PASSIFLORA INCARNATA

Altri nomi: Passiflora, Fiore della passione, Maracuja in portoghese, Granadilla in spagnolo, Passion fruit in inglese.
Famiglia: Passifloraceae
Habitat: originaria del Sud America, è oggi diffusa nelle regioni tropicali e sub-tropicali. Viene coltivata anche nel bacino del Mediterraneo
Caratteristiche botaniche della pianta: è una pianta erbacea, perenne, rampicante, con fusto legnoso alta dai 3 ai 9 metri. Le foglie sono palmate-ovali e da esse si diramano i viticci con i quali si attacca ai sostegni. Ha fiori solitari con 5 petali grandi. I suoi frutti sono chiamati “Maracuja o frutto della passione”
Cenni storici: La pianta nei luoghi d’origine era conosciuta fin dall’antichità. Era nota agli Aztechi. Fu importata in Europa nel 1610 da un Missionario Spagnolo che fu colpito dal fiore che ricordava la passione di Gesù Cristo, infatti, nei filamenti intorno all’ovaio, vedeva la corna di spine, nei 5 stami le ferite di Gesù, nei tre stigmi i chiodi, nell’unione dei 5 stigmi e dei 5 petali i 10 apostoli rimasti fedeli, nell’androginoforo la colonna della flagellazione e, infine, nei viticci i flagelli. Nel 1753 venne classificata da Linneo con il nome di passiflora
Diverse sono le leggende sorte intorno alla pianta. Una narra che la pianta si era arrampicata sulla croce e aveva circondato il capo di Gesù con i suoi fiori. Un’altra racconta che una goccia del sangue di Gesù mentre saliva al Golgota con la croce, cadde sulla pianta originando il fiore. Ancora si narra che due innamorati: Maracuja e Guaranì morirono tragicamente perché il loro amore non era consentito dai genitori di lei e sulla loro tomba nacque il fiore della passiflora.
CARATTERISTICHE ENERGETICHE
Pianeta: Luna
Elemento: Acqua
Vibrazioni energetiche: interagiscono con le emozioni e apportano pace e amore. Calmano la rabbia, l’ansia, la tristezza. Aiutano a purificarsi dalla negatività. A tale proposito il rito consiste nel bere a piccoli sorsi un infuso della pianta e di immaginare e visualizzare una luce che entra nel corpo e lo purifica.
Simbolismo : la passione di Gesu’, nel linguaggio dei fiori rappresentano la fede
USI TRADIZIONALI : rilassante, sedativo, tranquillante del sistema nervoso
CARATTERISTICHE SCIENTIFICHE:
Vengono usate le parti aeree della pianta: foglie, fiori, viticci, frutti, frammenti di corteccia, raccolte nel periodo balsamico (fioritura, maturazione dei frutti)
Principi attivi: Alcaloidi, Flavonoidi, Fitosteroli, Tannini, Olio essenziale
Parti del corpo particolarmente interessate dall’interazione della pianta : sistema nervoso, cuore e circolazione, apparato gastro intestinale
Indicazioni: Ansia, stress, tristezza, ipereccitabilità nervosa, insonnia con difficoltà di addormentamento, eretismo cardiaco, ipertensione arteriosa , distonie neurovegetative dell’apparato gastro intestinale, menopausa.
Controindicazioni: Allergie ai componenti della pianta, gravidanza, allattamento, bambini sotto i 12 anni. Interazioni con farmaci di cui può potenziare gli effetti sedativi e aumentare la sonnolenza e piante tra cui l’iperico e la melissa.
Nota: anche i prodotti di origine naturale, comunemente ritenuti innocui, possono provocare effetti indesiderati, come per esempio le allergie. E’ sempre consigliabile quando si introducono, soprattutto se è la prima volta, tenere conto delle reazioni individuali e nel caso rivolgersi a un medico o a un esperto del settore. Se si hanno patologie e si assumono dei medicinali contattare sempre un medico.
Le informazioni sono a carattere generale. Per malesseri, malattie e patologie in genere si consiglia di rivolgersi a un medico o a un esperto,
ANALISI NUMEROLOGICA
1 9 6 1 =7
P A S S I F L O R A
7 1 1 6 3 9 =9
TOTALE =7
9 1 1 1 =3
I N C A R N A T A
5 3 9 5 2 =6
TOTALE= 9 TOTALE COMPLESSIVO 7+9=16/7
1 pianeta  sole /1 nei tarocchi mago
7 pianeta nettuno/ 7 nei tarocchi carro
9 pianeta: marte/ 9 nei tarocchi eremita
3 pianeta giove / 3 nei tarocchi imperatrice
6 pianeta venere/ 6 nei tarocchi  amanti/  +16 nei tarocchi  torre

