Fare del bene, la sottile linea tra amore ed egoismo.

Attualmente si sente spesso richiedere, da piu’ parti, di fare qualcosa per il bene di un altro o della collettività.

Attenzione perchè è una subdola forma di egoismo, il cui fine è lungi dall’essere un vantaggio per il destinatario o i destinatari.

Si utilizzano finemente ricatto e colpevolizzazioe,, nascosti sotto la superficie di apparente generosità e solidarietà, per costringere una o piu’ persone a fare qualcosa per l’interesse di altri.

Si giustifica la necessità di agire per gli altri facendo leva sui principi morali, approfittando di bontà d’animo, ingenuità, stati emozionali, poca lucidità mentale e altre motivazioni simili dei destinatari.

Si innesca inoltre, tra le persone coinvolte, un atteggiamento di contrasto e di irritazione nel caso vi sia un rifiuto a soddisfare la richiesta, che puo’ condurre a comportamenti volti ad accusare, sminuire e a danneggiare verbalmente e, nei casi estremi,  anche con violenza coloro che ricusano l’ubbidienza.a favore del singolo o della collettività.     ..

Chi vuole pubblicamente ottenere atti e azioni a favore di altri ne trae vantaggi con l’inganno e causando sofferenza, emarginazione.e calo dell’autostima individuale.

Fare il bene è un atto d’amore e porta gioia, è spontaneo perche’ è un dono, si attua silenziosamente, evita di apparire perchè si gratifica da solo e riempie di soddisfazione chi lo fa e chi lo riceve è un gesto fine a se stesso, senza legami e obblighi.

Quando un’opera di bene viene pretesa e, soprattutto, quando viene reclamata, a gran voce, nasconde sempre interessi e legami sommersi, che hanno lo scopo di obbligare una persona  a fare qualcosa che va contro la libertà di essere se stessa, una tale domanda è una forma di violenza e di egoismo.

Ricordo e rimando a un mio precedente articolo per quanto riguarda la sottile differenza tra amore ed egoismo. Amore è un atto spontaneo, un dono che gratifica se stesso, porta gioia e libertà. Egoismo è pretendere da altri quello che si può tranquillamente fare da soli, ma si preferisce demandare ad altri, crea legami di dipendenza e di interesse (Wilma)

Affrontare il cambiamento

Attraverso quello che viviamo l’Universo ci indica il percorso corretto da seguire con il suo linguaggio che si esprime attraverso quello che ci accade e ci circonda.

Sono segnali che vanno interpretati perche’ manifestati  con una comunicazione diversa da quella a cui siamo abituati.

Nulla avviene a caso . Il caso è energia dinamica in azione per esprimere, comunicare o per far accadere qualcosa.

Noi siamo le creature dell’Universo.

Pensiamo per comprendere meglio al raporto tra i genitori e le loro creature piccolissime, che cominciano a esplorare il mondo..

Se in fondo al giardino c’è un baratro cosa fa un padre o una madre che vuole preservare il figlio dal pericolo?

Prima a parole gli vieta di andare in fondo al giardino.

Il bimbo, ancora poco padrone della lingua,  persiste nel suo atteggiamento di esploratore. Allora il genitore comincia a urlare, invano, il bimbo prosegue la sua marcia. A quel  punto il genitore mette ostacoli e barriere per fermare il figlio che si dirige nella direzione pericolosa. Il piccolo si irrita, fraintende l’atteggiamento genitoriale, si ritiene sfortunato, pensa che gli manchi l’amore dei genitori e che essi si accaniscano contro di lui.

Una incomprensione viene snaturata e distorta solo, perche il modo di esprimersi è diverso , il piccolo, poco abile con le parole crede di essere ostacolato  nelle proprie scelte e vive come una imposizione e una mancanza di libertà la protezione messa in atto dai parenti.

Cade finendo contro gli ostacoli, si fa male e, sofferente, ne incolpa i genitori invece di rivedere le proprie scelte e cercare di comprendere i messaggi.

