CARCI0FO (Cynara Scolymus)

carciofo
Sembra che la pianta abbia avuto origine nella zona delle Canarie. E’ una pianta diffusa nelle regioni temperate, teme il gelo e il freddo prolungato. E’ coltivata in tutta l’Europa meridionale e in America.
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CENNI STORICI: Era conosciuto e apprezzato dagli antichi Egiziani, dai Greci e dai Romani. Un’antica leggenda greca narra che il carciofo era una bellissima ragazza, trasformata, da un dio geloso della sua bellezza, nel fiore del carciofo. Per gli antichi Romani il carciofo era considerato un cibo di lusso. Secondo la tradizione il primo a riconoscere le attività terapeutiche alla pianta fu Galeno, che prescriveva ai suoi pazienti il decotto di radici.
PRINCIPI ATTIVI : I costituenti principali del carciofo sono:
– la cinarina, un alcaloide con spiccate proprietà di proteggere e rivitalizzare il fegato
– il ferro, la cui assimilazione dipende dal modo di consumare l’ortaggio, utile contro le anemie da carenza di ferro.
– l’inulina uno zucchero che viene assimilato solo se sottoposto a cottura e che costituisce il substrato per la flora batterica intestinale
– Vi sono inoltre tannini, flavonoidi, fitosteroli, minerali come potassio, calcio, magnesio. Vitamine tra cui la A e la C. , mucillagini.
PROPRIETA’: protegge e rivitalizza il fegato, diminuisce il colesterolo, favorisce la digestione, regolarizza l’intestino, è depurativo, diuretico, sedativo, antitumorale, antianemico, antinfiammatorio delle mucose gastro-intestinali.

IN CUCINA viene prevalentemente utilizzato il fiore non ancora sbocciato e il gambo. A seconda del modo di cucinarlo ha diverse proprietà.
Crudo, condito con olio extravergine di oliva e insaporito con limone o aceto, a seconda dei gusti (meglio il limone che contribuisce, con la vitamina C che contiene, a far assorbire meglio il ferro contenuto nel carciofo), è più indicato per un’azione diuretica e protettiva del fegato, per l’alto contenuto in cinarina (che in parte si perde nella cottura) e perché il ferro viene assorbito in maniera ridotta, rispetto al carciofo cotto, affaticando meno un fegato indebolito, è poi utile contro la stipsi, aumentando la peristalsi intestinale, è adatto anche ai diabetici, perché gli zuccheri non vengono in parte assorbiti, cosa che avviene con la cottura che li rende maggiormente biodisponibili.
Fritto, ha una forte azione di stimolazione sul fegato, ne aumenta la digeribilità con la riduzione del gonfiore addominale, e una minore percezione della cosiddetta ”bocca amara” tipica del soggetto sofferente a livello epatico.
Bollito: è più indicato per le patologie renali, in quanto parte dei sali, presenti nel carciofo, va persa nell’acqua di cottura, è ottimo per le anemie da carenza di ferro, dal momento che la quantità di ferro assorbita, associata agli zuccheri resi più disponibili dalla cottura, è maggiore che negli altri modi di cucinarlo. Non è adatto a chi ha problemi di fegato e di pancreas come i diabetici, per il maggiore assorbimento di ferro e di zuccheri. E’ meno digeribile, inoltre l’alto contenuto di inulina e di cellulosa possono creare meteorismo. Per facilitare la digestione si consiglia l’associazione con prezzemolo, aglio, olio extravergine di oliva e qualche goccia di aceto.

Il Carciofo è CONTROINDICATO PER LE DONNE CHE ALLATTANO in quanto diminuisce la secrezione lattea.
INFLUSSI MAGICO ENERGETICI: è sacro a Marte e ha un’azione protettiva.

