Plenilunio del 3.7.2023 alle ore italiane 13,40 nel segno zodiacale del Capricorno

Caratteristiche generali

E’ il primo plenilunio dell’estate, gli influssi lunari favoriscono la meditazione per illuminare, fare luce, all’interno di se stessi e scoprire quali sono gli aspetti che limitano o cristallizzano la propria esistenza. Le vibrazioni del Capricorno unitamente a quelle di Saturno, il suo dominatore, invitano a tagliare a “potare” a eliminare dalla propria vita i rami secchi  per dedicarsi con maggiore vigore, energia e  determinazione a nuovi progetti  E’ il momento opportuno per pianificare organizzare idee e programmi. Il segno del cancro nel quale si trova il sole rappresenta simbolicamente l’inizio per concretizzare quelle idee che erano sorte con l’ariete, che si erano espanse con il toro, che avevano acquistato vivacità ed entusiasmo in gemelli. Ora con il cancro è il momento opportuno per cominciare a costruire la casa, a realizzare i progetti, facendo leva sulla sensibilità dell’astro notturno per intraprendere un nuovo obiettivo, anche se questo vuol dire mutare, cambiare, adattarsi a un altro modo di concepire se stessi e la realtà circostante. La freddezza del Capricorno attenua l’emotività del Cancro, rende l’individuo consapevole delle proprie emozioni aiutandolo a dominarle e a evolversi per costruire, cercando equilibrio e armonia tra la concretizzazione materiale e la spiritualità degli alti valori del cuore. Nel ciclo naturale è il momento di prepararsi alla grande calura estiva e di di innaffiare la terra con l’acqua del cancro.  Numerosi sono i riti che si celebrano in questa ricorrenza molti dei quali, approfittando del periodo estivo, in spiaggia, attraverso essi si cerca di interagire con le vibrazioni lunari e dei segni zodiacali interessati per illuminare, ai raggi della luna piena, se stessi e la madre Terra, eliminando gli squilibri ed apportando equilibrio ed armonia. Un esercizio molto semplice che si può fare anche individualmente è quello di concentrarsi sulla propria vita e focalizzare le zone d’ombra che. illuminate dalla luce lunare, gradatamente scompaiono lasciando il posto alla luminosità, alla positività e all’amore per se stessi e per tutto ciò che ci circonda . Si può quindi visualizzare noi stessi splendenti di luce e si può vedere che questa luce vibra e si allarga fino a diffondersi ovunque, trasmettendo alla madre Terra il nostro messaggio di armonia e di amore universale. In questo modo la nostra energia positiva diventa un messaggio concreto contro ogni forma di negatività, odio e violenza per contribuire a portare equilibrio,armonia, amore e guarigione nei confronti di se stessi,di tutta l’umanità e del pianeta. E’ un modo per benedire la terra e il cammino dell’umanità su di essa,  in sintonia con uno  dei tanti  nomi che è stato attribuito a questo plenilunio: “LA LUNA CHE BENEDICE

Altri nomi del plenilunio

E’ chiamata anche la “LUNA DELLE ERBE” perché la Terra è nel punto più vicino al sole e il calore e la luminosità dell’astro favorisce la maturazione dei frutti, inoltre è il momento balsamico per molte erbe e i principi e le proprietà benefiche e curatrici delle piante sono al culmine, ragione per cui, fin dai tempi più antichi , i guaritori, le streghe, gli sciamani e tutti coloro che utilizzano le piante per scopi magico-curativi, approfittano della Luna piena per raccogliere i potenti vegetali.

Non solo le streghe, secondo la tradizione, popolano la notte di questo plenilunio, ma anche le fate che, secondo ataviche leggende, vagano sulla Terra cercando uno sposo umano per crearsi una famiglia terrena e crescere i propri figli.

Nella mitologia celtica questa luna piena è chiamata la “LUNA DEL CERVO”. Simbolicamente aveva molta importanza perché celebrava il sacrificio del cervo maschio che si immolava per il bene dei propri cuccioli; infatti secondo la credenza celtica il cervo padre, alla vista dei cacciatori, li attirava nel folto della foresta, lontano dai propri piccoli, facendosi uccidere spontaneamente per salvarli, un supremo atto d’amore che rendeva questo animale presso i Celti sacro e degno di adorazione.

Altri nomi ancora sono stati dati a questa luna, in riferimento al particolare periodo del ciclo naturale nel quale risplende. Tra i più pittoreschi: “La luna delle zanzare, del raccolto, dell’opulenza, dell’aratura, del lampone, delle pesche, del tuono, della Gru, delle Anatre”.

Parti del corpo su cui influisce questo plenilunio

Ossa, in particolare: le ginocchia, la rotula,  la spina dorsale, i denti;  la pelle,i tendini,i legamenti, i capelli, la milza.
Gli influssi lunari rendono queste zone particolarmente sensibili, bisogna evitare di stressarle. Utile è il prendersi cura in modo svariato: massaggi, creme, leggeri movimenti, impacchi, ecc… Sono assolutamente da evitare gli interventi chirurgici in generale e in particolare nelle zone suddette.
Evitare di tagliare i capelli perchè gli influssi lunari li indeboliscono, rendono lenta la ricrescita e possono favorire la perdita.
E’ consigliabile depilarsi in quanto i peli diventano piu’ deboli e crescono piu’ lentamente
La luna in questo segno favorisce il taglio delle unghie irrobustendole e facendole crescere piu’ velocemente.

Questi organi per adesso sono piu sensibili dunque prenditene maggiormente cura.

IN PARTICOLARE QUEST’ANNO

 E’ la prima superluna in quanto l’astro si trova nel punto più vicino, perigeo, alla Terra per cui il satellite appare più grande e luminoso.

I particolari influssi astrali pongono l’attenzione sull’introspezione di sé stessi, per prendere consapevolezza di se stessi e purificarsi, lasciando andare il superfluo, per crescere ed elevarsi- Inizia un nuovo percorso che mette le radici nella terra del Capricorno, il freddo segno dominato da Saturno, per poi, come fa la pianta, innalzarsi verso il cielo. Il pianeta che si trova nei Pesci, in sestile con la Luna, aiuta a controllare le emozioni dell’astro; favorisce, inoltre, una profonda purificazione della mente, simboleggiata dalla combustione generata dalla stretta congiunzione Mercurio -Sole.

Saturno facilita anche quell’autodisciplina che permette di sanare la ferita di identità, di aumentare la fiducia in sé stessi, e di trovare la forza e il coraggio per ribellarsi a tutto quello che limita la libertà di essere se stessi ed esprimere la propria bellezza e il proprio bene: Marte, Venere e Lilith in Leone in trigono a Chirone. La quadratura dei tre pianeti in Leone con Urano in Toro amplifica la consapevolezza e il desiderio di libertà e di espressione di sé stessi, che, qualora, manchi la realizzazione, potrebbe, secondo gli influssi Uraniani, esprimersi con eventi improvvisi, inaspettati mossi dal sentimento e dal desiderio di rivalsa. L’esplosione, conseguente, di irritazione e rabbia, potrebbe offuscare la visione e portare a contrasti e a eventi difficili da controllare e sanare. L’energia marziana e di Lilith evita i compromessi e definisce in risposte secche e inappellabili la risoluzione degli eventi. Venere in sesta casa favorisce il prendersi cura della propria salute, successi e guadagni negli affari.

Gli aspetti positivi di Saturno con il Sole, la Luna e Giove agevolano il presentarsi di opportunità da cogliere per costruire e realizzare i propri scopi, obiettivi e sogni, soprattutto nei campi lavorativi, creativi, artistici e di guadagno

L’aspetto favorevole Nodo nord- Marte dona coraggio e forza nell’affrontare le difficoltà e le trasformazioni necessarie alla realizzazione; tuttavia, l’energia dovrebbe essere utilizzata abbandonando l’ego, il desiderio di potere, di possesso, le basse vibrazioni, nascoste nel profondo dell’inconscio, che impediscono la crescita e l’elevazione. È necessario imparare la lezione, che la luce del plenilunio focalizza, lasciando andare le esperienze e gli eventi negativi, vissuti nel passato, per crescere ed evolversi. Imparare a essere creativi, costruttivi attraverso l’energia del perdono e dell’amore.

Piante portafortuna

Malva, Equiseto, Salice, Giglio, Limone,Edera.

Pietre portafortuna

Quarzo ialino, Perla, zaffiro, malachite, tormalina nera, Opale, diamante, il metallo consigliato è l’Argento .