Similmente accade tra l’Universo e gli uomini. Malesseri , stress, insoddisfazione, bisogno tutto deriva da una mancata comprensione della comunicazione e dell’interazione tra l’uomo e l’Universo

Ciò premesso,vediamo ora la situazione che stiamo vivendo e le eventuali somiglianze con l’episodio narrato.

La società attuale ha privilegiato l’apparenza, rispetto all’esseza, la materia senza tener conto dello spirito.

Potere, interesse e denaro, le sole divinità da seguire, in nome delle quali tutto deve essere sacrificato, compresa la vita degli individui considerati alla stregua di numeri, privi di individualità, sentimenti e di ogni diritto ad esistere.

Valori e principi umani conquistati in secoli di lotte decaduti e rinnegati compresa la libertà fondamentale degli individui.

L’inevitabile spaccatura tra mente, corpo e spirito ha portato tali e tanti squilibri che, come uno tzunami, hanno travolto l’umanità ponendo a rischio la stessa sopravvivenza umana. Disagio e malessere imperano ovunque, impossibili da gestire e da sanare perchè ci si ostina a compensare gli squilibri con altri squilibri ancora maggiori.. Tanti sono stati i segnali per indicare il pericolo, sempre ignorati dall’uomo, fino a quando l’Universo ha creato una situazione di blocco, motivata, comunque, con messaggi chiari per chi li sa interpretare. La malattia che ha generato l’arresto mostra, a livello energetico e successivamente corporale,  i sintomi dell’infermita’ sociale  ogni squilibrio svela le origini, la causa che deve essere sanata per riportare l’equilibrio.

Il raffreddore e l’infiammazione alle vie aeree rappresenta la percezione e il timore di un pericolo che si avvicina e di cui si ignora la portata, ma si avverte la pericolosità che toglie la sicurezza aprendo la strada alla paura,  all’ansia e alla preoccupazione. L’infiammazione evidenzia l’irritazione che scaturisce dallo stress che si origina dalla situazione .

Problemi respiratori polmonari , sono indice di una mancanza di amore , fonte di vita.

Malesseri digestivi, si accomunano  all’incapacità di digerire e metabolizzare la realtà che va contro la libertà di essere se stessi e implica un forte controllo di se’, per apparire diversi da quello che si è, per evitare l’emaginazione

Problemi visivi e di mancanza di lucidità cerebrale fanno intuire la sofferenza individuale di  vedere e prendere atto di una realtà ostile e piena di insoddisfazione e sofferenza.

I mali alla testa, al capo, l’irritazione con l’autorità e il destino che costringe a vivere in tal modo, l’incomprensione dei simili  e della divinità che abbandona gli esseri e li condanna alla solitudine.

Che fare dunque come uscire dal baratro in cui le masse sono cadute?

Una cosa è certa: non si puo tornare indietro, solo avanzare verso un ignoto, nuovo, mai vissuto, che comporta radicali cambiamenti.in ogni settore dell’esistenza

Vi sono due strade:

  • quella che comporta un atteggiamento attivo e responsabile per le proprie scelte e un impegno costante per prendere in mano la propria vita e attivarsi per cambiarla, partendo dal singolo individuo che deve acquisire la conoscenza e la consapevolezza di se stesso guardando nelle profondità del proprio essere e, da li, trarne la forza e il coraggio per agire
  • la seconda che consiste nel rimanere attoniti, impauriti da eventi troppo grandi da affrontare,causati da un destino crudele del quale  i singoli si ritengono delle vittime incapaci di reagire e quindi affidano passivamente la propria esistenza ad altri e li delegano per un cambiamento, permettendo in cambio ogni assurdità nei loro confronti.

In un caso o nell’altro i modi di reazione implicano un diverso modo di considerare l’esistenza 1 cosa fare??

