L’albicocco è una pianta che appartiene alla famiglia delle Rosacee. Originaria della Cina, si diffuse in seguito in Armenia, dove gli antichi romani la conobbero e la introdussero in Italia con il nome di “Armeniacum” che vuol dire “mela armena”
E’ un albero caduco che dona i suoi frutti in estate, indicativamente da maggio a luglio. Le albicocche migliori sono quelle che hanno la buccia di un bel colore giallo-arancio carico.
Ricca di vitamine in particolare A, B, C e di Sali minerali e oligoelementi essenziali tra cui: il potassio, il ferro, il fosforo, il cobalto, il manganese favorisce la longevità e la vitalità.
Ha azione:
– sull’apparato immunitario potenziandolo
– Sul sistema nervoso , sul quale svolge un’azione riequilibrante, è indicata per anziani e bambini particolarmente ansiosi e depressi
– Sull’apparato cardiocircolatorio aiutando a ridurre la formazione del colesterolo e delle placche sclerotiche, contribuisce a prevenire infarto e ictus. La presenza di ferro rende il frutto particolarmente adatto nella cura delle anemie
– Sull’apparato muscolo-scheletrico e sulle ghiandole sessuali dei quali migliora il funzionamento, previene la formazione dei crampi.
– Sul metabolismo esercitando una lieve azione antidiabetica derivata dal contenuto in manganese
– Sulla vista, sulla pelle, sulla laringe combattendo l’afonia o mancanza di voce e nel prevenire i danni derivati da una eccessiva esposizione al sole per la presenza di provitamina A o betacarotene , il contenuto di quest’ultimo rende il frutto un potente antiossidante, contro i radicali liberi, un ottimo ausilio contro l’invecchiamento e infine un antitumorale.
– Sull’intestino è efficace contro la stipsi,particolarmente lassative sono soprattutto le albicocche secche , salvo non vi sia uno squilibrio epatico.
L’albicocca invece è controindicata per:
– tutti coloro che soffrono di squilibri al metabolismo degli zuccheri,
– Persone che necessitano di un maggiore apporto di calcio, come per es. Le donne in menopausa, infatti l’albicocca contiene ossalati, sostanze che limitano l’assorbimento del calcio
– Individui che presentano una funzionaltà epatica compromessa
ENERGETICAMENTE l’albicocca è sacra a Venere , le sue vibrazioni energetiche donano pace e amore. Si tramanda che mangiare le albicocche migliora il carattere. Il succo viene usato per preparare incantesimi d’amore e per tenere vivo il sentimento. Mettere fiori, foglie o anche solo i noccioli in sacchetti da tenere in tasca si dice che attiri l’amore. (Wilma)
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Aesculus Hippocastanum
Chiamato anche Castagno d’India, castagno matto, Marrone d’Italia,
Il nome hippocastano, cioè castagno dei cavalli, deriva dal fatto che i suoi frutti venivano in passato utilizzati per i cavalli.
Originario dell’Asia orientale , dal 1500 si diffuse in Europa e successivamente nel nord America.
E’ un albero imponente, pieno di fronde che può arrivare fino ai 30 metri di altezza e il suo tronco raggiungere il diametro di 5/8 metri , può vivere anche fino a 300 anni. Il tronco è diritto, le foglie sono palmate e ricordano la forma di una mano con le dita aperte. Cadono durante la stagione fredda. I fiori, sbocciano a maggio , sono bianchi con macchie rosse e gialle e sono riuniti in pannocchie- I frutti sono spinosi e all’interno contengono da uno a tre semi simili alle castagne vere e proprie ma, a differenza di queste ultime, non vanno ingeriti perchè contengono sostanze velenose.
Fin dall’antichità fu usato nella medicina naturale per i suoi preziosi principi.
Si utilizzano la corteccia, le gemme e i rami giovani, i semi freschi . Si presta alle più svariate preparazioni per uso interno ed esterno : decotto, tintura madre, Macerato glicerico , estratto secco, infuso, vino medicinale ecc… Viene utilizzato per creme e nel passato i semi venivano triturati e usati per lavare i capelli per l’alto contenuto in saponisidi, circa il 10% della pianta.