 

Esame numerologico del plenilunio

3.7.2023   3+7+2+0+2+3 = 17  1+7 = 8

Il n. 8 legato all’energia di Saturno. E’ il sovrano che ci aiuta a costruire la nostra vita diventando dei leader. Ci insegna l’autodisciplina, la fiducia in noi stessi, e coraggio per prendersi le responsabilità delle proprie scelte.

L’8 rappresenta la raccolta dei frutti che si sono seminati e curati in un ciclo della vita e dalla connotazione dei quali si ottiene successo e gratificazione, oppure fallimento e tristezza.  Nei Tarocchi è il numero legato alla giustizia al rispetto delle leggi, all’esperienza che fa comprendere che cosa è giusto e che cosa è sbagliato, al sentirsi in pace con sé stessi e la propria coscienza per trovare la serenità.

L’8 è anche il numero dell’equilibrio tra materia e spirito, il numero dell’infinito verso il quale ascendere una volta trovata l’armonia.

Esso deriva dal n° 17 composto dall’1 e dal 7. L’1 sacro al sole esprime le potenzialità per andare avanti, decisi, sicuri di se, ottimisti, creativi. Il 7, sacro a Nettuno è la possibilità di elevarsi, con esperienze anche dolorose, tenendo conto, soprattutto, del cuore.

Nei tarocchi l’1 è il Bagatto che ha tutte le potenzialità e i mezzi necessari per andare avanti, purchè usi le proprie capacità, la propria creatività e l’impegno necessario

Il 7 è il carro l’energia travolgente per conseguire i propri obiettivi trionfando su difficoltà e ostacoli.

Il 3 formato da 3 punti corpo, mente e spirito, e due ponti che li collegano. E’ il numero della perfezione. E’ sacro a Giove e rappresenta come l’equilibrio porti all’ottimismo e all’armonia. Nei Tarocchi corrisponde all’Imperatrice, colei che da’ vita a tutte le cose.

Il numero 17 nei Tarocchi corrisponde alle Stelle che indicano come attraverso la purificazione e la semplicità ci si possa elevare e raggiungere la pace anteriore.

In conclusione

anche la numerologia ci parla, come l’astrologia, di purificazione, autodisciplina, responsabilità per muoversi e gettare le basi per intraprendere un processo di crescita e di evoluzione. (Wilma)

La nostra vita è nelle nostre mani

Alla ricerca della causa di quello che ci sta accadendo tanti sono i pensieri e le domande che si accavallano nella mente.
Alla fine tutto finisce al solito punto:

“Abbiamo delegato, abbiamo permesso, abbiamo ceduto il potere di creare la nostra realtà e quella dei nostri figli e  dei nostri cari ad altri.
Eravamo troppo impegnati a correre dietro a un miraggio fatto solo di esigenze materiali, una fata Morgana assoldata da chi voleva il nostro potere per aumentare il proprio.

Successo, denaro, consumismo per conformarsi a modelli creati appositamente per “risplendere” e mostrare il luccichio per attirare le folle, pagliuzze che brillavano, celando le vere pepite d’oro, occultate sul fondo della fonte della vita.

Abbiamo ceduto i nostri tesori: noi stessi, affetti, amore, comprensione, solidarietà collaborazione, correndo dietro a solitudine, emarginazione, egoismo. In gara solo per l’esaltazione materiale di noi stessi, del nostro avere. in competizione con gli altri e gelosi e invidiosi di quello che altri avevano raggiunto e possidevano.

Abbiamo creato il vuoto intorno a noi concentrati solo su quello che volevamo ottenere e disposti a calpestare chiunque e qualunque cosa si interponese tra noi e il nostro obiettivo,

Abbiamo cercato la felicità, correndole dietro per strade che conducevano al denaro, al successo, all’ammirazione soffusa di gelosia di chi invidiava i nostri risultati.
Guardavamo lontano, progettavamo il futuro troppo impeganti per guardare intorno a noi, per raccogliere la gioia e la bellezza che ci circondava.

Abbiamo barattato la conquista del cellulare appena uscito, del compiuter ultimo modello, dell’aspirapolvere che funziona da solo e tanto altro perdendo il sorriso di chi ci ama, ignorando gli occhi dei nostri figli pieni di paura di pianto che disperatamente cercavano noi e il nostro abbraccio, li abbiamo “scaricati” praticamente appena nati, in strutture, davanti a giochi elettronici, tv e altre diavolerie , delegando ad altri la loro crescita e perdendo la possibilità di amare e di essere amati.

Abbiamo cercato la bellezza, la soddisfazione, la gratificazione negli oggetti del consumismo, effimera conquista presto soppiantata da altro, invece di ammirare la meraviglia della natura che ogni giorno sboccia e fiorisce intorno a noi silenziosa, discreta, per nulla appariscente agli occhi di chi non ne comprende il vero valore e significato, di coloro che vibrano energeticamente a bassi livelli per percepire l’ebrezza del volo verso l’alto, verso l’armonia.

Abbiamo permesso allo stress, al male di vivere e agli squilibri conseguenti di farci ammalare di offuscarci la mente e farci soffrire e siamo caduti nelle mani di chi ci prometteva di silenziare il nostro dolore con una pronta e veloce “pillolina”, comoda, rapida, di sicuro effetto che finiva di portarci via il nostro cuore per addormentare momentaneamente la nostra sofferenza, che puntualmente si sarebbe ripresentata, piu’ vitale e forte che mai, appena l’effetto narcotico del preparato ingerito fosse terminato.

E poi ci chiediamo dopo aver abbandonato tutto e tutti inseguendo miraggi pilotati e strumentalizzati perche’ siamo a questo punto?
Stiamo male nella realtà che ci siamo creati permettendo e delegando altri ? Vogliamo tornare a vivere bene? Dobbiamo fare una sola cosa: Cambiare la realta’ nella quale siamo immersi, cominciando da noi stessi, Imparando ad amare noi stessi e i nostri figli, simbolicamente il nostro futuro, la continuità della vita. ,Proteggiamo noi stessi e i nostri figli, dedicando piu’ tempo a noi e a loro, rispolverando e risvegliando quei valori universali che abbiamo nascosto sotto l’effimera ricerca di un ingannevole piacere.

Smettiamo di permettere e riprendiamoci le redini e la responsabilità della nostra vita, teniamo alte le nostre vibrazioni energetiche, praticando l’amore, la gioia, la solidarietà, la compassione, la collaborazione e facciamo fluire via rabbia, irritazione, competizione, affoghiamole nel pianto della compassione  che precede il perdono,  facciamo brillare le nostre lacrime al sole della gratitudine per quello che siamo e per tutto quello che abbiamo ignorato, ma che possediamo e che abbiamo il diritto-dovere di godere per vivere in serenità.
Riscopriamo noi stessi: la persona piu’ importante della nostra vita, quella che può amarci piu’ di tutti gli altri, l’unica che può renderci felici . Diffondiamo intorno a noi l’amore che abbiamo nel cuore e proteggiamo con esso tutto quello che abbiamo di piu’ caro: i nostri figli, i nostri affetti, interagiamo con loro nella gioia e nella serenità. Prendiamo la vita nelle nostre mani e amministriamola con consapevolezza e responsabilità, evitiamo di permettere e di delegare altri rispetto alla nostra esistenza e vedremo immediatamente dissolversi i miraggi che ci hanno condotto sulla strada dell’oppressione, della schiavitù e della sofferenza. Coloro che cercavano di sottometterci e di comandarci si scioglieranno come neve al sole della luce dell’amore, al quale consentiremo di risplendere nel nostro cuore e di brillare intorno a noi (Wilma)

Fare del bene, la sottile linea tra amore ed egoismo.

Attualmente si sente spesso richiedere, da piu’ parti, di fare qualcosa per il bene di un altro o della collettività.

Attenzione perchè è una subdola forma di egoismo, il cui fine è lungi dall’essere un vantaggio per il destinatario o i destinatari.

Si utilizzano finemente ricatto e colpevolizzazioe,, nascosti sotto la superficie di apparente generosità e solidarietà, per costringere una o piu’ persone a fare qualcosa per l’interesse di altri.

Si giustifica la necessità di agire per gli altri facendo leva sui principi morali, approfittando di bontà d’animo, ingenuità, stati emozionali, poca lucidità mentale e altre motivazioni simili dei destinatari.