Sintesi: Aiuta a fare esperienze che portano a ordinare e chiarire la mente e innalzarla verso la spiritualità. Permette di pianificare una nuova visione che fa cogliere le occasioni ed evolvere la mente, scegliere il percorso di vita per relazionarsi con se stessi e con gli altri alla ricerca di amore, equilibrio, armonia e agire di conseguenza con forza e coraggio per arrivare al successo.
LINGUAGGIO DEI FIORI E DELLE PIANTE: simbolo della fede e della speranza (Wilma)

CARCI0FO (Cynara Scolymus)

carciofo
Sembra che la pianta abbia avuto origine nella zona delle Canarie. E’ una pianta diffusa nelle regioni temperate, teme il gelo e il freddo prolungato. E’ coltivata in tutta l’Europa meridionale e in America.
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CENNI STORICI: Era conosciuto e apprezzato dagli antichi Egiziani, dai Greci e dai Romani. Un’antica leggenda greca narra che il carciofo era una bellissima ragazza, trasformata, da un dio geloso della sua bellezza, nel fiore del carciofo. Per gli antichi Romani il carciofo era considerato un cibo di lusso. Secondo la tradizione il primo a riconoscere le attività terapeutiche alla pianta fu Galeno, che prescriveva ai suoi pazienti il decotto di radici.
PRINCIPI ATTIVI : I costituenti principali del carciofo sono:
– la cinarina, un alcaloide con spiccate proprietà di proteggere e rivitalizzare il fegato
– il ferro, la cui assimilazione dipende dal modo di consumare l’ortaggio, utile contro le anemie da carenza di ferro.
– l’inulina uno zucchero che viene assimilato solo se sottoposto a cottura e che costituisce il substrato per la flora batterica intestinale
– Vi sono inoltre tannini, flavonoidi, fitosteroli, minerali come potassio, calcio, magnesio. Vitamine tra cui la A e la C. , mucillagini.
PROPRIETA’: protegge e rivitalizza il fegato, diminuisce il colesterolo, favorisce la digestione, regolarizza l’intestino, è depurativo, diuretico, sedativo, antitumorale, antianemico, antinfiammatorio delle mucose gastro-intestinali.

IN CUCINA viene prevalentemente utilizzato il fiore non ancora sbocciato e il gambo. A seconda del modo di cucinarlo ha diverse proprietà.
Crudo, condito con olio extravergine di oliva e insaporito con limone o aceto, a seconda dei gusti (meglio il limone che contribuisce, con la vitamina C che contiene, a far assorbire meglio il ferro contenuto nel carciofo), è più indicato per un’azione diuretica e protettiva del fegato, per l’alto contenuto in cinarina (che in parte si perde nella cottura) e perché il ferro viene assorbito in maniera ridotta, rispetto al carciofo cotto, affaticando meno un fegato indebolito, è poi utile contro la stipsi, aumentando la peristalsi intestinale, è adatto anche ai diabetici, perché gli zuccheri non vengono in parte assorbiti, cosa che avviene con la cottura che li rende maggiormente biodisponibili.
Fritto, ha una forte azione di stimolazione sul fegato, ne aumenta la digeribilità con la riduzione del gonfiore addominale, e una minore percezione della cosiddetta ”bocca amara” tipica del soggetto sofferente a livello epatico.
Bollito: è più indicato per le patologie renali, in quanto parte dei sali, presenti nel carciofo, va persa nell’acqua di cottura, è ottimo per le anemie da carenza di ferro, dal momento che la quantità di ferro assorbita, associata agli zuccheri resi più disponibili dalla cottura, è maggiore che negli altri modi di cucinarlo. Non è adatto a chi ha problemi di fegato e di pancreas come i diabetici, per il maggiore assorbimento di ferro e di zuccheri. E’ meno digeribile, inoltre l’alto contenuto di inulina e di cellulosa possono creare meteorismo. Per facilitare la digestione si consiglia l’associazione con prezzemolo, aglio, olio extravergine di oliva e qualche goccia di aceto.

Il Carciofo è CONTROINDICATO PER LE DONNE CHE ALLATTANO in quanto diminuisce la secrezione lattea.
INFLUSSI MAGICO ENERGETICI: è sacro a Marte e ha un’azione protettiva.

Le informazioni fornite hanno carattere generale, il loro eventuale utilizzo è a discrezione e sotto la piena responsabilità del lettore. Per qualsiasi problema di salute e di carattere medico è necessario rivolgersi a un medico o a uno specialista del settore. (Wilma)piatto carciofo 1101_640