I principi attivi contenuti sono:
– Saponosidi tra cui l’Escina
– Triterpeni
– Flavonoidi
– Protoantocianidine
– Tannini
– Cumarine
Agisce in modo particolare sui disturbi venosi con spiccato trofismo verso il plesso emorroidale , riducendo velocemente i malesseri di questa zona. Svolge, infatti, un’efficace azione vasocostrittrice, antiemorragica, vasoprotettice e tonica delle vene, restringendo il lume dei vasi, normalizzandone la permeabilità e disinfiammando le pareti alterate e irritate .La sua azione astringente e antiedemigena agisce sulle estremità gonfie, fluidificando il sangue e permettendo una migliore circolazione e un rapido assorbimento di edemi e gonfiori. E’ un ottimo spasmolitico: contribusce a sedare gli spasmi dolorosi, antinfiammatorio , antipiretico e tonico dell’organismo in generale –
Per queste sue caratteristiche trova impiego :
– Principalmente nelle affezioni venose con senso di pesantezza aggravato dal calore, riduce la stasi e facilita il ritorno venoso, indicato nelle emorroidi, nelle flebiti, nelle ulcere varicose , nelle varici, nel varicocele, nella fragilità capillare
– Trova anche indicazione nel trattamento dei:
– crampi muscolari soprattutto ai polpacci
– caviglie gonfie
– indolenzimento e pesantezza delle gambe
– contusioni
– pruriti
– cellulite
– geloni
– nella sindrome influenzale come antipiretico e per attenuare i sintomi dolorosi.
Può essere associato ad altre piante con le quali lavora in sinergia come:
– centella asiatica
– rusco
– amamelide
– vite rossa
– Mirtillo nero
– Edera.
Precauzioni e controindicazioni:
– Per via interna va assunto a stomaco pieno perchè può irritare la mucosa gastrica
– cautela con gastriti e ulcere gastro-duodenali
– Va limitata ed eventualmente evitata l’esposizione al sole in quanto potrebbero insorgere reazioni allergiche, essendo l’ippocastano una pianta fotosensibilizzante per la presenza delle cumarine
– Particolari precauzioni e assunto solo con il parere medico in presenza di farmaci e specialmente di anticoagulanti, perchè potrebbe verificarsi interazione e sovradosaggio
– Gravidanza
– Prima infanzia (Wilma)
– Nb le informazioni sono a carattere generale, per malesseri, malattie e patologie in genere si consiglia di rivolgersi a un medico o a un esperto
LUNA IN TRANSITO NEL SEGNO ZODIACALE DELL’ACQUARIO
L’aria è leggera e luminosa.
E’ consigliabile aprire le finestre per arieggiare i locali e togliere l’umidità, asciugare il bucato.
Sono i giorni in cui è più facile avere idee e intuizioni, si diventa insofferenti ai vincoli di qualsiasi tipo e alla mancanza di libertà.
Le parti del corpo maggiormente influenzate dalla luna in transito in questo segno zodiacale sono i polpacci, le caviglie, l’articolazione tibio-tarsale, la circolazione del sangue in particolare quella venosa. E’ possibile che in questi giorni si soffra di malesseri alle parte inferiore delle gambe, di ritenzione idrica e gonfiori alle caviglie , di recidive alle vene varicose , che insorgano flebiti, per prevenirli sarebbe opportuno non rimanere troppo in piedi, non portare scarpe con tacchi troppo alti, fare passeggiate e, se possibile, camminare nell’acqua o in riva al mare. Utile pure è sdraiarsi tenendo un cuscino sotto le gambe per favorire il ritorno venoso, fare massaggi e trattamenti linfo-drenanti, usare creme e gel a base di piante che favoriscano la microcircolazione come, per esempio: la centella asiatica, il rusco, la vite rossa, l’ippocastano ecc…L’insorgenza di eventuali crampi può essere contrastata da una dieta ricca di alimenti contenenti potassio e magnesio .Sono sconsigliati gli interventi chirurgici effettuati in questi giorni, nelle suddette parti del corpo
Non sono molto favoriti i lavori nei campi, nei giardini e negli orti salvo le pratiche riguardanti i fiori ed estirpare le erbe nocive. (Wilma)
URANO IL SIGNORE DELL’ACQUARIO
Fu scoperto nel 1781 da Friedrich Wilhelm Herschel. Con le sue 13 lune impiega 84 anni a fare il giro dello zodiaco, rimane circa 7 anni in ogni singolo segno. E’ un grande pianeta pieno di gas. Ruota su se stesso un modo anomalo e differente dagli altri pianeti che si muovono verticalmenbte sul proprio asse. Urano invece è retrogrado e ruota orizzontalmete sul piano dell’orbita, da ciò ne consegue che il giorno e la notte di Urano durano alternativamente 42 anni. Insieme a Nettuno e a Plutone definisce le caratteristiche di una intera generazione. La sua lentezza nell’attraversare i segni zodiacali non corrisponde alla sua energia; infatti questa è potente, decisa, violenta, improvvisa, esplosiva, con vibrazioni rapide, dinamiche, imprevedibili. Il pianeta ha influssi che determinano veloci e radicali cambiamenti, spesso irreversibili , percezioni superiori improvvise, lampi di genio, idee rivoluzionarie, anticonformiste, originali ed eccentriche. Urano è il ribelle, quello che precorre i tempi, che va oltre i limiti imposti e distrugge vecchi schemi e strutture.