Si innesca inoltre, tra le persone coinvolte, un atteggiamento di contrasto e di irritazione nel caso vi sia un rifiuto a soddisfare la richiesta, che puo’ condurre a comportamenti volti ad accusare, sminuire e a danneggiare verbalmente e, nei casi estremi,  anche con violenza coloro che ricusano l’ubbidienza.a favore del singolo o della collettività.     ..

Chi vuole pubblicamente ottenere atti e azioni a favore di altri ne trae vantaggi con l’inganno e causando sofferenza, emarginazione.e calo dell’autostima individuale.

Fare il bene è un atto d’amore e porta gioia, è spontaneo perche’ è un dono, si attua silenziosamente, evita di apparire perchè si gratifica da solo e riempie di soddisfazione chi lo fa e chi lo riceve è un gesto fine a se stesso, senza legami e obblighi.

Quando un’opera di bene viene pretesa e, soprattutto, quando viene reclamata, a gran voce, nasconde sempre interessi e legami sommersi, che hanno lo scopo di obbligare una persona  a fare qualcosa che va contro la libertà di essere se stessa, una tale domanda è una forma di violenza e di egoismo.

Ricordo e rimando a un mio precedente articolo per quanto riguarda la sottile differenza tra amore ed egoismo. Amore è un atto spontaneo, un dono che gratifica se stesso, porta gioia e libertà. Egoismo è pretendere da altri quello che si può tranquillamente fare da soli, ma si preferisce demandare ad altri, crea legami di dipendenza e di interesse (Wilma)

Una società migliore: utopia o realtà?

Quando si ha la necessità di stordirsi con eccessi di divertimento?

Quando la realtà in cui si vive è piena di stress, insoddisfazione, avvilisce, crea sfiducia e disistima, annulla gli individui, rimanendo completamente indifferente a loro,  come se fossero privi di considerazione,, trattandoli come numeri insignificanti.

E’ allora che si compensa cercando di offuscare la mente e inseguendo alternative che permettano di cambiare la realtà e di trovarsi in una dimensione dove ci si senta liberi dai pensieri, dalle ansie, dalle frustrazioni, dalle paure e si acquisti una sorta di fiducia in se stessi per recuperare l’autostima necessaria per continuare a vivere.

Poco ha importanza, se si ha o meno la consapevolezza, che quello in cui ci si immerge è un mondo illusorio, apparente, dove si indossa una maschera, quando il modo di vivere reale impedisce di essere appagati, in equilibrio ed armonia con se stessi e con l’ambiente circostante. Si cerca una boccata di ossigeno ovunque pur di lenire il male di vivere.

Ecco, dunque, svelato il segreto per creare e attuare una società migliore: Essere se stessi, esprimere le proprie capacità, la propria unicità, lavorare facendo qualcosa che piace, e che permetta di mantenersi e di essere utile a se stesso e agli altri..

Non si ha la necessità di vacanza quando si fa quello che fa stare bene.

Ogni giorno è un momento di piacere che gratifica, se si ha l’entusiasmo nel portare a termine i propri progetti, esprimere le proprie attitudini e capacità..

Le invidie, le gelosie, le competizioni, i contrasti si annullano davanti a chi viene apprezzato per quello che fa e ottiene la propria gratificazione nel compierlo, nel rispetto di se stesso e degli altri..

Quando una persona è appagata e in pace con se stessa condivide volentieri la propria gioia per aumentarla creando una collettività migliore.

Astenersi dal pensare che quello che ho delineato sia utopia, impossibile da realizzare; nulla è impossibile se si crede con tutto se stessi in qualcosa e ci si impegna per realizzarlo. L’universo è in ascolto e ci dà una mano, la sua energia è neutra ed è disponibile a concretizzare sia il bene che il male, quindi sta al richiedente fare capire esattamente cosa vuole, eliminando ogni confusione, preoccupazione, ansia e paura, perche nel qual caso il messaggio che arriva all’universo è ambiguo e realizza quello su cui maggiormente si concentra l’attenzione del richiedente..

Alcuni presupposti fondamentali quando si chiede un aiuto dall’Universo.

  • chiedere esattamente quello che si vuole e al tempo presente e credere senza ombra di dubbio nell’accoglimento della richiesta
  • visualizzare e provare emozioni e sentimenti come se la richiesta fosse già stata esaudita e si stesse vivendo
  • Sentirsi emozionalmente soddisfatti ed esprimere gratitudine,  per il soddisfacimento del desiderio
  • fare fluire via ogni pensiero contrario con la certezza della realizzazione

L’universo è in ascolto ed esaudisce cio’ che gli viene richiesto nei modi e nei termini corretti, il come e con quali mezzi lo decide lui, è un po’ come quando si preme l’interruttore della luce con la certezza che la luce si accende, anche se non siamo elettricisti e non conosciamo il meccanismo con cui avviene, siamo solo consapevoli che attivato il pulsante la luce inonderà il buio.

La rinascita per ottenere una società migliore  comincia dal singolo individuo, ognuno deve iniziare da se stesso ad essere se stesso , ad accettarsi, amarsi, rispettarsi, seguire ciò che ritiene il bene per se stesso, basandosi sulle proprie forze e capacità, esserne consapevole e responsabile, senza preoccuparsi di critiche, giudizie e se altri lo imiteranno e quanti.

Il mare è immenso e potente, ma è formato di tante piccole goccioline che hanno fiducia in se stesse e svolgono con impegno il proprio compito.

Evitare di demoralizzarsi, le grandi rivoluzioni, i radicali cambiamenti sono sempre stati compiuti da poche persone determinate, coraggiose e che credevano in se stesse e nelle proprie capacità, che si sono impegnate a lottare per affermare le proprie ideologie.

Nuove scienze come la fisica quantistica, la PNEI, la radioestesia, la radionica, la geobiologia e altre ancora hanno dimostrato e stanno dimostrando la stretta correlazione e interazione tra le energie dei singoli, con tutto il creato e come si influenzano vicendevolmente essendo parti di un tutto unico.  Esperimenti compiuti hanno evidenziato che basta una minima parte della popolazione che creda e voglia realizzare qualcosa perche questa si realizzi, a questo proposito rimando all’esperimento “Maharishi” svolto in USA nel 1972 che dimostra come una piccolissima parte della popolazione possa contribuire a modificare gli equilibri all’interno di grandi città’ cambiandone le connotazioni .  (Wilma). .

 

 

 

 

 

Agire per il proprio e l’altrui bene – quando è sincero?

Vorrei chiarire un concetto oggi troppo frainteso: “Fare il bene per se stessi è diverso dall’essere egoisti” perchè presuppone un profondo lavoro su se stessi per accettarsi, amarsi, rispettarsi ed essersi creati una filosofia e uno stile di vita a cui attenersi, per cercare il proprio equilibrio psico-fisico-mentale-spirituale, per ottenere il quale sono necessari: impegno, determinazione, costanza e azione.

Piacere, comodità, interesse, intesi esclusivamente in senso materiale, sono in contrasto con ciò che rappresenta il bene per se stessi,. in quanto si allontanano dal significato profondo del termine: “Bene”.inteso come: amore e ricerca di equilibrio, salute, benessere e armonia. dentro e fuori se stessi.

Probabilmente per molti, piuttosto che predersi cura di se stessi e della propria salute, facendo una vita sana e naturale, è piu’ comodo e piacevole stare seduti davanti a uno schermo,  giocando con un video gioco, mangiando un sacchetto di patatine fritte, bevendo un bicchiere di coca cola, ascoltando musica demenziale a tutto volume, in modo da generare scompensi, da controbiianciare con altri squilibti e dipendenze che aumentano i disagi psico-fisico-corporei.

Egoismo è pretendere da altri quello che si puo’ fare da soli,  ma si evita e, spesso, l’ottenerlo presuppone sacrificio, sofferenza di altri e legami di dipendendenza che comportano interessi e vantaggi per l’egoista.

E’ un atto di convenienza che esclude il donare, senza nulla pretendere, tipico dell’amore.

Per rafforzare la richiesta, l’egoista in modo subdolo e malvagio, ben consapevole del sacrifico che comporta,  la motiva con allusioni ad opere di bene, di solidarietà, di generosità, che non hanno ragione di esistere altro che nella mente del richiedente, e che comportano, in caso di rifiuto, l’insorgere verso se stessi e gli altri, di disagio, senso di colpa e di disprezzo nei confronti di chi si è sottratto.

Attenzione dunque ad assecondare pretese  che richiedono di fare qualcosa per il bene di qualcuno o della collettività, si stanno spalancando le porte che conducono a una trappola che instaura un circolo vizioso dal quale è difficile uscire.,

Piu’ le persone sono in buona fede e ingenue maggiori sono le probabilità di essere irretite.

