Il termine presepe deriva dal latino praesaepe , dove prae vuol dire innanzi e saepes recinto, per indicare la mangiatoia, un luogo posto davanti al recinto, oppure potrebbe derivare dal verbo praesepire che significa recingere.
Secondo la tradizione l’origine del presepe in Italia si fa risalire a S. Francesco che, nel 1223, a Greccio realizzò la prima rappresentazione vivente della natività. Un altro presepe tradizionale italiano famoso è quello Napoletano che si sviluppò a Napoli tra la fine del 600 e il 700. Nella città partenopea, crogiolo di culture la natività si fonda con le culture mediterranee e con i vari culti ad esse collegate riguardanti il 25 dicembre. Sempre nel ‘700 si affiancano a quello napoletano anche il presepe genovese e quello bolognese,
Il presepe va interpretato come un simbolo rappresentativo della società e dell’individuo, infatti sia le persone che il sociale si rispecchia nelle figure e nell’ambientazione. Ad una lettura psicologica il presepe attraverso lo studio sulle scelte di ambientazione e dei personaggi racconta chi siamo e come è articolata la coscienza collettiva e individuale.
Ogni personaggio nel presepe ha un valore simbolico, la Madonna con il manto azzurro simboleggia il cielo mentre S. Giuseppe, più dimesso, l’umiltà. Il Bue e l’asinello a rappresentano gli ebrei e i pagani. I tre Magi i continenti allora conosciuti Europa, Asia , Africa (Wilma)