Il nome deriva dal greco e dal latino, in particolare il termine latino “Uro”vuol dire “brucio” e indica il fuoco, il fulmine, l’energia del fuoco primordiale che crea, modifica, distrugge, impone ma che rappresenta anche la limitazione improvvisa e piena di sofferenza.
Nella mitologia Urano era il dio che governava i cieli, l’energia cosmica che muove le masse planetarie intorno al sole . Amava Gea, la madre terra e la loro unione era il connubio tra le forze creative e quelle ricettive. Da lei ebbe molti figli , ma per il timore che questi gli sottraessero il potere li imprigionava nella profondità della Terra. Gea allora si accordò con il figlio Crono (o Saturno) che con una falce castrò il padre e gettò i testicoli in mare da dove, poi, nacque Afrodite.
Simbolicamente tale evento segnò la separazione tra micro e macrocosmo , fra l’uomo e Dio, divise l’Unità dall’Uno.
Nel geroglifico che indica Urano molti vedono la H , lettera iniziale del nome del suo scopritore.
Per altri invece il simbolo è costituito da due semicerchi opposti separati da una croce, il cui braccio perpendicolare cade su un piccolo cerchio
La croce rappresenta il tempo e lo spazio che spezzano un ciclo: i due semicerchi, e ne avviano uno nuovo: il cerchio sotto la croce.
Altri ancora ravvedono nel geroglifico una antenna che simboleggia elettricità, tecnonologia, futuro che arrivano all’improvviso e sono l’immagine del nostro tempo.
Chi ha Urano molto attivo nel proprio tema natale è caratterizzato da dinamismo, iperattività, nervosismo, impulsività. E’ scontento e sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, originale, eccentrico; è un ribelle contrario a ogni schema e limitazione.E’ fortemente intuitivo, aspira all’evoluzione spirituale, è aperto al superamento dei conflitti interiori, pronto a rafforzare il proprio io , ma anche a distruggerlo con improvvisi e violenti conflitti interiori.
Urano potenzia il trionfo della volontà e della creatività ma è anche pronto a esplodere con improvvise e violente manifestazioni emotive:irritazione, collera, ansia, turbamento, angoscia aggressione.
Nel tema natale Urano indica come la persona esprime se stessa e il rapporto con le tradizioni, gli schemi sociali, le leggi, l’ordine stabilito e, a seconda della casa occupata, indica il settore della vita dove più facilmente possono accadere le cose inaspettate
Un altra caratteristica di chi ha un forte influsso di Urano è rappresentata dalla ciciicità settennale degli avvenimenti della sua vita.
Urano influenza con le sue vibrazioni nel corpo umano il sistema nervoso, gli impulsi elettrici che lo attraversano, i crampi, gli spasmi e il battito irregolare del cuore.
Minerali, piante aromi, colori che vibrano all’unisono e interagiscono con l’energia del pianeta influenzano più o meno marcatamente il sistema nervoso, inebriano e favoriscono l’elevazione spirituale
Minerali collegati all’energia uraniana: magnesio, manganese
Pietre sotto gli influssi di Urano: lapislazzuli, zaffiro, acquamarina, azzurrite
Piante che interagiscono con il pianeta: passiflora, valeriana, melissa, tiglio
Colore : Blu
Aromi: Salvia, incenso, mirra: (Wilma)