Squilibri

Cio’ che aliena le menti e le fa impazzire è l’insoddisfazione, la frustrazione, lo stress, perche questa società impedisce la libera espressione di se stessi, surrogando il piacere della soddisfazione con la falsità dell’apparenza e il miraggio di una ricchezza che tutto può comperare, anche la vita umana.

Il denaro, da mezzo per vivere meglio, al servizio dell’uomo, diventa una divinità demoniaca, assetata di sangue, che tutto pretende e richiede l’immolazione continua  e il sacrificio di coloro che rifiutano di adeguarsi e, per questo, vengono emarginati .

Le menti sono costrette a rinnegare se stesse, le proprie necessita e le proprie potenzialità.

La pazzia, la demenza, l’abulia  diventano i luoghi dove rifugiarsi per i piu’ deboli: anziani, ma anche giovani che rifiutano l’alienamento di se stessi, diventano dei pesi per una società che dà valore solo a chi sa accumulare soldi e potere.

Manca il confronto, il calore umano, l’empatia, la solidarietà in un mondo che vede al primo posto la concorrenza spietata, nella corsa per primeggiare

Vengono meno i rapporti umani, i sentimenti, e soprattutto il tempo da dedicare a se stessi, ai propri cari, alle proprie amicizie, surrogati da una tecnologia che offre in cambio la solitudine, che deriva dall’abbondanza delle conoscenze virtuali e dall’illusione di essere al centro dell’attenzione, conformandosi a modelli imposti, di cui si diventa brutte copie.

La paura della solitudine e dell’inadeguatezza ai ritmi e agli schemi imposti domina su tutto. Crollano le certezze in un mondo dipendente dal dio Denaro.

Eliminiamo i timori imposti dai condizionamenti e il velo che copre le menti e i cuori offuscandoli, apriamoci alla luce e all’amore, cominciando a prendere consapevolezza di noi stessi, ad amarci e a esprimere pienamente quello che siamo veramente, seguendo quello che rappresenta il bene per noi stessi.

Essenza al posto dell’apparenza , Amore invece di rabbia e odio e soprattutto tempo per vivere la vera vita con gioia e insieme a coloro che amiamo.  (Wilma)

CARCI0FO (Cynara Scolymus)

carciofo
Sembra che la pianta abbia avuto origine nella zona delle Canarie. E’ una pianta diffusa nelle regioni temperate, teme il gelo e il freddo prolungato. E’ coltivata in tutta l’Europa meridionale e in America.
.
CENNI STORICI: Era conosciuto e apprezzato dagli antichi Egiziani, dai Greci e dai Romani. Un’antica leggenda greca narra che il carciofo era una bellissima ragazza, trasformata, da un dio geloso della sua bellezza, nel fiore del carciofo. Per gli antichi Romani il carciofo era considerato un cibo di lusso. Secondo la tradizione il primo a riconoscere le attività terapeutiche alla pianta fu Galeno, che prescriveva ai suoi pazienti il decotto di radici.
PRINCIPI ATTIVI : I costituenti principali del carciofo sono:
– la cinarina, un alcaloide con spiccate proprietà di proteggere e rivitalizzare il fegato
– il ferro, la cui assimilazione dipende dal modo di consumare l’ortaggio, utile contro le anemie da carenza di ferro.
– l’inulina uno zucchero che viene assimilato solo se sottoposto a cottura e che costituisce il substrato per la flora batterica intestinale
– Vi sono inoltre tannini, flavonoidi, fitosteroli, minerali come potassio, calcio, magnesio. Vitamine tra cui la A e la C. , mucillagini.
PROPRIETA’: protegge e rivitalizza il fegato, diminuisce il colesterolo, favorisce la digestione, regolarizza l’intestino, è depurativo, diuretico, sedativo, antitumorale, antianemico, antinfiammatorio delle mucose gastro-intestinali.

IN CUCINA viene prevalentemente utilizzato il fiore non ancora sbocciato e il gambo. A seconda del modo di cucinarlo ha diverse proprietà.
Crudo, condito con olio extravergine di oliva e insaporito con limone o aceto, a seconda dei gusti (meglio il limone che contribuisce, con la vitamina C che contiene, a far assorbire meglio il ferro contenuto nel carciofo), è più indicato per un’azione diuretica e protettiva del fegato, per l’alto contenuto in cinarina (che in parte si perde nella cottura) e perché il ferro viene assorbito in maniera ridotta, rispetto al carciofo cotto, affaticando meno un fegato indebolito, è poi utile contro la stipsi, aumentando la peristalsi intestinale, è adatto anche ai diabetici, perché gli zuccheri non vengono in parte assorbiti, cosa che avviene con la cottura che li rende maggiormente biodisponibili.
Fritto, ha una forte azione di stimolazione sul fegato, ne aumenta la digeribilità con la riduzione del gonfiore addominale, e una minore percezione della cosiddetta ”bocca amara” tipica del soggetto sofferente a livello epatico.
Bollito: è più indicato per le patologie renali, in quanto parte dei sali, presenti nel carciofo, va persa nell’acqua di cottura, è ottimo per le anemie da carenza di ferro, dal momento che la quantità di ferro assorbita, associata agli zuccheri resi più disponibili dalla cottura, è maggiore che negli altri modi di cucinarlo. Non è adatto a chi ha problemi di fegato e di pancreas come i diabetici, per il maggiore assorbimento di ferro e di zuccheri. E’ meno digeribile, inoltre l’alto contenuto di inulina e di cellulosa possono creare meteorismo. Per facilitare la digestione si consiglia l’associazione con prezzemolo, aglio, olio extravergine di oliva e qualche goccia di aceto.