Le opere di bene si fanno senza essere avvolte da pubblicità perchè sono doni d’amore e. qualora vengano pubblicizzate, cominciare a difidare. Le stesse persone che si prestano ad aiutare gli altri e lo sbandierano ai quattro venti: ” Ho fatto questo per…” spesso agiscono egoisticamente per creare obblighi e dipendenze che costringano altri a restituire le azioni compiute.

Ricapitolando quindi: seguire quello che rappresenta il bene per se stessi vuol dire: compiere un dono silenzioso di amore nei confronti di se stessi, seguendo cio’ che in quel momento, in quelle condizioni, e in quel luogo si  giudica essere quello che permette all’individuo in quanto unione di mente- corpo- spirito di ricercare il proprio equilibrio, il proprio benessere, la propria salute psico-fisico-mentale-spirituale, seguendo la propria filosofia e il proprio stile di vita, con coraggio determinazione e impegno e, soprattutto, prendendosi la responsabilità  di se stessi e del proprio benessere.

Seguire il proprio bene presuppone essere liberi di  esprimere se stessi, indipendenti, privi di condizionamenti, consapevoli di amarsi, rispettarsi e, in particolar modo, di non permettere a niente e a nessuno di creare sofferenza, dipendenza, stumentalizzare, e sfruttare colpevolizzare, ricattare per interessi egoistici se stessi e  la propria esistenza.

Seguire il proprio bene vuol dire sentirsi soddisfatti e gratificati con se stessi, riflettere intorno a se benessere, gioia, serenità ed essere disponibili a diffondere equilibrio ed armonia aiutando coloro che ci circondano e che vogliono essere soccorsi.

Al contrario essere costretti egoisticamente a fare il bene di altri comporta sacrificio, sofferenza, frustrazione, che inevitabilmente si irradiano internamente ed esternamente, creando irritazione, rabbia, contrasti , invidie e gelosie, che squilibrano la propria e l’altrui vita.  (Wilma)

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Un po’ di chiarezza su: Amore, Egoismo

In questo periodo esiste una gran confusione riguardo ai valori basilari della vita e spesso si scambiano i sentimenti e i modi di essere gli uni con gli altri generando incomprensioni, contrasti, irritazione, rabbia e sofferenza

Vediamo di fare un po’ di chiarezza. per cercare di comprendere e di distinguere l’assenza dall’apparenza ed evitare di considerare l’apparenza ingannevole il motore di determinati comportamenti e azioni.

Amore, ne ho già trattato in un precedente articolo, è un dono che si fa spontaneamente e che gratifica se stesso, ragione per cui chi lo fa agisce in modo disinteressato e senza secondi fini e senza pretendere niente, Che cosa ne faccia l’oggetto del dono, di quello che ha avuto, spetta a chi lo riceve,e alla sua coscienza ed è ininfluente sull’azione del donare. Un semplice esempio per capire meglio: dono un giocattolo a un bambino, lo faccio perchè mi fa piacere e mi fa sentire bene, nel cercarlo comperarlo e regalarlo impegno con gioia il mio tempo, la mia mente e il mio cuore, sono soddisfatta nel regalarlo e per me il discorso finisce. Cosa ne faccia il bimbo del mio dono  non incide sulla mia gratificazione e sulle emozioni che ne scaturiscono,riguarda solo ed esclusivamente il bambino. La prima persona da amare è la piu’ importante della propria vita: cioè se stessi. Nessuno può amarci come noi stessi e si interessa  e ci resta sempre accanto sempre e in ogni circostanza come noi stessi. Premesso questo quando  ci si ama, ci si accetta per quello che si è, si è soddisfatti di se stessi, e, soprattutto, si rispetta se stessi e si sceglie di seguire ciò che è il bene per se stessi. Questa considerazione dell’amore di se stessi è una difesa, perche’ permette di riconoscere la mancanza di accettazione e di rispetto da parte degli altri, e  favorisce l’allontanamento di chi, apparentemente e subdolamente, cerca di approfittare delle situazioni e dei sentimenti per ottenere interesse e sfruttamento identificandoli con l’amore.

Egoismo, va nettamente distinto dall’amore, si persegue nel momento in cui si pretende dagli altri quello che si potrebbe ottenere da se stessi, ma che si evita di fare per diversi motivi: comodità, interesse, incapacità, mancanza di volonta, pigrizia, sfruttamento ecc… e si aspetta che lo facciano gli altri. L’egoista usa molti modi per convincere la sua vittima,  dalla semplice convinzione, al ricatto,  fino all’oppressione e all’imposizione vera e propria, soprattutto quando si incontra resistenza. Molti sono i mezzi e i modi con i quali l’egoista agisce dai piu’ subdoli e nascosti ai piu’ apparenti e manifesti. Raggira la vittima chiedendo solidarità’, compassione, facendo leva su emozioni e sentimenti strappalacrime, fini umanitari, utilizza ricatti affettivi, sensi di colpa e molto spesso crea il vuoto intorno alla persona da colpire in modo che si senta sola e isolata, colpevole, perda la fiducia e la stima in se stessa, e si affidi totalmente al suo aguzzino.

L’amore lascia la libertà, l‘egoismo invece sottomette, crea  legami e dipendenze.

.L’amore si riconosce perchè è gioia, soddisfazione, gratificazione.

L’egoismo è frustrazione, sofferenza, privazione, sacrificio,

Chi ama lo fa spontaneamente e senza necessità di apparenza e pubblicità, l’egoismo invece si fonda sul rimarcare gli atteggiamenti compiuti dalla persona che lo esercita.

Quando si sente dire: “Ho fatto tanto per te, non mi aspettavo il tuo comportamento!oppure dovresti essere riconoscente ecc..”   L’intento delle azioni è l’egoismo. Chi agisce per amore evita qualsiasi ricatto e la generazione di sensi di colpa.

il pretendere di fare qualcosa per gli altri mascherandolo  con l’amore e la solidarietà,  è solo una giustificazione per costringere le persone a compiere azioni contro il proprio volere e che avrebbero evitato di fare.

Il proprio prossimo si aiuta amando se stessi, essendo sereni, soddisfatti e in pace, solo in questo modo si può riflettere intorno a se positività e agire di conseguenza coinvolgendo chi ci sta intorno.!

il sacrificio implica sofferenza e frustrazione che, alla fine,  è quello che si dona agli altri se non si sta bene con se stessi.

Smettiamo di chiedere solidarietà, compassione e amore dagli altri, cominciamo ad agire responsabilmente e consapevolmente per ottenere quello che ci manca da noi stessi, solo in questo modo potremo fare un atto d’amore donandolo agli altri. Chi ha dentro l’amore puo’ donarlo, chi è vuoto lo pretende dagli altri, ma come puo’ pretendere che gli altri si prendano cura di lui, quando lui stesso è incapace di farlo?

Diffidiamo di tutti coloro che chiedono sacrifici in nome di compassione, solidarietà, bene altrui, sono mossi da interessi egoistici e di sfruttamento.

Smettiamo di soffrire per chi è mosso da egoismo mascherato da amore, allontaniamolo dalla nostra vita e circondiamoci solo di persone che ci rispettano, ci accettano per quello che siamo, senza chiedere nulla in cambio, ma solo donando amore.  (Wilma)

 

