EQUINOZIO DI AUTUNNO

Nel 2024 cade il 22 settembre, alle ore italiane 14,43. Questa data indica anche il passaggio del Sole dal segno zodiacale della Vergine al segno della Bilancia.
La parola deriva dal latino “Aequinoctium” che significa “notte uguale” ; con questo termine si indicano i due periodi dell’anno: in primavera e in autunno, nei quali la durata del giorno dovrebbe essere uguale a quella della notte, anche se cosi non è proprio esattamente, in quanto la rifrazione atmosferica rende il giorno un po’ più lungo della notte, nell’emisfero boreale e in quello australe. E’ l’unico momento dell’anno in cui il Sole sorge esattamente a est e tramonta ad ovest.
Al polo Nord il sole si abbassa sotto la linea dell’orizzonte e la luce diventa crepuscolare fino ad annullarsi e a lasciare il posto all’oscurità. Al Polo Sud il sole sale sopra l’orizzonte, alba del giorno che inizia.
Per tradizione è l’inizio dell’autunno anche se meteorologicamente, per la nostra latitudine, l’inizio è il primo settembre e dura fino al 30 novembre, anziche fino al solstizio d’inverno come prevede la tradizione.
Questo giorno veniva anche chiamato Alban , Luce dell’Acqua, presso i Druidi e Harvest, in Inghilterra

Dal punto di vista magico-simbolico fin dall’antichità le popolazioni hanno considerato questa ricorrenza come il momento in cui le forze della luce e delle tenebre sono in equilibrio, il tempo nel quale si ha il passaggio tra cio’ che è visibile a quello che non si vede, la natura dopo aver dato i suoi frutti si ritira all’interno della Madre Terra.
Nelle varie tradizioni, attraverso i tempi sono sorti rituali, miti e leggende circondati da mistero, per celebrare e ricordare questa ricorrenza. Molti in questa occasione si recano alle rovine di Stonehenge dove mistero, magia, cultura e tradizione antica si fondono. Oppure in Perù a Machu Picchu, dove c’è una pietra particolare la cui parte superiore assomiglia a un palo inclinato, che proietta l’ombra del Sole. Durante l’equinozio l’inclinazione della pietra combacia perfettamente con l’inclinazione dei raggi del sole e così la pietra non proietta nessuna ombra. (per ulteriori approfondimenti sulle indicazioni degli equinozi e dei solstizi sulle costruzioni a Machu Picchu http://www.civiltaeterne.it/2016/12/02/orientamento-astronomico-di-machu-picchu/)
Secondo la tradizione Inca in quel momento il dio Sole è per un attimo come “legato” alla roccia. Ecco perché questa pietra si chiama Intihuatana, cioè “luogo che lega il Sole”.
L’autunno rappresenta il sacrificio della vita che soccombe alla morte e ritorna alla terra che la nasconde. Tra le leggende che incarnano questa simbologia le due piu’ note sono:
Quella classica di Cerere, dea latina delle messi (o Demetra nella cultura greca) e della figlia Proserpina (o Persefone) costretta a tornare in autunno sotto terra dallo sposo Plutone (o Ade), dio degli Inferi .
Quella britannico-celtica di Mabon, dio della vegetazione e dei raccolti, rapito 3 giorni dopo la nascita, portato nel regno dei morti e liberato successivamente da Culhwuc cugino di re Artu’-
In entrambi i casi il sacrifico della dea (o del dio) imprigionati sottoterra impedisce alle piante e alla natura di prosperare sulla terra.
Presso i Celti si festeggiava l’oscurità e si separavano gli innamorati e le madri dalle figlie. Nel Galles i festeggiamenti culminano con un rogo dove viene bruciato un uomo di paglia, simbolo del dio del raccolto e della vegetazione.
Nei paesi anglosassoni si celebra “Harvest Festival” o festa del raccolto, con la quale un tempo si ringraziavano gli dei per i raccolti ottenuti durante l’estate. Nei festeggiamenti vengono confezionate della Bambole di grano con le ultime spighe raccolte e legate con del filo rosso. Esse vengono poi interrate nei campi a scopo propiziatorio. Questa bambola veniva anche chiamata “La ragazza dell’Edera” perché l’edera rimane verde tutto l’anno , è radicata alla terra e si arrampica verso l’alto, è simbolo di forza, di tenacia e di resistenza
In Giappone è una delle feste nazionali. Fa parte dei 24 Setsubun, i giorni di transizione più importanti dell’anno, che segnano il passaggio da un periodo all’altro. La festa viene chiamata Shuubun No Hi o Higan no Chu-Nichi. In questa giornata si va ad osservare la pioggia delle foglie d’acero, albero sacro del Giappone, così come con l’arrivo della primavera si ammira la fioritura dei ciliegi.
Presso le streghe, intese nel senso benevolo del termine: donne che conoscevano i segreti della natura, e vivevano in equilibrio con la sua energia, a differenza di come ce le ha mostrate per secoli la Chiesa e l’Inquisizione, poiche in contrasto con i principi religiosi, oltre ai rituali di raccolta delle erbe,si facevano quelli di accensione per tutta la casa di candele, preferibilmente marroni, arancioni e rosse, affinché le anime dei loro defunti trovassero la strada per ricongiungersi ai propri cari rimasti sulla Terra. l’Equinozio di autunno viene anche celebrato con il Sabbat dell’oscurità uno degli 8 sabbat dell’anno, con il quale il cerchio della ruota si chiude e l’anno giunge al termine.
I festeggiamenti durano 3 giorni

