Cambiamento: un nuovo percorso da intraprendere senza voltarsi

E’ ora che le persone comincino a capire e a prendere consapevolezza che il mondo, la società, sono cambiati e tornare indietro è impossibile.

Come un neonato che cresce e a quattordici anni pretende, invano, di ritornare piccolo e di indossare la tutina di quando era appena nato, cosi sta accadendo per l’umanità. Una volta percorso un certo stadio di evoluzione, il ritorno è negato dalle nuove condizioni che si sono instaurate nel tempo.

Cosa dunque è necessario fare? Smettere di pensare, di agire, di comportarsi allo stesso modo dell’epoca trascorsa e finita, quello che era ieri , oggi è stato superato dal cambiamento, è necessario adattarsi e mutare, prima a livello individuale, poi collettivo.

Come quando tramonta il sole e l’astro è già sotto l’orizzonte, ma appare, per un fenomeno di rifrazione, ancora visibile nel cielo, allo stesso modo Il vecchio, al momento attuale, è già crollato, ciò nonostante, la gente si attaca al trascorso, e il potere ne approfitta per sfruttare, opprimere e ricattare gli individui in tutti i settori della vita, con prevalenza riguardo a quelli legati alla sicurezza e alla sopravvivenza come: la famiglia, la scuola, il lavoro, la religione, le feste tradizionali in primis il Natale, in modo da creare sempre maggiore debolezza, fragilità, timori, minando le basi sociali dell’esistenza individuale e colletiva, affinche’ la paura prenda il sopravvento causando emarginazione, contrasti, odio, per sobillare le masse e mettere gli individui gli uni contro gli altri..

Il dio denaro, il successo, il potere erano i signori incontrastati del mondo trascorso e il loro valore era maggiore della vita stessa dell’uomo.. La realtà ormai era diventata difficile per una gran parte di persone che sentiva l’esigenza di cambiare.

I modelli sono crollati, ma continuano a vivere nella mente e nel comportamento delle persone, perchè danno sicurezza anche se fanno vivere male.

Gli schemi sono sprofondati, distrutti, con danni alla sicurezza, tuttavia si rimane nell’apparenza per il timore di essere se stessi, di mostrare se stessi, temendo di essere emarginati.

Capire e  prendere atto della verità è difficile e doloroso, e questo è uno dei principali motivi per cui  le persone si  immobilizzano e si ingabbiano nel passato, tanto da cedere ai ricatti dei potenti i e a delegare poteri ai propri carnefici per fare scelte e per richiedere protezione. Si crea cosi una visione ingannevole del potere che segue i propri interessi a scapito di quelli dei cittadini.

Cambiare vuol dire smettere di ragionare da neonato,: protetto e accudito dai genitori e cominciare a pensare da adulto prendendosi le responsabilità della propria vita e delle proprie scelte

Fare finta di essere sempre neonati e pretendere sicurezze da altri, per evitare responsabilità, mette in una condizione di estrema dipendenza e alla mercè di chi strumentalizza la condizione di debolezza delle masse.

E’ il momento di aprire gli occhi e di cambiare la visione di noi stessi e della nostra vita.

Guardiamo dentro di noi e prendiamo atto di come siamo veramente evitando di vederci come immaginiamo di essere. Facciamo l’inventario di quello che abbiamo e che siamo, ripuliamoci da tutto quello che ci appesantisce: i vecchi condizionamenti, le credenze, le ideologie che ci derivano da come siamo stati cresciuti e siamo stati manipolati da famiglia, scuola, società. Purifichiamo la mente, il cuore e lo spirito e guardiamoci intorno con prospettive nuove, che utilizzino le nostre capacità e potenzialità e conducano a mettere in pratica ciò che rappesenta il bene per noi e, soprattutto, prendiamo la nostra esistenza nelle nostre mani e creiamo la realtà che piu’ ci soddisfa, nel rispetto di noi stessi e degli altri.

Facciamo fluire via la rabbia, il risentimento, i sensi di colpa e tutti gli altri sentimenti con basse vibrazioni. Perdoniamo noi stessi per avere permesso e gli altri per aver approfittato, mettiamo una pietra sopra il passato e non pensiamoci piu’.