1) avere la consapevolezza che non si puo’ tornare indietro

2) prendere atto che è necessario cambiamento verso un nuovo che muti radicalmente la realtà. Per fare questo bisogna imboccare nuovi modi di agire e dimenticare i vecchi perchè si ritornerebbe a ripetere i percorsi e probabilmente anche gl errori del passato

3) e’necessario acquisire una diversa visione e interpretazione di quello che ci accade, ricondando che nulla avviene a caso, tutto ha una ragione e che l’universo ci manda messaggi simbolico-energetici che vanno interpretati per essere compresi . Tutto quello che incontra difficolta e ostacoli che recidivano e sembrano insuperabli è possibile che sia un ‘indicazione per abbandonare quella strada e avventurarsi in nuove vie piu’ in linea con il nuovo che avanza

4) al mutamento ci si adatta e si cambia attivandosi e impegnandosi  in prima persona a creare qualcosa, .dove siano sanati gli squilibri e si ritorni all’equilibrio: mente, corpo, spirito, per dar vita a  una società migliore, dove tutti, indistintamente, possano far emergere le proprie capacità e interagiscano e collaborino per generare all’interno della collettività il benessere che contrinuisce anche alla elevazione spirituale,   oppure dall’esterno, verranno imposti passivamente cambiamenti che invece di equilibrare gli scompensi  condurranno a  squilibri ancora maggiori a vantaggio dei potenti e per opprimere i piu’ deboli e far tacere i sintomi di ribellione (Wilma)

Accettazione della diversità, rispetto, interazione e COLLABORAZIONE come basi di vita.

Perchè il corpo umano come organismo funziona e vive?

Perche’ le singole parti si differenziano tra di loro, ne hanno la consapevolezza e ognuna svolge il proprio lavoro e interagisce e collabora con le altre parti.

Immaginiamo, per un attimo, che tra il fegato e i reni, entrambi organi depurativi , sorgessero contrasti e ognuno smettesse di lavorare in accordo con l’altro, entrambi cominciassero a farsi ostruzionismo e dispetti vicendevoli, rivendicando una maggiore importanza del proprio lavoro, rispetto a quello dell’altro e iniziasse una competizione tra i due,favorita dal supporto del cervello. Che cosa succederebbe?

In breve l’organismo si riempirebbe di tossine, ne verrebbe intossicato fino alla morte.

Ora consideriamo la società in cui viviamo attualmente, come un grande organismo formato da tanti individui, diversi tra loro, dove vi sia un potere, che governa, che ha interesse a imporre modelli e condizionamenti che annullino le diversità e favoriscano divisioni e fomentino contrasti e competizione  tra le parti spingendo gli uni contro gli altri.

Una situazione  simile all’esempio precedente nella quale il cervello spingesse il fegato a sentirsi piu’ importante di tutti e a pretendere che tutti gli altri organi seguissero il suo modello e avessero il suo stesso modo di pensare, di essere e di lavorare,

Potrebbe l’organismo sopravvivere?

Sicuramente no, perche’  per la soparvvivenza è necessaria: la diversità, l’interazione e la COLLABORAZIONE.

Quindi se vogliamo che la società: organismo, e gli individui: cellule e organi, continuino a vivevere devono terminare i contrasti e ognuno deve prendersi la responsabilita delle proprie idee, la consapevolezza della propria diversita e impegnarsi a lavorare, in base a quello che sa fare, rispettando, interagendo e collaborando con gli altri.

Basta, dunque. liti e contrapposizioni tra gruppi distinti: bianchi o neri, positivi o negativi, se si vuole continuare a vivere è necessario ritornare agli equilibri naturali e a svolgere i compiti secondo le proprie capacità e diversita’, nell’accettazione, nel rispetto e nella COLLABORAZIONE  reciproca.

Smettiamo di considerare nell’organismo e nella società comportamenti stagni, e solo aspetti materiali, di vedere il funzionamento delle cellule viventi derivato da un meccanismo unicamente materiale, robotico, senza che questo sia mosso da una mente e da un’energia, un’essenza, uno spirito che lo animi.

Ben lo sapevano i nostri avi, per i quali lo scienziato era una specie di mago, dal momento che riconosceva nel creato, sia le forze materiali, che quelle spirituali, in interazione e collaborazione tra di loro.

Oggi è insostenibile, la moderna visione della scienza che dà valore solo: all’esistente, osservabile, ripetibile, dimostrabile, materiale e ha declassato e annullato l’invisibile, escludendolo dalla realtà e favorendo una frammentazione, una divisione e una competizione tra le parti.