Anticamente l’equinozio veniva celebrato da molte popolazioni andando in luoghi naturali e selvaggi come: foreste, boschi, brughiere ecc.., per raccogliere piante che venivano poi utilizzate per allontanare gli spiriti malvagi dalle case e per compiere riti magici, con lo stesso scopo; si raccoglievano anche i frutti della terra dei quali ci si cibava. I cibi legati all’equinozio sono:
• – il Melograno che si trova anche nel mito di Demetra e Persefone. Demetra fece di tutto per salvare Persefone da una vita nell’Ombra, ma non vi riuscì perché, secondo la tradizione questa mangiò alcuni chicchi di melograno che le vennero offerti, legandosi per sempre al regno dei morti.
La Mora – E’ uno dei frutti della fine dell’estate e, sempre secondo la leggenda, non andrebbe mangiato una volta terminato settembre, perché verrebbe contaminato da forze oscure
• Per la tradizione Wicca tutti i piatti a base di zucche e zucchine al forno, fagioli e pane di grano.
• In molti riti spesso si fanno banchetti dove si trova la frutta di stagione come: l’uva rossa, le mele rosse, le mele cotogne il cui valore simbolico ha il compito di rafforzare il senso di appartenenza alla madre terra e il legame di fratellanza e di amore tra i partecipanti.
Con l’equinozio il Sole passa nel segno zodiacale della Bilancia che rappresenta l’equilibrio, tra il giorno e la notte, tra la luce e l’oscurità. I segni zodiacali legati all’autunno sono la bilancia, lo scorpione e il sagittario e rappresentano la morte con la dissoluzione della materia per sublimarsi elevarsi e ricominciare un nuovo ciclo.
Le stelle che sono legate all’equinozio di autunno sono Antares il cuore della costellazione dello Scorpione e Altair della costellazione dell’Aquila che sorge insieme allo Scorpione e ne è simbolicamente collegata. Il nome Altair viene dall’arabo “Al Nesr Al Tair” che vuol dire aquila volante.
Nella simbologia che accomuna lo Scorpione all’Aquila vi è il dualismo esistenziale attraverso il quale lo Scorpione, la parte densa e oscura della materia, si decompone e si trasmuta nell’aquila simbolo della parte luminosa che vola verso il cielo, superando la materia per elevarsi. L‘aquila, dal canto suo, si lega al Sagittario, simbolo dell’elevazione spirituale. Rappresenta l’anima che si innalza e arriva a compimento attraverso la luce, è inoltre in rapporto con il Capricorno che, come lei, mira a raggiungere alte vette, si collega all’Aquario perché, dalla vetta che ha raggiunto, è intenta a spiegare le ali verso la coppa dell’Aquario che gli tende l’uomo con la brocca, evocando simbolicamente resurrezione e immortalità
Le pietre e i cristalli che interagiscono energeticamente con l’Equinozio di Autunno sono: –
l’onice sacra a Marte e a Saturno. Anticamente si riteneva che imprigionasse un demone che portava discordia e di notte terrorizzava i dormienti originando incubi. Questa credenza è stata superata dall’utilizzo dell’onice in modo positivo. E’ una pietra protettiva, capace di allontanare gli spiriti malvagi, l’oscurità delle tenebre, il “malocchio” e rispedirlo al mittente. E’ in grado di interagire con la persona che la indossa per combattere la malinconia.
il granato è una pietra protettiva che secondo la tradizione emette delle vibrazioni positive che formano intorno a se’ e a chi lo indossa uno scudo che respinge demoni, fantasmi e negatività. Allontana la paura. E’ una pietra sacra a Marte, signore dello Scorpione e la sua energia dona forza, coraggio, vigore, resistenza e aiuta a superare se’ stessi quando si vuole raggiungere una meta.  E’ anche una pietra legata al segno zodiacale del Sagittario  in quanto favorisce l’elevazione e la crescita personale.
il quarzo citrino è sacro al Sole e alla Luna. Le sue vibrazioni energetiche proteggono dal male e dalla negatività, stimolano la vitalità, sono curative, amplificano lo spirito e il pensiero elevandoli alle più alte frequenze.
Perché l’equinozio d’autunno non cade il 21? Cosa fa cambiare la data di solstizio ed equinozio?
La data dell’equinozio d’autunno, così come dell’equinozio di primavera e dei solstizi, non è una data prestabilita, ma cambia a seconda dell’inclinazione dell’asse terrestre e allo “spostamento” sul calendario causato dall’introduzione degli anni bisestili.
A dire il vero, l’equinozio di settembre non cadrà il 21 per almeno i prossimi 70 anni. Incredibile pensarci, ma la prossima volta che succederà sarà il 21 settembre sarà nel 2092, alle 23.41 UTC (in Italia quindi cadrà comunque il 22 settembre). Fino ad allora l’equinozio cadrà tra il 22 o il 23 settembre.
Ma cosa determina questo “spostamento” di date? Poiché l’inclinazione dell’asse terrestre non è costante, ma varia ciclicamente tra circa 22,5° e 24,5° con un periodo di 41.000 anni, anche le date di inizio delle stagioni astronomiche cambiano di anno in anno. Inoltre il tempo con cui la Terra compie una intera orbita intorno al Sole è di 365 giorni e 6 ore circa. Le sei ore in più vengono recuperate ogni 4 anni con l’introduzione dell’anno bisestile che fa slittare, quindi, la data del solstizio sul nostro calendario.
(Wilma)