Solamente le ferite associate al perdono evitano di fare soffrire, per i ricordi che si riaccendono, stimolando vecchie emozioni e sentimenti, che come lame continuano a dilaniare mente e corpo.

Avviamoci in un percorso nuovo dove tutto è diverso e dove dovremo usare le nostre capacità e la nostra creatività per procedere, gli esempi del passato sono obsoleti e da evitare, perchè ingabbiano in schemi e in blocchi che impediscono di progredire.

Mettiamoci in attesa dei messaggi dell’Universo e affiniamo la sensibilità per comprenderli e agire di conseguenza.

Oggi la gente si dispera per via di ricatti da parte del potere che le impediscono di svolgere diverse attività, ebbene, quelli sono segnali dell’Universo che ci indicano che quella attività va cambiata, trasformata. Non serve piu’

. Farsi ricattare e cedere, irrigidendosi su posizioni raggiunte nel passato è deleterio e impedisce di progredire.

Per comprendere meglio il periodo in cui stiamo vivendo, prendiamo come esempio la Rivoluzione industriale avvenuta nell’Ottocento, con la consapevolezza che quello che accadde allora aveva una portata molto minore rispetto a ora, per il minore grado raggiunto dal progresso scientifico-tecnologico tipico di quel tempo.

Esaminiamo la rivoluzione industriale e il contesto in cui sorse.

Contesto sociale-economico-culturale

prima:

–  economia e benessere in mano alla classe media degli artigiani che produceva con il proprio lavoro quello che serviva per vivere.

Economia limitata al territorio

Produzione lenta inerente alle capacità dell’artigiano.

Prezzi alti supportati dalla qualità per i lunghi periodi di produzione e per la necessità di dedicarsi singolarmente a un prodotto per volta.

dopo:

– economia e benessere derivato dalla lavorazione industriale, dipendente dalle macchine, che producevano più velocemente e fabbricavano piu’ pezzi per volta, con un conseguente minore prezzo e qualità.

Aumento delle merci e maggiore espansione dei mercati.

Fallimento della classe media artigiana che non era piu’ in grado di competere con i tempi, la quantità,e i prezzi della produzine industriale .

Alla società la classe degli artigiani non serviva più e chi, si irrigidi nel proprio modo di lavorare, venne fatto fallire e fu costretto, per vivere, a confluire nella fascia di una nuova classe sociale: il  proletariato, coloro che venivano costretti a lavorare  come schiavi  ed erano sfruttati da quelle persone che avevano abbracciato e rischiato con il nuovo.

Benessere, ricchezza, potere passarono dagli artigiani agli imprenditori. Chi ebbe paura a rischiare o mancò di adattarsi ai tempi, evitando di prendersi la responsabilità per avventurarsi e creare il nuovo, venne distrutto e costretto a una vita di oppressione sfruttamento e sacriicio.

Nella Rivoluzione industriale si posero le basi per l’esaltazione delle capacità razionali e materiali dell’uomo. Era considerato vero e applicabile tutto quello che era tangibile e verificabile nella realtà concreta, con esaltazione del pensiero razionale e della parte materiale dell’individuo, il denaro accrebbe il suo valore in rapporto al mercato e allo scambio, ma anche nella valutazione delle persone.

La Rivoluzione attuale supera il presupposto di quella industriale e si spinge oltre, verso ciò che trascende la materia e la razionalità e si evolve con l’energia verso lo spirituale, il divino. Comporta la scoperta e l’utilizzo delle capacità e potenzialità divine insite in ogni individuo, esse peretteranno all’uomo di ascendere a una nuova dimensione, facendo un salto quantico e progredendo a tal punto da abbreviare i tempi di attuazione: verranno letteralmente saltate generazioni che nel passato sono state necessarie all’evoluzione.