Il Carciofo è CONTROINDICATO PER LE DONNE CHE ALLATTANO in quanto diminuisce la secrezione lattea.
INFLUSSI MAGICO ENERGETICI: è sacro a Marte e ha un’azione protettiva.

Le informazioni fornite hanno carattere generale, il loro eventuale utilizzo è a discrezione e sotto la piena responsabilità del lettore. Per qualsiasi problema di salute e di carattere medico è necessario rivolgersi a un medico o a uno specialista del settore. (Wilma)piatto carciofo 1101_640

URANO IL SIGNORE DELL’ACQUARIO

uranus-11626_640

uranus-11626_640Fu scoperto nel 1781 da Friedrich Wilhelm Herschel. Con le sue 13 lune impiega 84 anni a fare il giro dello zodiaco, rimane circa 7 anni in ogni singolo segno. E’ un grande pianeta pieno di gas. Ruota su se stesso un modo anomalo e differente dagli altri pianeti che si muovono verticalmenbte sul proprio asse. Urano invece è retrogrado e ruota orizzontalmete sul piano dell’orbita, da ciò ne consegue che il giorno e la notte di Urano durano alternativamente 42 anni. Insieme a Nettuno e a Plutone definisce le caratteristiche di una intera generazione. La sua lentezza nell’attraversare i segni zodiacali non corrisponde alla sua energia; infatti questa è potente, decisa, violenta, improvvisa, esplosiva, con vibrazioni rapide, dinamiche, imprevedibili. Il pianeta ha influssi che determinano veloci e radicali cambiamenti, spesso irreversibili , percezioni superiori improvvise, lampi di genio, idee rivoluzionarie, anticonformiste, originali ed eccentriche. Urano è il ribelle, quello che precorre i tempi, che va oltre i limiti imposti e distrugge vecchi schemi e strutture.
Il nome deriva dal greco e dal latino, in particolare il termine latino “Uro”vuol dire “brucio” e indica il fuoco, il fulmine, l’energia del fuoco primordiale che crea, modifica, distrugge, impone ma che rappresenta anche la limitazione improvvisa e piena di sofferenza.
Nella mitologia Urano era il dio che governava i cieli, l’energia cosmica che muove le masse planetarie intorno al sole . Amava Gea, la madre terra e la loro unione era il connubio tra le forze creative e quelle ricettive. Da lei ebbe molti figli , ma per il timore che questi gli sottraessero il potere li imprigionava nella profondità della Terra. Gea allora si accordò con il figlio Crono (o Saturno) che con una falce castrò il padre e gettò i testicoli in mare da dove, poi, nacque Afrodite.
Simbolicamente tale evento segnò la separazione tra micro e macrocosmo , fra l’uomo e Dio, divise l’Unità dall’Uno.
Nel geroglifico che indica Urano molti vedono la H , lettera iniziale del nome del suo scopritore.
Per altri invece il simbolo è costituito da due semicerchi opposti separati da una croce, il cui braccio perpendicolare cade su un piccolo cerchio
La croce rappresenta il tempo e lo spazio che spezzano un ciclo: i due semicerchi, e ne avviano uno nuovo: il cerchio sotto la croce.
Altri ancora ravvedono nel geroglifico una antenna che simboleggia elettricità, tecnonologia, futuro che arrivano all’improvviso e sono l’immagine del nostro tempo.
Chi ha Urano molto attivo nel proprio tema natale è caratterizzato da dinamismo, iperattività, nervosismo, impulsività. E’ scontento e sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, originale, eccentrico; è un ribelle contrario a ogni schema e limitazione.E’ fortemente intuitivo, aspira all’evoluzione spirituale, è aperto al superamento dei conflitti interiori, pronto a rafforzare il proprio io , ma anche a distruggerlo con improvvisi e violenti conflitti interiori.
Urano potenzia il trionfo della volontà e della creatività ma è anche pronto a esplodere con improvvise e violente manifestazioni emotive:irritazione, collera, ansia, turbamento, angoscia aggressione.
Nel tema natale Urano indica come la persona esprime se stessa e il rapporto con le tradizioni, gli schemi sociali, le leggi, l’ordine stabilito e, a seconda della casa occupata, indica il settore della vita dove più facilmente possono accadere le cose inaspettate
Un altra caratteristica di chi ha un forte influsso di Urano è rappresentata dalla ciciicità settennale degli avvenimenti della sua vita.
Urano influenza con le sue vibrazioni nel corpo umano il sistema nervoso, gli impulsi elettrici che lo attraversano, i crampi, gli spasmi e il battito irregolare del cuore.
Minerali, piante aromi, colori che vibrano all’unisono e interagiscono con l’energia del pianeta influenzano più o meno marcatamente il sistema nervoso, inebriano e favoriscono l’elevazione spirituale
Minerali collegati all’energia uraniana: magnesio, manganese
Pietre sotto gli influssi di Urano: lapislazzuli, zaffiro, acquamarina, azzurrite
Piante che interagiscono con il pianeta: passiflora, valeriana, melissa, tiglio
Colore : Blu
Aromi: Salvia, incenso, mirra: (Wilma)