Se siamo a disagio nella situazione che stiamo vivendo smettiamo di andare avanti con il paraocchi, apriamo la nostra visione a tutte le possibilità che l’Universo ci offre, prendiamone consapevolezza, concentriamo la nostra attenzione su quello che vogliamo si realizzi interagiamo e, soprattutto, collaboriamo all’interno di noi stessi e nella collettività, perchè l’organismo che siamo e quello piu’ ampio di cui facciamo parte possa crescere, evolversi e migliorare per raggiungere benessere e armonia. (Wilma)

Una società migliore: utopia o realtà?

Quando si ha la necessità di stordirsi con eccessi di divertimento?

Quando la realtà in cui si vive è piena di stress, insoddisfazione, avvilisce, crea sfiducia e disistima, annulla gli individui, rimanendo completamente indifferente a loro,  come se fossero privi di considerazione,, trattandoli come numeri insignificanti.

E’ allora che si compensa cercando di offuscare la mente e inseguendo alternative che permettano di cambiare la realtà e di trovarsi in una dimensione dove ci si senta liberi dai pensieri, dalle ansie, dalle frustrazioni, dalle paure e si acquisti una sorta di fiducia in se stessi per recuperare l’autostima necessaria per continuare a vivere.

Poco ha importanza, se si ha o meno la consapevolezza, che quello in cui ci si immerge è un mondo illusorio, apparente, dove si indossa una maschera, quando il modo di vivere reale impedisce di essere appagati, in equilibrio ed armonia con se stessi e con l’ambiente circostante. Si cerca una boccata di ossigeno ovunque pur di lenire il male di vivere.

Ecco, dunque, svelato il segreto per creare e attuare una società migliore: Essere se stessi, esprimere le proprie capacità, la propria unicità, lavorare facendo qualcosa che piace, e che permetta di mantenersi e di essere utile a se stesso e agli altri..

Non si ha la necessità di vacanza quando si fa quello che fa stare bene.

Ogni giorno è un momento di piacere che gratifica, se si ha l’entusiasmo nel portare a termine i propri progetti, esprimere le proprie attitudini e capacità..

Le invidie, le gelosie, le competizioni, i contrasti si annullano davanti a chi viene apprezzato per quello che fa e ottiene la propria gratificazione nel compierlo, nel rispetto di se stesso e degli altri..

Quando una persona è appagata e in pace con se stessa condivide volentieri la propria gioia per aumentarla creando una collettività migliore.

Astenersi dal pensare che quello che ho delineato sia utopia, impossibile da realizzare; nulla è impossibile se si crede con tutto se stessi in qualcosa e ci si impegna per realizzarlo. L’universo è in ascolto e ci dà una mano, la sua energia è neutra ed è disponibile a concretizzare sia il bene che il male, quindi sta al richiedente fare capire esattamente cosa vuole, eliminando ogni confusione, preoccupazione, ansia e paura, perche nel qual caso il messaggio che arriva all’universo è ambiguo e realizza quello su cui maggiormente si concentra l’attenzione del richiedente..

Alcuni presupposti fondamentali quando si chiede un aiuto dall’Universo.

  • chiedere esattamente quello che si vuole e al tempo presente e credere senza ombra di dubbio nell’accoglimento della richiesta
  • visualizzare e provare emozioni e sentimenti come se la richiesta fosse già stata esaudita e si stesse vivendo
  • Sentirsi emozionalmente soddisfatti ed esprimere gratitudine,  per il soddisfacimento del desiderio
  • fare fluire via ogni pensiero contrario con la certezza della realizzazione

L’universo è in ascolto ed esaudisce cio’ che gli viene richiesto nei modi e nei termini corretti, il come e con quali mezzi lo decide lui, è un po’ come quando si preme l’interruttore della luce con la certezza che la luce si accende, anche se non siamo elettricisti e non conosciamo il meccanismo con cui avviene, siamo solo consapevoli che attivato il pulsante la luce inonderà il buio.