Bibliografia:
– https://www.donnamoderna.com/benessere-mente/equinozio-autunno-data-italia-quando-inizia-autunno

– https://www.extrabanca.com/extrapeople/eventiecuriosita/equinozio-dautunno/
– https://www.orsomarsoblues.it/2017/09/equinozio-dautunno-miti-leggende-celebrazioni-curiosita/
– https://www.sentierodelletenebreblog.com/post/mabon-equinozio-d-autunno-e-sabbat-dell-oscurit%C3%A0
– http://www.civiltaeterne.it/2016/12/02/orientamento-astronomico-di-machu-picchu/

– https://www.iconaclima.it/meteo/notizie-italia/autunno-2022-inizio-equinozio-settembre/

– SOLSTIZIO D’ESTATE –
Anche detto “Notte di mezza estate”. Il termine solstizio deriva dal latino “Solis statio” e vuol dire fermata del sole. È associato al mistero, alla magia, al simbolismo e legato a storie e leggende, Celebrato fin dall’antichità da tutti i popoli della terra.
È il giorno più lungo dell’anno, nel quale l’astro raggiunge la massima distanza dall’Equatore e la luce trionfa sulle tenebre, ma già si preannuncia l’avvento dell’oscurità. Il sole, simbolo della vita e della positività, associato alle divinità positive, ha raggiunto il suo culmine e si prepara a calare.Il fuoco solare e la sua luce si contrappongono all’oscurità, regno degli spiriti malvagi. È giunta l’ora per l’individuo di far tramontare il proprio ego liberare le forze oscure nascoste dentro di se, di purificarsi e di prepararsi alla diminuzione del potere dell’energia solare per scrutare dentro se stesso alla ricerca della propria vera essenza . La natura è in pieno rigoglio e si appresta a dare i suoi frutti, è il momento di celebrare la fertilità della terra. Forse il luogo che più è legato alla festa è il tempio dei Druidi di Stonehenge in Gran Bretagna. Numerosi sono i rituali e le usanze che celebrano in tutte le parti del mondo questo giorno. Si canta, si danza, si balla, si medita, all’aperto e alla luce del fuoco dei falò per tutta la notte. Molti sono gli altari innalzati per le celebrazioni ornati di fiori tra i quali prevalgono quelli del colore giallo, la tinta tipica dell’estate. L’erba per eccellenza che si associa a questa festa è l’iperico o erba di san Giovanni. Secondo la tradizione questa pianta che racchiude in se le energie solari, vitali, protettive e risanatrici si raccoglie in occasione del solstizio d’estate per allontanare i demoni e gli spiriti dell’oscurità.