L’ALLORO (Laurus nobilis) una pianta, ma anche un utile rimedio naturale

conquista la-pianta-dell'alloro-rimedio-naturale
Il nome latino sta ad indicare il coronamento di una conquista.
La parola “Laurea” deriva dal nome della pianta.
E’ un sempreverde che può raggiungere i 5 o 6 metri di altezza. Cresce spontaneamente nel Bacino del Mediterraneo, nei boschi e nella macchia mediterranea.
Le sue foglie sono verde scuro, prive di peli, di forma allungata e hanno un forte odore aromatico più intenso in luglio e in agosto. I fiori sono piccoli e color crema. Le bacche a maturazione diventano nere e lucide. L’arbusto è usato anche come pianta ornamentale nei giardini e per formare siepi.
Le sue proprietà erano già conosciute nell’antica Grecia, dove era consacrata ad Apollo.
Si narra che le sacerdotesse del dio masticassero le foglie per avere le visioni profetiche. Simboleggiava sapienza, gloria, trionfo, onore. Gli atleti vincitori nelle Olimpiadi venivano incoronati con corone fatte di alloro.
Presso i Romani la pianta veniva usata oltre che in cucina anche per abbellire i giardini di nobili e imperatori e per incoronare poeti, scrittori, militari e condottieri che ritornavano a Roma come trionfatori.
la-corona-di-alloro-rimedio-naturale-
Durante il Medioevo la pianta era simbolo di gioia e aiutava a raggiungere il successo e ad affermarsi.

L’alloro contiene:
– olii essenziali
– resine
– amidi
– tannini
– acido cianidrico che è alquanto tossico, per evitare effetti collaterali non vanno usate le foglie prima di almeno un anno e l’uso delle bacche deve essere limitato a una dose minima e sotto parere di un esperto, in quanto possono provocare intossicazione al sangue.

Svolge un’azione:
– digestiva
– espelle i gas dall’apparato digerente con una azione simile a quella del carbone vegetale, senza però averne le conseguenze irritative, sulla mucosa dell’intestino, presenti con il carbone.
Agisce sul meteorismo presente nelle anse dell’intestino, ma non ha le proprietà antispastiche della camomilla.
– antisettica
– espettorante e balsamica per apparato respiratorio
– antireumatica
– antisudorifera

In cucina è usato soprattutto nella cottura delle carni perché facilita, in generale, la digestione e in particolare quella dei grassi, è un valido aiuto soprattutto per coloro che hanno difficoltà digestive e tempi lenti di assimilazione. Mitiga l’odore delle carni selvatiche. Attenua i processi fermentativi.

Per uso cosmetico:
Il decotto si utilizza per :
– pediluvi per rinfrescare e eliminare odori dai piedi
– le mani per attenuare il sudore
– bagni tonico stimolanti per la pelle del corpo e del viso

Altri usi:
– negli armadi come antitarme al posto della canfora
– nell’alcool per preparare liquori digestivi
– in sciroppi contro la tosse e la bronchite.
– In tisana facendo bollire 2 foglie di alloro per 5 minuti in una tazza d’acqua per favorire la digestione e combattere il dolore gastro-intestinale dovuto al meteorismo.

Controindicazioni:

– come già detto in precedenza sono legate alla presenza dell’acido cianidrico nelle foglie e nelle bacche.

Utilizzo magico- energetico.

L’alloro è sacro al sole, è l’espressione della forza del fuoco e i suoi principi energetici vengono rinvigoriti dal calore.
Equilibra il 3° chakra
Aggiungere qualche pizzico di polvere di foglie polverizzate sul cibo apporta i benefici magici di protezione e di rafforzamento dell’energia psico – spirituale per prevenire e combattere squilibri energetici e malesseri.
Le vibrazioni energetiche della pianta conferiscono forza, saggezza, chiaroveggenza, sogni profetici.
Indossata come amuleto è in grado di combattere la negatività e il male, per gli atleti dona la forza necessaria per aiutarli a raggiungere la vittoria. Le foglie bruciate e la cenere sparsa all’interno dell’abitazione protegge dai malefici e tiene lontani i fenomeni di Poltergeist. Se invece si pianta l’alloro davanti a casa si allontanano le malattie. Favorisce l’unione e l’amore nella coppia.

Le informazioni fornite hanno carattere generale, il loro eventuale utilizzo è a discrezione e sotto la piena responsabilità del lettore. Per qualsiasi problema di salute e di carattere medico è necessario rivolgersi a un medico o a uno specialista del settore.