Quiz, test, questionari e confronti, discussioni, esposizioni. Riflessioni e considerazioni

Quiz, test e questionari vari, attualmente molto adottati nella società, trovo che:
– siano insufficienti a una valutazione integra e completa della persona che vi si sottopone.
– contribuiscano a negare l’individualità di ognuno, rapportando tutti a modelli generali e a un sapere mnemonico privo di ragionamento.
– siano alienanti e irrispettosi dell’unicità di un individuo, della sua creatività e della diversa angolazione della visione che, pur essendo corretta, si distacchi dagli schemi imposti
-si concentrino su automatismi, impersonalità, freddezza che si discostano dal vero modo di essere, mostrando individui e caratteristiche diverse rispetto alla vera essenza del soggetto.
-creano frequentemente, soprattutto se abbinate a un tempo di esecuzione, confusione mentale, stress, che distorcono e fuorviano dalle conoscenze acquisite
Preferisco una discussione, un confronto, una relazione, una esposizione fatta liberamente sull’argomento richiesto.
In questo modo ognuno può esprimere se stesso e le proprie conoscenze attraverso:
– una elaborazione e strutturazione della mente,
-uno sviluppo di un pensiero logico-razionale e creativo che tiene conto dei vari aspetti e delle diverse visioni, ed è in grado di fare collegamenti, dare motivazione e giustificazione di eventuali difformità o diversità rispetto filone principale di conoscenze richieste
– organizzazione, razionalità, lucidità, ordine e chiarificazione mentale
-una manifestazione del proprio lato psicologico-emozionale parte integrante dell’essenza, del modo di essere e di porsi verso se stessi, gli altri e l’ambiente.
In conclusione,
il primo metodo è un modo automatico, stressante, che genera confusione, per valutare quanto una persona è in grado di conformarsi ai modelli generali di conoscenza, a volte addirittura fuorviante, soprattutto quando le crocette vengono messe a caso.
Il secondo metodo invece da’ modo di comprendere la persona che vi si sottopone e soprattutto consente di prendere atto delle sue reali conoscenze, indipendentemente da modelli e schemi. Focalizza l’attenzione sulle capacità creative e le potenzialità, della mente e del pensiero, evidenzia come la parte psico-emozionale -spirituale contribuisca ad influenzare il soggetto, il suo sapere e le sue convinzioni rendendolo unico e originale piuttosto che una brutta copia di modelli e schemi (Vilma)