L’iperico ha vibrazioni energetiche che interagiscono con tutto l’organismo a livello fisico-mentale-spirituale, attiva le forze materiali e spirituali che portano alla guarigione fisica e, a livello interiore profondo, sostengono e infondono coraggio all’individuo per affrontare con audacia le lotte quotidiane. Cura e lenisce il dolore delle ferite e rigenera i tessuti, sia in senso fisico, che psichico –emozionale. (unica avvertenza essendo una pianta fotosensibile se si usa sulla pelle o si assume evitare di esporsi al sole, interferisce anche con alcuni medicinali di sintesi per cui consultare sempre un medico o un esperto se si intende assumerla)
Insieme all’iperico anche la lavanda, la camomilla e la Verbena sono associate alla festa e tradizionalmente vengono messe in sacchetti di stoffa dentro ai quali vanno chiusi idealmente pensieri negativi,dolori, problemi, preoccupazioni per allontanarli da se stessi.
L’animale che tradizionalmente simboleggia l’estate è il topo. (Wilma)

SOLSTIZIO D’INVERNO

Solstizio deriva da un termine latino composto da sol e sistere e significa “il fermarsi del sole”.
E’ il momento nel quale il sole raggiunge il punto massimo dell’eclittica , Il solstizio di dicembre segna l’inizio dell’inverno nell’emisfero nord, mentre nell’emisfero sud l’inizio dell’estate.
Nell’emisfero boreale segna il passaggio dalle tenebre alla luce, infatti da questo giorno le giornate si allungano, maggiore è la distanza dal nord e piu’ lunga è l’illuminazione. Per esempio, a Palermo il sole si alza alle 07,17 e tramonta alle 16,48, mentre a Bolzano si alza alle 07,53 e tramonta alle 16,28, come si vede c’è quasi un’ora di piu’ di luce a Palermo rispetto a Bolzano, città piu’ a nord di Palermo.
Questa data segna anche l’inizio del risveglio della natura e simbolicamente il risveglio interiore dell’uomo.
Fin dall’antichità, già in epoca preistorica gli uomini hanno attribuito al solstizio d’inverno un valore simbolico e hanno celebrato riti e feste per questa ricorrenza : ne sono un esempio le costruzioni di Stonehenge in Gran Bretagna, le incisioni rupestri in Val Canonica.
Per i popoli pagani era il “Sol invictus “;”i Saturnalia” nell’antica Roma (dal 17 al 23); il Natale per il cristianesimo, residui del quale resistono ancora oggi; Yule per i Celti e nel neopaganesimo.
I varchi tra le due dimensioni che sono legati ai due solstizi presso i pagani erano sorvegliati da Giano Bifronte, con l’avvento del cristianesimo la divinità pagana è stata sotituita da due Giovanni: Giovanni Battista quello del solstizio estivo e Giovanni Evangelista quello invernale.
La pianta che simbolicamente rappresenta il solstizio invernale è il vischio (Wilma)