Chiamato anche Castagno d’India, castagno matto, Marrone d’Italia,
Il nome hippocastano, cioè castagno dei cavalli, deriva dal fatto che i suoi frutti venivano in passato utilizzati per i cavalli.
Originario dell’Asia orientale , dal 1500 si diffuse in Europa e successivamente nel nord America.
E’ un albero imponente, pieno di fronde che può arrivare fino ai 30 metri di altezza e il suo tronco raggiungere il diametro di 5/8 metri , può vivere anche fino a 300 anni. Il tronco è diritto, le foglie sono palmate e ricordano la forma di una mano con le dita aperte. Cadono durante la stagione fredda. I fiori, sbocciano a maggio , sono bianchi con macchie rosse e gialle e sono riuniti in pannocchie- I frutti sono spinosi e all’interno contengono da uno a tre semi simili alle castagne vere e proprie ma, a differenza di queste ultime, non vanno ingeriti perchè contengono sostanze velenose.
Fin dall’antichità fu usato nella medicina naturale per i suoi preziosi principi.
Si utilizzano la corteccia, le gemme e i rami giovani, i semi freschi . Si presta alle più svariate preparazioni per uso interno ed esterno : decotto, tintura madre, Macerato glicerico , estratto secco, infuso, vino medicinale ecc… Viene utilizzato per creme e nel passato i semi venivano triturati e usati per lavare i capelli per l’alto contenuto in saponisidi, circa il 10% della pianta.
I principi attivi contenuti sono:
– Saponosidi tra cui l’Escina
– Triterpeni
– Flavonoidi
– Protoantocianidine
– Tannini
– Cumarine
Agisce in modo particolare sui disturbi venosi con spiccato trofismo verso il plesso emorroidale , riducendo velocemente i malesseri di questa zona. Svolge, infatti, un’efficace azione vasocostrittrice, antiemorragica, vasoprotettice e tonica delle vene, restringendo il lume dei vasi, normalizzandone la permeabilità e disinfiammando le pareti alterate e irritate .La sua azione astringente e antiedemigena agisce sulle estremità gonfie, fluidificando il sangue e permettendo una migliore circolazione e un rapido assorbimento di edemi e gonfiori. E’ un ottimo spasmolitico: contribusce a sedare gli spasmi dolorosi, antinfiammatorio , antipiretico e tonico dell’organismo in generale –
Per queste sue caratteristiche trova impiego :
– Principalmente nelle affezioni venose con senso di pesantezza aggravato dal calore, riduce la stasi e facilita il ritorno venoso, indicato nelle emorroidi, nelle flebiti, nelle ulcere varicose , nelle varici, nel varicocele, nella fragilità capillare
– Trova anche indicazione nel trattamento dei:
– crampi muscolari soprattutto ai polpacci
– caviglie gonfie
– indolenzimento e pesantezza delle gambe
– contusioni
– pruriti
– cellulite
– geloni
– nella sindrome influenzale come antipiretico e per attenuare i sintomi dolorosi.
Può essere associato ad altre piante con le quali lavora in sinergia come:
– centella asiatica
– rusco
– amamelide
– vite rossa
– Mirtillo nero
– Edera.
Precauzioni e controindicazioni:
– Per via interna va assunto a stomaco pieno perchè può irritare la mucosa gastrica
– cautela con gastriti e ulcere gastro-duodenali
– Va limitata ed eventualmente evitata l’esposizione al sole in quanto potrebbero insorgere reazioni allergiche, essendo l’ippocastano una pianta fotosensibilizzante per la presenza delle cumarine
– Particolari precauzioni e assunto solo con il parere medico in presenza di farmaci e specialmente di anticoagulanti, perchè potrebbe verificarsi interazione e sovradosaggio
– Gravidanza
– Prima infanzia (Wilma)
– Nb le informazioni sono a carattere generale, per malesseri, malattie e patologie in genere si consiglia di rivolgersi a un medico o a un esperto
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LUNA IN TRANSITO NEL SEGNO ZODIACALE DELL’ACQUARIO
L’aria è leggera e luminosa.
E’ consigliabile aprire le finestre per arieggiare i locali e togliere l’umidità, asciugare il bucato.
Sono i giorni in cui è più facile avere idee e intuizioni, si diventa insofferenti ai vincoli di qualsiasi tipo e alla mancanza di libertà.
Le parti del corpo maggiormente influenzate dalla luna in transito in questo segno zodiacale sono i polpacci, le caviglie, l’articolazione tibio-tarsale, la circolazione del sangue in particolare quella venosa. E’ possibile che in questi giorni si soffra di malesseri alle parte inferiore delle gambe, di ritenzione idrica e gonfiori alle caviglie , di recidive alle vene varicose , che insorgano flebiti, per prevenirli sarebbe opportuno non rimanere troppo in piedi, non portare scarpe con tacchi troppo alti, fare passeggiate e, se possibile, camminare nell’acqua o in riva al mare. Utile pure è sdraiarsi tenendo un cuscino sotto le gambe per favorire il ritorno venoso, fare massaggi e trattamenti linfo-drenanti, usare creme e gel a base di piante che favoriscano la microcircolazione come, per esempio: la centella asiatica, il rusco, la vite rossa, l’ippocastano ecc…L’insorgenza di eventuali crampi può essere contrastata da una dieta ricca di alimenti contenenti potassio e magnesio .Sono sconsigliati gli interventi chirurgici effettuati in questi giorni, nelle suddette parti del corpo
Non sono molto favoriti i lavori nei campi, nei giardini e negli orti salvo le pratiche riguardanti i fiori ed estirpare le erbe nocive. (Wilma)