DIETA

Dal latino  “diaeta” a sua volta derivato dal greco diaita, che significa “modo di vivere”, stile di vita. Generalmente il significato del termine oggi in parte è diventato riiduttivo, in quanto si usa per indicare un regime alimentare o piu’ semplicemente quello che si mangia, in un giorno o in per un certo periodo, perdendo parte del valore originale della parola, con la quale si indicava una vera e propria filosofia di vita, della quale l’alimentazione costituiva una parte di uno stile di vita da seguire con costanza, quotidianamente, volto al benessere e al miglioramento dell’esistenza. Nell’enciclopedia “Treccani” per dieta si ha la seguente definizione: ”Nell’antica medicina greca il complesso delle norme di vita (alimentazione, attivita fisica, riposo ecc..) atte a mantenere lo stato di salute. Nell’accezione moderna, una prescrizione alimentare ben definita, in termini qualitativii e soprattutto quantitativi, mirante a correggere particolari condizioni cliniche a scopo terapeutico, preventivo o sperimentale.” Appare chiaramente la differenza nella definizione tra l’ideologia antica e quella attuale. I nostri avi consideravano il nutrimento in senso generale e in correlazione e interazione con tutti gli aspetti dell’esistenza e con le energie dei prodotti consumati.. La società di oggi invece ritiene il cibo come un compartimento stagno nel quale il bilancio delle entrate degli alimenti deve essere uguale o minore del consumo metabolico, se si vuole ottenere come risultato il peso forma.e, nel caso di insuccesso, si puo’ ricorrere a pillole, beveraggi, prodotti chimici, farmacologici , fino anche a interventi chiirurgici, mirati a ottenere un effimero momentaneo risultato frutto spesso di rinuncie e frustrazioni che favoriscono le recidive, dal momento che la vera causa dello squilibrio alimentare non viene risolta. .   
Ippocrate il padre della medicina già 2500 anni fa affermava: ”Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”
Il tema in esame, come si vede è molto vario, soprattutto se si aggiunge che il valore del cibo è collegato a tutta una serie di significati simbolici e di condizionamenti sociali, culturali, religiosi, tradizionali ecc… che vede la tavola come una delle principali forme di aggregazione Va inoltre considerato che il latte materno, per il neonato rappresenta la prima fonte di sicurezza e di sopravvivenza, sia in senso materiale, che, a livello psicologico, e tale valore rimane impresso nell’individuo per tutta la vita. A tale proposito spesso con l’alimentazione si compensano preoccupazioni, ansie, frustrazioni, squilibri emotivi e sentimentali.
La definizione ”Mangiare per vivere “e “Non vivere per mangiare” rappresenta il corretto modo di introdurre il cibo, considerandolo una basilare funzione, che è da intendere come il rifornimento dell’energia necessaria per far funzionare l’organismo. Tale energia proviene dal sole e viene sintetizzata per essere utilizzata per i processi fisiologici. In linea di massima, gli umani, salvo rari casi, sono incapaci di attuare direttamente il processo di trasformazione energetica, per cui devono ricorrere a dei mediatori, come i vegetali in grado, tramite la fotosintesi clorofilliana, di catturare e trasformare l’energia solare per essere utilizzata.
Il mangiare inoltre, essendo legato e parte integrante, come abbiamo visto, di un ampio contesto fisico-psichico-mentale, deve rappresentare un momento piacevole e gratificante, privo di frustrazioni dovute alla negazione e alla riduzione di cibo. Per raggiungere tale obiettivo è necessario lavorare molto su se stessi, cercare di comprendere il perche di determinate scelte, conoscere le fondamentali regole di una alimentazione naturale che apporti all’organismo tutti i principi nutritivi di cui ha bisogno sceglendo la qualita’ piuttosto che la quantita’, evitando gli eccessi che a lungo andare intossicano e portano a squilibri anche importanti. Il cibo è l’energia necessaria per far andare il corpo, come la benzina per l’auto, a un carburante di buona qualita’ e nella giusta quantita’, corrispondono prestazioni brillanti e lunghi tempi di vita del mezzo, cosa che non avviene con bassa qualità e eccessi che fuoriescono dal serbatoio, deteriorando ingranaggi essenziali.
Basilare è considerare che ogni individuo è un essere unico e che interpreta soggettivamente la realta’ e, conseguentemente, anche l’alimentazione, e che spesso cio’ che va bene per uno puo’ essere sgradito a un altro e, a volte, essere addirittura  essere nocivo, non solo per quanto riguarda il gusto, ma anche per quanto comcerne la salute e il benessere, esempio eclatante sono le allergie, una fragola di per se molto buona, per l’allergico puo’ essere fonte di problemi anche gravi.
Cio premesso si comprende che vanno evitati i regimi alimentari generali e le diete del momento, pubblicizzate su giornali e riviste, “fai da te” o consigliate da amici,  che fanno l’elenco di cio’ che si deve mangiare e la quantita esatta: per colazione, pranzo e cena. Risulta chiaro che ogni persona deve trovare il suo personale modo di mangiare, inserito in un modus vivendi individualizzato, compatibile con la sua maniera di esistere e, supportato da un esperto del settore, se non si hanno particolari conoscenze. Per una maggiore comprensione si pensi a un atleta che ogni giorno fa ore di allenamento, non puo’ certo assumere in quantita’ e qualità’ quello di cui si ciba un impiegato che sta seduto tutto il gionro alla scrivania di un ufficio. Un cardiopatico ha esigenze differenti da un diabetico, ovviamente, in questo caso, essendo le persone affette da patologie è assolutamente necessario il parere del medico evitando “il fai da te”.
Sono sconsigliati regimi alimentari estremi, tra l’altro di difficile attuazione, meglio attenersi a principi salutari; in linea di massima va applicata la regola di seguire quello che rappresenta il bene per se stessi, vanno tollerate le eccezioni di tanto in tanto, purchè considerate in un’ottica generale di gestione equilibrata che consideri l’interazione tra i vari aspetti quotidiani e eviti la compensazione di squilibri con altri sbilanciamenti. La golosità e il bisogno di gratificazione a tutti i costi, a volte ricorrendo anche a “cibi spazzatura”, spesso nasconde scompensi da tamponare. La situazione va risolta guardando in se stessi, ricercando la causa e sanandola, piuttosto che con abbuffate e atteggiamenti alimentari scorretti.
Per imparare a creare e a personalizzare la propria dieta si deve tenere conto di alcune regole generali che sono sempre validie indipendentemente che si sia onnivori, vegetariani, vegani o si seguano particolari regimi alimentari leagati a una propria fiolosofia, religione, ideologia, stile di vita.
Una delle prime regole fondamentali è quella di cibarsi degli alimenti che fornisce il luogo e la stagione del posto in cui si vive, Questo perchè ogni ambiente, in base alle condizioni di vita, fornisce quello di cui gli organismi hanno bisogno e, inoltre, i prodotti che crescono su quel territorio viviono le stesse vicende meteo-climatiche -ambientali degli esseri che ivi soggiornano, quindi possono fornire all’organismo, che se ne ciba, la quantità opportuna di nutrienti necessari al benessere in quel determinato periodo e luogo.Per fare un esempio: le fragole sono un prodotto altamente disintossicante per il corpo, sono ricche di vitamina C, e sono particolarmente utili alla fine dell’inverno per togliere dal corpo le tossine accumulate nella stagione fredda, con cibi grassi e calorici, volti a procurare calore all’organismo, i frutti rossi inoltre stimolano l’apparato immunitario per prepararsi ad affrontare un periodo meno rigido: Mangiare delle fragole in pieno inverno o durante l’estate non ha senso, perchè le esigenze degli organismi non sono quelle che stimolano le fragole, inoltre i frutti, acquistati fuori stagione, vengono da posti lontani e sono stati probabilmente raccolti acerbi, sono stressati da un viaggio piu o meno lungo e trattatti con composti chimici per impedire il deterioramento e la putrefazione, provengono da altri luoghi e, quando arrivano nel posto di vendita, hanno perso la maggior parte dei loro principi e di energia per cui risultano “cibi morti”.. Ecco quindi che diventano piu’ nocive che utili, si sviluppano allergie e il loro consumo è determinato da golosita invece che da necessità.
Un altra cosa fondamentale da ricordare è che i vegetali verdure, frutta si abbinano con tutti i tipi di alimentazione: carni, cereali, legumi e che, comunque, per la frutta vige la regola di consumarla prima del pasto o lontana dal pasto, perche gli alimenti introdotti vengono digeriti secondo l’ordine con il quale vengono assunti, e,se facilmente deperibili, fermentano, all’interno del corpo, in attesa di essere smaltiti e causano gonfiori e putrefazioni.
Sarebbe meglio evitare di abbinare cereali e carni o prodotti di origine animale in quanto lo stomaco, per digerire i cereali, deve secernere determinati succhi gastrici, che sono diversi da quelli necessari per la digestione delle carni, e quindi nevitabilmente si hanno digestioni elaborate e spesso con problemi di ristagno e di assimilazione con sviluppo di tossine; ne consegue tutta una serie di malesseri che possono alterare le condizioni generali della persona o comunque provocare sonnolenza e intorpidiemento  mentale
L’assunzione delle carni e dei prodotti di origine animale va limitata a circa un 20 per cento del totale del cibo in quanto le tossine che producono, e’ stato scientificamente provato, comportano degli squilibri anche gravi che possono sfociare, se unite ad altri fattori di stress, in malattie gravi come tumori, cardiopatie, ictus ecc… Un altro inconveniente dei prodotti di origine animale, che va tenuto presente è quello che si altera il regolare metabolismo, perche’ la carne, invece che una fonte primaria di energia da elaborare, come quella dei vegetali, apporta una energia di seconda mano, dovuta al fatto che, per ottenerla, l’animale si è cibato di altri organismi che la contenevano, perciò tale energia è già pronta e quindi utilizzabile, senza dover essere elaborata per renderla assimilabile, come quella dei vegetali, ma, nel contempo offre una energia prodotta da un corpo diverso, in parte è gia stata parzialmente utilizzata, ragione per cui presenta tutti i prodotti di scarto metabolico che l’utilizzo, da parte dell’animale che ha provveduto alla trasformazione e all’uso, ha comportato. Spesso tali prodotti di scarto non vengono smaltiti dall’organismo ricevente, in quanto non sa come comportarsi di fronte a tossine che non conosce, ne consegue che, non riuscendo a smaltire i residui, li immagazzina in varie parti del corpo: tessuti e organi, creando, con il tempo, depositi tossici che producono malattie.
Infine un’altra considerazione al proposito: un organismo, a cui si da spesso con la carne energia gia’ sintetizzata e pronta, si impigrisce e si rifiuta di alimentarsi con prodotti dai quali l’energia debba essere trasformata, impigrendosi e assuefacendosi  a un cibo che gli crea dipendenza. Gli allevamenti attuali, spesso intensivi e stressanti, sia per condizioni di vita che per il macello finale degli animali, generano emozioni negative come per es. : frustrazione, irritazione, rabbia, paura ecc… che, tradotte in messaggi chimico-ormonali, inevitabilmete vengono trasmesse al consumatore, allo stesso modo dei prodotti volti all’accrescimento veloce e al mantenimento in salute come: antibiotici, ormoni, integratori ecc… Una falsa credenza afferma che i latticini e i derivati di origine animale servono per aumentare il calcio e rafforzare le ossa, niente di piu’ falso, anzi favoriscono la loro demolizione Questo avviene perche’, se da un lato è vero che questi prodotti sono ricchi di calcio, tuttavia dall’altro è pure vero che acidificano il sangue. Per poter vivere il sangue di un individuo deve essere leggermente alcalino, ragione per cui l organismo, per tamponare l’acidita’ sanguinea, elimina gran parte del calcio dei latticini con le urine e, in caso di insufficiente presenza del minerale, smobilita il calcio dalle ossa con un bilancio a sfavore della quantita di calcio dell’organismo
Evitare se possibile lo zucchero, soprattutto quello bianco, perche raffinato e sbiancato con prodotti chimici anche tossici e inolre l’introduzione dello zucchero all’interno dell’organismo crea una forma di assuefazione simile alla droga, che richiede sempre maggiori quantità di tale sostanza. Questo accade in parole provere perche’ per smaltire lo zuccchero deve essere aumentata la quantita di insulina nel sangue, l’insulina lo spazza via tutto dal sangue, utilizzando una parte di energia per le esigenze del corpo e la rimanente la immagazzina nei tessuti sotto forma di adipe. Ogni volta che l’insulina ripulisce il sangue dallo zucchero manda uno stimolo al corpo per avvisare che lo zucchero è finito e quindi lo stimola per assumere altro zucchero; con l’aumento del senso di fame conseguente, non ha nulla a che fare con le reali necessita dell’organismo, ma serve a tenere impegnata l’insulina presente nel sangue e prodotta in eccesso, con conseguente aumento della glicemia , del peso, dell’adipe ecc…innescando un circolo vizioso dal quale è difficile uscirne e che tra le altre cose indebolisce anche l’apparato immunitario. Attenzione anche a quello che si beve perchè molte bevande che vanno per la maggiore e succhi di frutta contengono zucchero, coloranti e conservanti nocivi per l’organismo.
Il miele prima di essere un dolcificante è un vero e proprio alimento ricco di principi nutritivi,inoltre ha in se’ proprieta’ leggermente antibatteriche e antivirali, è disinfettamte e antibiotico naturale e stimola l’apparato immunitario. Ovviamente da usare con parsimonia, si dice che un cucchiaino al mattino serve per disintossicare il sangue e fornire energia rapidamente all’organismo, in quanto, essendo un alimento già predigerito dalle api ,viene facilmente assimilato
Da evitare sono anche le farine bianche e prodotti a esse collegati, perche per ottenere tale prodotto il chicco del grano viene completamente privato dei suoi principi nutritivi. e inoltre per lo sbiancamento della farina sono usati prodotti chimici spesso tossici. Si assumono cosi dei cibi dallo scarso e nullo valore nutritivo e che portano all’organismo solo tossine,i cosidetti “cibi spazzatura” che oltretutto provocano dipendenza. Stesso discorso per il riso sbiancato.  Una particolare citazione riguarda i”Cibi spazzatura” molto commercializzati, sia in locali e ristoranti appositi, sia nella grande distribuzione. Sono cibi morti, senza nessun principio nutritivo, pieni di tossine, conservanti, coloranti, trattati in modo tale che non si decompongano con il passare del tempo, aromatizzati secondo i gusti piu’ esigenti e sofisticati, inoltre creano dipendenza simile a quella di una droga, squilibrano e intossicano il corpo, che non sa come smaltire i prodotti di scarto che ne derivano e li immagazzina nei tessuti provocando le premesse per obesità e malattie anche gravi..
Evitare di mescolare le proteine di origine vegetale con quelle animali es. Pasta con fagioli e cotiche, buonissima, ma con abbinamenti incompatibili a livello digestivo e di assimilazione. Pure sconsigliati i cereali con proteine animali.. Consigliata invece la pasta e fagioli perche cereeali e proteine di origine vegetale si abbinano bene . Volendo un regime nel quale si diminuisce o si elimina la carne e il pesce si deve incentivare il consumo delle proteine di origine vegetale (legumi, frutta secca in guscio, semi). Ricordare sempre che meno un alimento è elaborato più è ricco in vitamine, sali minerali e principi nutritivi, in quanto il calore e la lavorazione deteriora o elimina alcuni componenti, classico e’ il caso della vitaminca C che viene completamente distrutta da calore
Consigliabile variare spesso la composizione dei pasti onde assumere alimenti con diverse componenti nutrive e appagare il gusto.