La rinascita per ottenere una società migliore  comincia dal singolo individuo, ognuno deve iniziare da se stesso ad essere se stesso , ad accettarsi, amarsi, rispettarsi, seguire ciò che ritiene il bene per se stesso, basandosi sulle proprie forze e capacità, esserne consapevole e responsabile, senza preoccuparsi di critiche, giudizie e se altri lo imiteranno e quanti.

Il mare è immenso e potente, ma è formato di tante piccole goccioline che hanno fiducia in se stesse e svolgono con impegno il proprio compito.

Evitare di demoralizzarsi, le grandi rivoluzioni, i radicali cambiamenti sono sempre stati compiuti da poche persone determinate, coraggiose e che credevano in se stesse e nelle proprie capacità, che si sono impegnate a lottare per affermare le proprie ideologie.

Nuove scienze come la fisica quantistica, la PNEI, la radioestesia, la radionica, la geobiologia e altre ancora hanno dimostrato e stanno dimostrando la stretta correlazione e interazione tra le energie dei singoli, con tutto il creato e come si influenzano vicendevolmente essendo parti di un tutto unico.  Esperimenti compiuti hanno evidenziato che basta una minima parte della popolazione che creda e voglia realizzare qualcosa perche questa si realizzi, a questo proposito rimando all’esperimento “Maharishi” svolto in USA nel 1972 che dimostra come una piccolissima parte della popolazione possa contribuire a modificare gli equilibri all’interno di grandi città’ cambiandone le connotazioni .  (Wilma). .

 

 

 

 

 

Agire per il proprio e l’altrui bene – quando è sincero?

Vorrei chiarire un concetto oggi troppo frainteso: “Fare il bene per se stessi è diverso dall’essere egoisti” perchè presuppone un profondo lavoro su se stessi per accettarsi, amarsi, rispettarsi ed essersi creati una filosofia e uno stile di vita a cui attenersi, per cercare il proprio equilibrio psico-fisico-mentale-spirituale, per ottenere il quale sono necessari: impegno, determinazione, costanza e azione.

Piacere, comodità, interesse, intesi esclusivamente in senso materiale, sono in contrasto con ciò che rappresenta il bene per se stessi,. in quanto si allontanano dal significato profondo del termine: “Bene”.inteso come: amore e ricerca di equilibrio, salute, benessere e armonia. dentro e fuori se stessi.

Probabilmente per molti, piuttosto che predersi cura di se stessi e della propria salute, facendo una vita sana e naturale, è piu’ comodo e piacevole stare seduti davanti a uno schermo,  giocando con un video gioco, mangiando un sacchetto di patatine fritte, bevendo un bicchiere di coca cola, ascoltando musica demenziale a tutto volume, in modo da generare scompensi, da controbiianciare con altri squilibti e dipendenze che aumentano i disagi psico-fisico-corporei.

Egoismo è pretendere da altri quello che si puo’ fare da soli,  ma si evita e, spesso, l’ottenerlo presuppone sacrificio, sofferenza di altri e legami di dipendendenza che comportano interessi e vantaggi per l’egoista.

E’ un atto di convenienza che esclude il donare, senza nulla pretendere, tipico dell’amore.

Per rafforzare la richiesta, l’egoista in modo subdolo e malvagio, ben consapevole del sacrifico che comporta,  la motiva con allusioni ad opere di bene, di solidarietà, di generosità, che non hanno ragione di esistere altro che nella mente del richiedente, e che comportano, in caso di rifiuto, l’insorgere verso se stessi e gli altri, di disagio, senso di colpa e di disprezzo nei confronti di chi si è sottratto.

Attenzione dunque ad assecondare pretese  che richiedono di fare qualcosa per il bene di qualcuno o della collettività, si stanno spalancando le porte che conducono a una trappola che instaura un circolo vizioso dal quale è difficile uscire.,

Piu’ le persone sono in buona fede e ingenue maggiori sono le probabilità di essere irretite.