Le informazioni fornite hanno carattere generale, il loro eventuale utilizzo è a discrezione e sotto la piena responsabilità del lettore. Per qualsiasi problema di salute e di carattere medico è necessario rivolgersi a un medico o a uno specialista del settore. (Wilma)piatto carciofo 1101_640

TOPINAMBUR o Helianthus tuberosus

, dal greco helios che significa sole e anthos, fiore così chiamato perchè i fiori si voltano verso il sole. Conosciuto anche come: topinanburcarciofo di Gerusalemme, tartufo di canna, patata del Canada, rapa tedesca.
CARATTERISTICHE BOTANICO-AMBIENTALI
E’ un tubero originario del Canada ma si trova un po’ ovunque nei climi temperati, si adatta bene sia ai terreni aridi che a quelli umidi. Viene coltivato anche in Italia. E’ una pianta erbacea, perenne, alta fino a 2 o 3 metri con fiori gialli simili ai girasoli, che fioriscono a fine agosto, ha radici tozze,ramificate e globulose, rivestite di una pellicola chiara.
Vi sono due qualità la bianca disponibile a fine agosto e la bordeaux
che si trova da ottobre a marzo
E’ simile alla patata ma più globulosa e meno nutritiva perchè, a differenza della patata, contiene poco amido e molta inulina.
Oggi è stato dimenticato sia come alimentazione sia come rimedio fitoterapico.
CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI:
– Kcal 30 per 100gr (poco calorico, favorisce la sensazione di sazietà, lascia invariata la glicemia e non stimola il pancreas a produrre insulina per equilibrare il tasso di glucosio nel sangue)
– contiene:
– Acqua 80%
– INULINA in forte quantità 60% del peso secco che favorisce il proliferare della flora intestinale benefica con conseguenti benefici per l’intestino e tutta la digestione. Favorisce la pulizia dell’intestino
– Glucidi (tra cui il fruttosio) 15-20% circa
– Aminoacidi: asparagina e arginina (benefica per il fegato e utile nella cicatrizzazione delle ferite)
– Vitamine: A, H o biotina e B in tracce
– Sali minerali: ferro, silicio, potassio, fosforo, magnesio
– Non contiene Glutine ed è adatta anche ai celiaci
CARATTERISTICHE ALIMENTARI E UTILIZZO
Molto simile alla patata ha un sapore dolce, delicato che ricorda un po’ il carciofo. Si può consumare bollito, fritto, cotto a vapore oppure crudo grattugiato sopra le insalate con l’aggiunta di limone per aumentare l’assorbimento di inulina. E’ consigliabile non asportare la pellicola esterna essendo molto digeribile.
PRINCIPI FITOTERAPICI E UTILIZZO
– Indicato per
– Obesità poichè aumenta il senso di sazietà soprattutto se si beve acqua, è poco calorico e diminuisce e rallenta l’assorbimento di zuccheri e di colesterolo a livello intestinale
– Diabete abbassa l’assorbimento degli zuccheri nel sangue, perciò non innalza la glicemia e non stimola il pancreas a produrre insulina
– Disturbi digestivi in particolare intestinali in quanto facilita la digestione e favorisce la flora intestinale benefica
– E’ inoltre diuretica, tonica, stomachica (utile per lo stomaco e la secrezione gastrica), colagoga (stimola la secrezione della bile e ne favorisce l’afflusso nell’intestino), galattogena ( favorisce la produzione di latte nelle donne in allattamento)
– Utile nella prevenzione della stanchezza fisica e dei dolori muscolari per la presenza di vitamina H e B
CONTROINDICAZIONI
Per l’alto contenuto di inulina può provocare gonfiore addominale se assunto in alte dosi. E’ consigliabile per evitare il disturbo assumerlo a piccole dosi e aumentare gradatamente.
PRINCIPI ENERGETICI
La pianta è sacra al sole e ha vibrazioni energetiche che purificano, proteggono, aumentano la vitalità, favoriscono la salute, l’ottimismo e il successo, (Wilma))