I vegetali sono particolarmente ricchi di fibre, di acqua, di principi nutritivi, hanno poche calorie e danno il senso di sazietà perche con il loro volume riempiono lo stomaco inibendo il senso di fame, sono consigliabili quindi per ridurre la “fame nervosa” o per completare un pasto sentendosim”pieni”.
A qesto punto viene da chiedersi: ”Cosa mangio, soprattutto nei primi tempi, quando si inizia il cambiamento?” La trasformazione soprattutto riguardo alle proprie abitudini è consigliabile attuarla lentamente, tenendo conto delle necessità personali e modificando gradatamente e in modo determinato fino a capire che si comincia a stare meglio mangiando diversamente e si fanno cadere tutte le credenze e i condizionamenti che influenzavano l’alimentazione. Un esempio classico può essere quello della colazione con cornetto e caffe . Il cornetto e dii difficile digestione e, soprattutto, se si fa una attività sedentaria può dare problemi allo stomaco e di sonnolenza, inoltre la sua abbondanza in zuccheri e grassi provoca la mobilitazione di una grande quantita di insulina e dopo poco tempo dal consumo, si ha un calo di zuccheri nel sangue e la necessita di assumere qualcosa. In questo caso, per chi e abituato a una colazione con qualcosa di dolce, si può sostituire il cornetto con una fetta di pane integrale spalmata di miele … Comunque questi sono solo imput perche è la persona che deve,  tenendo conto delle proprie caratteristiche e dei propri gusti cercare e sperimentare le alternative che la soddisfino e che le diano la giusta quantita di principi nutitivi e di benessere, Se per es una persona non sopporta il miele o, per motivi intestinali, non puo mangiare pane ingtegrale, ecco che dovra trovare la soluzione migliore per lei.
La frutta per es è un ottimo alimento per la colaazione in quanto ha un contenuto zuccherino, senza essere zucchero bianco, che fornisce energia al corpo che appena sveglio necessita di carburante, ma anche in questo caso il discorso e tutto da vedere soggettivamente. E cosi si potrebbe andare avanti con la frutta secca, il miele, i cereali al naturale ecc..
In alcuni casi, soprattutto quando ci sono problemi di glicemioa o similari lo zucchero e tutti i dolcificanti artificiali andrebbero tolti e la frutta consumata con moderazione, il parere di un esperto al proposito è più che necessario se non si hanno le giuste competenze. L’eliminazione diventa una vera e propria battaglia con se stessi, sia a livello psicologico, che fisico. Psicologico in quanto lo zucchero e i prodotti derivati sono un surrogato per compensare tristezza, frustrazione, alterazioni di amore, sentimenti ed emozioni negative e, a livello fisico, perche il corpo è intossicato, come drogato per cui richiede fino ad estenuare la persona, con delle vere e proprie crisi di astinenza, di assumere zucchero. In questo caso bisogna essere deteriati a resistere senza assumere zucchero, perche anche solo un cucchiaino annulla tutti i sacrifici fatti. Il periodo peggiore sono ii primi 40gg, durante i quali le tossine sono vitali e quindi continuano a richiedere zucchero, poi la tensione diminuisce e, dopo circa due mesi, non si ha piu la necessita di introdurre prodotti zuccherati, anzi, tali prodotti disturbano la persona. Gli imput forniti con questa trattazione, se recepiti, possono essere solo l’inizio di un cambiamento consapevole per l’attuazione personalizzata di una filosofia e uno stile di vta da mantenere nel tempo per essere in forma in benessere e per rafforzare l’apparato immunitario e l’organismo a livello psico- fisico e mentale, per prevenire e affrontare, con una marcia in piu, un periodo in cui l’equilibrio viene a mancare, Con il tempo e la conoscenza degli alimenti e del loro metabolismo si puo poi essere sempre piu in grado di calcolare e valutare che cosa scegliere di magiare per rimanere in salute e benessere e contemporaneamente soddisfare le esingenze del corpo e dello sprito e sentirsi gratificati dall’alimentazione