Le opere di bene si fanno senza essere avvolte da pubblicità perchè sono doni d’amore e. qualora vengano pubblicizzate, cominciare a difidare. Le stesse persone che si prestano ad aiutare gli altri e lo sbandierano ai quattro venti: ” Ho fatto questo per…” spesso agiscono egoisticamente per creare obblighi e dipendenze che costringano altri a restituire le azioni compiute.

Ricapitolando quindi: seguire quello che rappresenta il bene per se stessi vuol dire: compiere un dono silenzioso di amore nei confronti di se stessi, seguendo cio’ che in quel momento, in quelle condizioni, e in quel luogo si  giudica essere quello che permette all’individuo in quanto unione di mente- corpo- spirito di ricercare il proprio equilibrio, il proprio benessere, la propria salute psico-fisico-mentale-spirituale, seguendo la propria filosofia e il proprio stile di vita, con coraggio determinazione e impegno e, soprattutto, prendendosi la responsabilità  di se stessi e del proprio benessere.

Seguire il proprio bene presuppone essere liberi di  esprimere se stessi, indipendenti, privi di condizionamenti, consapevoli di amarsi, rispettarsi e, in particolar modo, di non permettere a niente e a nessuno di creare sofferenza, dipendenza, stumentalizzare, e sfruttare colpevolizzare, ricattare per interessi egoistici se stessi e  la propria esistenza.

Seguire il proprio bene vuol dire sentirsi soddisfatti e gratificati con se stessi, riflettere intorno a se benessere, gioia, serenità ed essere disponibili a diffondere equilibrio ed armonia aiutando coloro che ci circondano e che vogliono essere soccorsi.

Al contrario essere costretti egoisticamente a fare il bene di altri comporta sacrificio, sofferenza, frustrazione, che inevitabilmente si irradiano internamente ed esternamente, creando irritazione, rabbia, contrasti , invidie e gelosie, che squilibrano la propria e l’altrui vita.  (Wilma)

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Alkenkengi

È una bacca della pianta “Physalis alkenkengi” che appartiene alla famiglia delle solinacee. Conosciuta fin dall’antichita fu usata come medicamento da Dioscoride e Galeno.

E’ originaria dell’Oriente e il nome deriva da una parola araba che significa “Lanterna Cinese”. Sembra infatti una piccola lanterna con l’involucro esterno simile a carta e all’interno un piccolo frutto rotondo che assomiglia ai pomodorini. Viene conosciuta anche con il nome di “Ciliegia d’inverno”, “Palloncino”

E’ una pianta perenne e fruttifica in autunno

I frutti contengono:
vit C in grandi quantità
vit P
Vit A
Vit del gruppo B
Calcio
Potassio
Fosforo
Ferro
Acido Citrico
Peptine
Flavonoidi
Carotenoidi
Tannini
Fibre
Assenza di colestorolo e glutine
Circa 60/70 calorie per 100 gr di prodotto

La bacca ha molteplici proprietà:
– È depurativa e diuretica e viene usata fin dall’antichità dalla medicina cinese
– Favorisce l’eliminazione dell’acido urico
– Depura il fegato e i reni
– E’ antiossidante
– Ricca di vitamina C
– E’ leggermente astringente,a
– Rafforza l’apparato immunitario e previene le infiammazioni e le malattie da raffreddamento, .
– Stimola la circolazione sanguigna .
– Migliora la vista
– Posssiede proprietà antibatteriche e antivirali

CONTROINDICAZIONI: in coloro che sono allergici e intolleranti alle solinacee.
Evitare l’assunzione insieme a prodotti diuretici e ormonali, nel qual caso chiedere il parere di un esperto o di un medico
Evitare di mangiare le foglie dell’involucro perche’ sono tossiche
Sconsigliate in gravidanza perché potrebbero favorire l’aborto.

Energeticamente le bacche vengono accomunate alle anime dei defunti, alle quali vengono offerte per essere guidate nell’oltretomba
Il loro elemento è l’aria
Sono sacre a Plutone
Hanno poteri di purificare, proteggere, rafforzare.
Nb La presente nota ha carattere informativo generale, Si raccomanda in caso di uso eccessivo e di patologie di rivolgersi a un medico o a un esperto. (Wilma)