Il cambiamento con la Rivoluzione industriale fu determinato dall’invenzione della macchina, oggi la radicale trasformazione dipenderà dalla scoperta e dalla consapevolezza dell’energia divina insita in ogni individuo e dalla capacità di riuscire a capire il suo utilizzo. Le frontiere dell’impossibile si amplieranno cosi come vennero superate alla fine del Quattrocento oltrepassando le colonne di Ercole. (Wilma)

 

Segno zodiacale Vergine

Vergine-segno-zodiacale

(23 AGOSTO- 22 SETTEMBE) (NEL 2013 IL SOLE ENTRA NEL SEGNO DELLA VERGINE  DALLE H. 01.04 (ora solare)-02.04 (ora legale) DEL 23 AGOSTO ALLE H. 22.46 (ora solare) DEL 22 SETTEMBRE)
IL SIMBOLO : Assomiglia a una M con un tratto in più, rappresenta gli organi genitali femminili, in contrasto con la rappresentazione del segno zodiacale dello Scorpione che rappresenta quelli maschili. CARATTERISTICHE DEL SEGNO: di terra, femminile, mutevole GOVERNATORE: Mercurio, non quello bambino dei Gemelli, ma un dio che ha trovato la maturità e l’equilibrio
COLORI: blu, grigio argento, beige
NUMERO: 5 – 6
GIORNO: Mercoledì
PIETRA: Giada
METALLO: argento
SALE: solfato di potassio
PIANTE: finocchio che affina la vista e favorisce la digestione PARTI DEL CORPO INTERESSATE: intestino tenue, fegato e in generali organi della digestione.
CICLO VEGETALE: con la Vergine l’estate comincia a cedere. Le messi sono falciate, i frutti quasi tutti raccolti, cadono le prime foglie bruciate dalla siccità, il seme si deposita nel grembo della madre terra. Mercurio ha trovato l’equilibrio tra istinto e ragione, forze benefiche e malefiche, tra maschile e femminile, tra materiale e spirituale. Le forze opposte si uniscono e il dio diventa il simbolo di pace e dell’intesa tra divino e umano. Gran parte del manto verde comincia a tornare alla terra.
TRATTI CARATTERISTICI: Positività: il nativo ha senso pratico, prudenza, sangue freddo, efficienza, interesse per lo studio e l’ analisi, alla vergine non sfugge nulla tanto che riesce a cogliere i minimi dettagli di ciò che esamina. Ha grande memoria e un’intelligenza vivace basata sulla chiarezza, l’ordine mentale, la capacità di concentrazione unitamente a una disarmante modestia.   Ha realismo, sensibilità controllata anche se ha una grande capacità affettiva di amare e di essere amata, è attenta ai bisogni altrui ed è disponibile ad aiutare il prossimo. La vergine conosce i propri meriti, difetti e limiti ma ciò non gli impedisce di impegnarsi per superarli. Paziente, zelante, meticolosa, perfezionista con il senso dell’organizzazione e della disciplina (molti militari appartengono a questo segno). La vergine è servizievole, affidabile, attraente, simpatica e divertente nella conversazione.
Negatività: pignola fino all’esasperazione, riservata, fredda, nervosa, impressionabile. Si preoccupa per tutto, compresa la propria salute  e si stressa facilmente, tende a essere pessimista. E’ testarda e insicura. E’ dura prima di tutto con se stessa e poi con gli altri pretendendo sempre il massimo. Brontolona,  criticona. Si sente un martire delle situazioni. E’ fanatica dell’ordine e della pulizia. Molti vergine sono incapaci di buttare ciò che non serve più perché ritengono che potrebbero utilizzarlo in futuro per cui  ordinano e immagazzinano.
IN GENERALE: la vergine ha successo in tutto ciò che richiede esattezza e metodo e persegue i propri obiettivi con costanza e sacrificio. In amore è romantica e affettuosa, ma anche capricciosa e ingannatrice. Amante della famiglia non disdegna i flirts purchè non distruggano il focolare domestico.
PERSONAGGI CELEBRI: Johann Wolfgang Goethe, Elisabetta I, Leone Tolstoj. Agata Christie, Cesare Pavese, Vittorio Gasmann, Stephen King.