Nb le informazioni hanno carattere generale e scopo puramente divulgativo, e non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un esperto e di medico abilitato.

(Wilma)

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CIBO: ENERGIA E NUTRIMENTO FISICO-PSICO-SPIRITUALE

A cosa serve la nutrizione? A ricaricare l’energia utilizzata per vivere. Un po’ come succede all’auto con la benzina.
Come per l’auto tutte le parti che compongono l’uomo: corpo -mente – spirito per poter funzionare hanno bisogno di energia. A un carburante di qualità corrispondono ottime prestazioni. Una energia scadente porta squilibri e tossine di difficile smaltimento.
In linea di massima l’energia che utilizziamo per il nostro corpo proviene dal sole, ma, a parte una minuscola minoranza, che puo’ vivere senza mangiare, gli uomini non la sanno assimilare.
Come il corpo assimila l’energia necessaria per il funzionamento? Le piante, con la sintesi clorofilliana trasformano l’energia solare in energia utilizzabile dall’uomo. I vegetali sono il primo livello di energia che offre un prodotto di qualità, semplice, che viene elaborato dal corpo umano con produzione, attraverso il metabolismo, di tossine, prodotti di scarto e anidride carbonica, simile a una stufa che brucia legna per scaldare. I residui sono facilmente eliminabili essendo autoprodotti. Inoltre i vegetali sono ricchi di principi nutritivi, acqua e di fibre, per cui danno la sensazione di sazietà introducendo poche calorie e apportano all’organismo le sostanze necessarie alla vita.
Le carni, il pesce, gli alimenti di origine animale hanno invece una minore e differente qualità di energia. Carburante di seconda mano: le carni degli erbivori; di terza mano: quelle dei carnivori che si cibano di erbivori. Quindi è una energia di minore qualità e di difficile o nullo smaltimento, come residuo del metabolismo di un altro essere, che il corpo umano non conosce e non sa come gestire, salvo immagazzinare le scorie in organi e tessuti, che, con il tempo, originano squilibri e conseguentemente malattie.
Un altro fattore negativo è rappresentato dal fatto che, l’energia che viene introdotta con le carni, è energia già parzialmente trasformata e utilizzata da un organismo diverso da quello umano. Questo comporta: oltre alla produzione di scorie e tossine, come menzionato sopra, l’impigrimento e poi la scomparsa per il corpo umano del processo di trasformazione dell’energia, dal momento che l’organismo trova energia già pronta, subito utilizzabile, elaborata dall’animale di cui si assumono le carni. Ne consegue una dipendenza, che provoca una ulteriore intossicazione e richiesta sempre maggiore di carne, smaltita velocemente perché, come si è appena visto, già elaborata e pronta e subito utilizzabile, con l’aumento piu’ spesso della sensazione di fame, di richiesta di cibo e ovviamente di tossine.
Energia dei “Cibi spazzatura”
Un’ultima categoria, da considerare a parte, sono i cibi “spazzatura” che necessitano di una trattazione singola, vista la mole e le considerazioni da fare. Questi alimenti, hanno una energia quasi nulla e molto scadente, sono ricchi di tossine, intossicano intestino, tessuti e organi e creano dipendenza, spesso assimilabile a quella delle droghe e, come queste ultime, tolgono tra l’altro, lucidità al cervello. Questi alimenti derivano solitamente da elaborazioni lunghe, processi chimici, sono ricchi di esaltatori di sapore, naturali e chimici: sale, zucchero, conservanti, coloranti ecc…per attrarre attenzione, gusto, e piacere del consumatore. Spesso sono precotti, liofilizzati o surgelati per essere velocemente utilizzati, sia per uso privato, per fast food e per certi tipi di locali dall’alimentazione scadente. La maggior parte di questi cibi e anche di bevande, sono altamente calorici, anche con piccole quantità, non saziano, ma, anzi, provocano una continua voglia di consumarli, con squilibri sempre maggiori in proporzione agli eccessi assunti. Obesità, diabete, disturbi cardiovascolari e altre patologie importanti spesso si originano con questo tipo di alimentazione.
Energia e sue vibrazioni
Altra considerazione da fare, quando si parla di nutrizione, deriva dal fatto che come esseri di energia tutte le creature: vegetali, animali, uomo, e paradossalmente pure le cose, i luoghi, i sassi, e, anche tutto cio’ che viene creato dall’uomo, come: i prodotti chimici, gli alimenti ecc.. hanno vibrazioni energetiche che interagiscono all’interno degli organismi e con l’ambiente; l’intensità di tali vibrazioni è in grado di modificare sia le cellule, sia la fisiologia sia la genetica compreso il DNA, , sia i comportamenti, sia la psiche, l’umore, i pensieri, i sentimenti e le emozioni . Per esempio è risaputo che una alimentazione basata sulla carne aumenta, rispetto a una basata sui vegetali, il nervosismo, la capacità di reazione e la violenza di chi la assume. Quindi, quando si parla di mangiare, bisogna anche considerare la qualità di vita, naturale, serena, equilibrata oppure stressata, frustrata, piena di rabbia e di squilibri, e anche il modo e i mezzi usati per la produzione, sia del “cibo” sia del suo consumatore, dal momento che l’energia assume le connotazioni del vissuto e le trasmette, attraverso le sue vibrazioni, con l’assunzione dell’alimento che la contiene. E qui si apre un paragrafo infinito sugli allevamenti, sulle coltivazioni, sul modo, gli intenti e lo spirito di cucinare e via dicendo, che non sono oggetto di questa trattazione, ma vengono citati come imput per eventuali altri approfondimenti.
Valenza psico-socio-affettiva del cibo Ancora il nutrimento per l’essere umano ha una valenza psico-socio- affettiva . Il latte materno come cibo, ma anche come prima fonte di sopravvivenza, di sostentamento, amore, sicurezza, soddisfazione, gratificazione del neonato è di una importanza fondamentale per l’esistenza dell’individuo e per tutta la sua vita. Nei momenti di stress e di maggiore frustrazione, emarginazione ecc… la persona tende a colmare gli squilibri utilizzando cibo. Se poi aggiungiamo i condizionamenti subiti in fase di crescita per tradizione, cultura, ecc.. che spingono il bambino a cibarsi oltre misura, dal momento che, secondo le credenze popolari, legate ai periodi di carestia, di guerra e di calamità in generale, “grasso” è sinonimo di stare bene, e cibo è un surrogato compensativo dell’amore malamente o per nulla corrisposto, concludiamo il quadro di come il cibo possa essere fonte di squilibrio. Emozioni, pensieri , eventi e tutto il vissuto è legato in qualche modo al cibo e condiziona chi lo assume, in questo modo si comprende quanto articolata e importante sia la nutrizione per una persona.
Necessità di alimentazione equilibrata Obesità, malesseri, malattie possono essere superati con l’aiuto di una equilibrata alimentazione. Ci sono persone obese che non riescono a dimagrire, anche seguendo infinite diete, perché il sovrappeso è legato oltre che al cibo, ad altre cause stressanti ed emozionali, risolte le quali si superano anche i problemi inerenti al peso. Se una persona è equilibrata e si alimenta in modo naturale e armonico puo’ mangiare a sazietà senza aumentare di un solo grammo, se la qualità del mangiare è buona, il cibo non ha bisogno di essere integrato e mantiene in perfetta forma tutto l’organismo, rafforzandone anche le difese immunitarie. I recenti studi scientifici, che hanno dimostrato la correlazione tra intestino, chiamato il secondo cervello, e cervello hanno messo in luce quanto sia importante mantenere la salute di entrambi per avere una mente lucida e attiva a tutte le età. (Wilma)

