ELEZIONE DI LEONE XIV

Ho voluto scrivere questo articolo ad intuito prima di essere condizionata da tutto quello che si riferisce all’elezione e alla figura del Papa.
Questa elezione mi ha sorpresa. E’ arrivata talmente velocemente, in un periodo in cui sono impegnata a fare altro, tuttavia, incuriosita, ho voluto dare uno sguardo di insieme e mi sono accorta che il mio intuito va oltre la razionalità e diversi preconcetti che condizionano la mia mente e, probabilmente, anche quella di molti altri .
Ho notato subito che appaiono tante coincidenze e penso che non siano a caso. Il caso per me è energia dinamica in azione per manifestare qualcosa. Mi sono quindi concentrata sulle impressioni che sono derivate dall’evento. Sicuramente dietro l’elezione papale vi sono accordi, giochi di potere e altro, ma sono rimasta colpita dalla prima apparizione. Vedere quel volto, affacciato alla finestra sulla piazza di San Pietro, ha toccato il mio cuore trasmettendomi le emozioni che quell’uomo, giunto al soglio pontificio, stava provando, solo la naturale spontaneità, senza secondi fini, può mostrare sensazioni cosi intense e chiare , fuori da ogni condizionamento.
Ho voluto approfondire esaminando la numerologia a lui collegata, la data di elezione, la data di nascita, i numeri che si ripetevano e che si collegavano tra di loro, nonostante una apparente causalità. Ho esaminato il nome che ha scelto, ho visionato lo stemma, e anche se la mia razionalità si ribella, il mio intuito ha costruito una immagine diversa da quello che mi sarei aspettata.
Ho scorto un grande e radicale cambiamento in attuazione attraverso di lui, come se uno dei suoi compiti fosse quello di azzerare un Karma che ha radici nel passato e che vede l’eccessiva importanza dei sensi e della materialità a sfavore di innalzamento ed elevazione. Ho scorto una ricerca di equilibrio tra l’autorità spirituale e quella temporale. Ci sono alcuni punti su cui l’attenzione si focalizza: il culto mariano, l’amore, la compassione, il rinnovarsi di un ciclo continuo eterno di distruzione, vita, morte, rinascita per cercare una maggiore interazione tra i singoli per innalzarsi verso la luce e completarsi nel divino. Forse sbaglierò e la razionalità me lo sta sottolineando, ma percepisco un cambiamento attraverso il quale l’umanità riscoprirà nuovi valori e ideologie basate sull’amore, la compassione e una maggiore spiritualità. (Vilma)

Pinocchio -Il paese dei balocchi – continua

Una allegoria della società dell’Ottocento, periodo in cui ha vissuto l’autore Carlo Collodi, quanto mai attuale.
– Pinocchio, il protagonista: simbolicamente l’umanità, viene attirato da luogo di divertimento, senza regole, in cui è permesso tutto.
– Spensierato si gode un posto che è appositamente magico, ma che in realtà nasconde un grande inganno di benessere, e trasforma il malcapitato in un asino.
– Un uomo malvagio che attira falsamente i bambini e vende gli asini, per essere schiavizzati, al fine di arricchirsi a danno di coloro che, per un effimero piacere, gli hanno affidato la propria esistenza e delegata la propria vita, evitando di affrontarla.
– La cattiveria e l’indifferenza delle persone, che permette che i più deboli, vengono sfruttati da esseri perfidi, che manipolano, ingannano i più sprovveduti.
– La complicità delle autorità al potere: come giudici e gendarmi che, invece di tutelare gli onesti e gli innocenti, li puniscono.
Pinocchio alla fine riesce a uscire dalla schiavitù, dalla sofferenza e dalle vicissitudini, acquisendo la consapevolezza di sé stesso e la responsabilità della propria vita.
Simbolicamente il nome Pinocchio si riferisce alla ghiandola pineale, attraverso la quale dal materialismo dell’esistenza si sale verso l’essenza, lo spirito, che anima la persona.
Crescita ed evoluzione fanno uscire dai meandri della malvagità, della sofferenza, dello sfruttamento operato dai potenti e dovuto all’incapacità delle persone di assumersi la responsabilità della propria vita e di smettere di permettere di essere sfruttati.

OGGI

La favola continua:
– Il paese dei balocchi: la società attuale piena di svaghi, inganni, distorsioni della realtà
– Il cocchiere del carro: pochi malvagi al potere
– Il divertimento e il piacere effimero: creato appositamente da alcuni perversi malviventi, basato su una visione distorta e offuscata dalla ingannevole credenza di occuparsi e perseguire il bene degli individui
– Gli Asini: la caduta dell’umanità, talmente in basso da avere difficoltà a risalire la china, anche perché’ dormiente, frastornata, abulica e sottomessa
– L’indifferenza della gente: incapace di prendersi responsabilità e di agire a proprio vantaggio. Nell’ottica: meglio lenire con pillole, e anestetici la sofferenza che affrontare la causa ed eliminarla
– La complicità delle autorità, gendarmi e giudici, nel favorire i delinquenti e punire gli innocenti, invece di tutelarli
– Il processo irreversibile di trasformazione da bambino ad asino: situazione che va affrontata per tempo prima che si completi.
LA RISOLUZIONE STA NELLA SAGGEZZA DEL GRILLO PARLANTE, E DELLA FATA TURCHINA, due figure simboliche, rispettivamente la propria coscienza, e l’illuminazione che risveglia il burattino, che aiutano Pinocchio, l’umanità, a PRENDERE CONSAPEVOLEZZA di quello che sta vivendo, ad ASSUMERSI LE PROPRIE RESPONSABILITA’ ad AGIRE VELOCEMENTE CON IMPEGNO E DETERMINAZIONE PER CAMBIARE LA PROPRIA ESISTENZA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. (Vilma)
Per approfondimenti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Le_avventure_di_Pinocchio._Storia_di_un_burattino#Valore_pedagogico_del_romanzo
https://it.wikipedia.org/wiki/Paese_dei_balocchi
https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Collodi