Squilibri

Cio’ che aliena le menti e le fa impazzire è l’insoddisfazione, la frustrazione, lo stress, perche questa società impedisce la libera espressione di se stessi, surrogando il piacere della soddisfazione con la falsità dell’apparenza e il miraggio di una ricchezza che tutto può comperare, anche la vita umana.

Il denaro, da mezzo per vivere meglio, al servizio dell’uomo, diventa una divinità demoniaca, assetata di sangue, che tutto pretende e richiede l’immolazione continua  e il sacrificio di coloro che rifiutano di adeguarsi e, per questo, vengono emarginati .

Le menti sono costrette a rinnegare se stesse, le proprie necessita e le proprie potenzialità.

La pazzia, la demenza, l’abulia  diventano i luoghi dove rifugiarsi per i piu’ deboli: anziani, ma anche giovani che rifiutano l’alienamento di se stessi, diventano dei pesi per una società che dà valore solo a chi sa accumulare soldi e potere.

Manca il confronto, il calore umano, l’empatia, la solidarietà in un mondo che vede al primo posto la concorrenza spietata, nella corsa per primeggiare

Vengono meno i rapporti umani, i sentimenti, e soprattutto il tempo da dedicare a se stessi, ai propri cari, alle proprie amicizie, surrogati da una tecnologia che offre in cambio la solitudine, che deriva dall’abbondanza delle conoscenze virtuali e dall’illusione di essere al centro dell’attenzione, conformandosi a modelli imposti, di cui si diventa brutte copie.

La paura della solitudine e dell’inadeguatezza ai ritmi e agli schemi imposti domina su tutto. Crollano le certezze in un mondo dipendente dal dio Denaro.

Eliminiamo i timori imposti dai condizionamenti e il velo che copre le menti e i cuori offuscandoli, apriamoci alla luce e all’amore, cominciando a prendere consapevolezza di noi stessi, ad amarci e a esprimere pienamente quello che siamo veramente, seguendo quello che rappresenta il bene per noi stessi.

Essenza al posto dell’apparenza , Amore invece di rabbia e odio e soprattutto tempo per vivere la vera vita con gioia e insieme a coloro che amiamo.  (Wilma)