La Luna calante e il peso forma


Il periodo che stiamo vivendo non ha certo aiutato a mantenere il peso forma ideale. L’imposizione di misure coercitive, volte a una reclusione forzata nelle proprie abitazioni, e la chiusura di quasi tutte le attività lavorative, unitamente alla preoccupazione per la propria salute, ha gene-rato un clima di insicurezza, di paura, di frustrazione, di noia originando, a livello individuale, squilibri energetici tali da spingere molti a cercare compensazione con l’alimentazione. Non c’è da stupirsi! Appena nato il neonato vede nel latte materno tutto ciò di cui ha bisogno: nutrimento, sicurezza, amore, piacere, contatto sociale, e impara a cercare di bilanciare gli eventuali stress: dolore, frustrazione, timore, carenze affettive, solitudine, emarginazione ecc… attaccandosi al seno e ciucciando; una convinzione e un atteggiamento che, crescendo, viene immagazzinato nell’inconscio, sotto forma di schema mentale a seguito del quale si uni-sce il cibo alla compensazione delle proprie condizioni di disturbo e malessere. Questo schema mentale, acquisito alla nascita, attraverso un processo involontario, si ripresenta ogni qualvolta si incontrano situazio-ni avverse a cui fare fronte, con conseguenti ripercussioni sull’alimentazione e i suoi comportamenti. Non è raro, dopo un periodo particolarmente stressante a livello emotivo guardarsi allo specchio e sentirsi insoddisfatti della propria immagine, appesantita da chili di troppo. Pochi forse sanno che la Luna, con la sua energia e i suoi influssi, può aiutarci a riequilibrare l’energia e a farci tornare in forma; infatti, quando il nostro satellite è nella fase calante, le vibrazioni energetiche lunari interagiscono a livello energetico con gli organismi, e non solo, favorendo la perdita di acqua, la disintossicazione, il disseccamento, e inoltre incidono positivamente sullo smaltimento delle riserve adipose accumulate, e, in generale, stimolano una maggiore attività metabolica, consentendo anche qualche piccola eccezione, o peccato di gola, nelle quantità, senza influire sull’aumento di peso. Tuttavia l’energia planetaria da sola non basta, è solo un aiuto che offre l’Universo, le famose “carte” messe a disposizione per giocare la partita della vita; sono le scelte, l’impegno e l’abilità del giocatore a determinare il risultato fina-le. La prima cosa da fare, come nel gioco delle carte, è assumere la con-sapevolezza di quello che si possiede per prendere in mano la propria vi-ta e orientarne le scelte verso l’obiettivo che si vuole raggiungere. Se l’immagine di noi, allo specchio, non ci soddisfa, se si vuole mutare, non dobbiamo fare altro che cambiare quei modi di vita che ci hanno condot-ti al risultato che abbiamo riflesso davanti ai nostri occhi. Non illudiamoci di risolvere il problema con una dieta, o una pillola o qualcosa di ana-logo, sono solo palliativi che possono arrecare effimeri successi, spesso seguiti da recidive accompagnati da possibili effetti collaterali e da un senso di frustrazione per le costrizioni alle quali veniamo costretti, di impotenza non riuscendo a raggiungere risultati duraturi e a una auto-svalutazione della fiducia in noi stessi, tanto da sentirsi incapaci e privi di possibilità di riuscita. A livello energetico un aumento di peso corrisponde a cercare di compensare degli squilibri; a tal proposito è utile quindi guardare in se stessi per comprenderne la causa ed eliminarla. Energeticamente coprire il corpo con del grasso simboleggia il voler innalzare una barriera, una sorta di protezione per nascondere all’interno di se stessi la presenza di una vulnerabilità che non si vuole svelare, spesso neanche a se stessi, ricordiamoci che il cibo rappresenta il nutrimento di cui abbiamo bisogno e non solo quello fisico. Se vogliamo avere risultati diversi da quelli che abbiamo ottenuto l’unica alternativa è cambiare e percorrere strade diverse, se facciamo sempre le stesse vie, arriveremo sempre allo stesso punto. Facile a dirsi, ma difficile a mettere in pratica soprattutto con sè stessi, verso i quali manca l’obiettività di analisi, si cercano giustificazioni per evitare l’incertezza della novità, per mantenere abitudini che ci danno una sicurezza, anche se ci fanno stare male, e inoltre prevedono il riconoscimento di responsabilità, di scelte perso-nali errate, che si preferisce scaricare incolpando altri, altro o il destino. La luna calante è anche il momento opportuno per iniziare a fare progetti, elaborare, organizzare strategie, trovare strade nuove da intraprendere così che, con il novilunio, si concretizzano poi in obiettivi da raggiungere. Prendiamo la vita nelle nostre mani e modelliamo il nostro corpo secondo quella immagine ideale che abbiamo nella mente. Prendiamo consapevolezza di noi stessi e di come ci nutriamo.

 

Riflettiamo e chiediamoci se gli alimenti che introduciamo sono naturali, ricchi di principi nutritivi e di energia positiva e di prima mano, se stiamo seguendo una alimentazione basata sulla comprensione dell’utilizzo del cibo , oppure siamo attratti da cibi spazzatura, pieni di calorie, senza principi nutritivi, con energia negativa, di seconda mano e, conseguente-mente, ricchi di tossine e che creano dipendenza, essendo preparati appositamente per condizionare le scelte del consumatore e far guadagna-re ai produttori, indipendentemente dalla salute del soggetto che li as-sume. Soffermiamoci poi sul nutrimento energetico che quotidianamente fa parte della nostra esistenza, consideriamo quello con cui ci alimentiamo e che cosa prevale, quali sono i pensieri, le emozioni, i sentimenti che si rincorrono nella nostra mente e nel nostro cuore, vediamo in che modo ci condizionano, se ci donano tranquillità, serenità, amore o se su-scitano in noi rabbia, risentimento, odio. Siamo inclini a perdonare, a comprendere quando abbiamo la responsabilità di ciò che ci accade, perché non vi sono colpe di altri senza che ve ne siano di nostre, in quan-to siamo noi che, volenti o inconsciamente permettiamo determinate si-tuazioni.
Altri aspetti essenziali da considerare per perdere peso e non ricadere nelle recidive, che vanno necessariamente inseriti nel programma di recupero della forma, sono la necessita di un movimento fatto ogni giorno con continuità e determinazione, questo perché un corpo tonico, elastico in salute funziona meglio e permette all’individuo di avere una mente lucida e di rispondere piu’ velocemente per trovare adeguate soluzioni ai problemi. Anche la postura è importante, se il corpo è piegato, ingobbito, non diritto si ostacola la fluidità dell’energia circolante e si comprimono organi importanti per le funzioni corporee necessarie come: la digestione, la circolazione, la trasmissione degli impulsi nervosi ecc… Infine il riposo, meglio notturno è essenziale per rigenerare l’organismo e agevolare l’equilibrio corporeo e smaltire qualche kg. Se si vuole recu-perare il peso forma, dunque non si deve perdere tempo, non rimandare a domani, ma prendere in mano la propria vita, per cambiare , sfruttando anche i momenti opportuni che derivano dalle vibrazioni energetiche lunari, in modo da facilitare l’opera, è bene cominciare ora, subito, e continuare in modo determinato, senza cedimenti o ripensamenti e sen-za avere fretta, lentamente, ma con continuità, il corpo comincerà a modellarsi fino al raggiungimento della forma ideale e alla soddisfazione si aggiungerà la gratificazione e l’acquisto della fiducia in se stessi aumentando la propria autostima. Infine cosi facendo si comincerà ad acquisire una filosofia e uno stile di vita naturale che sta alla base del benessere. (Wilma)
NB
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