Il ciliegio: una pianta tutta da utilizzare per il benessere di mente-corpo-spirito.
E’ un albero dei tipico climi temperati.
Originario, probabilmente, dei boschi dell’Asia Minore, si è poi diffuso in tutta l’Europa e in seguito anche in America.
Conosciuto fin dai tempi più antichi, si sono trovati resti presso i popoli dell’Età del Bronzo, anche gli Egizi lo conoscevano e nel IV secolo a. C. iniziò a essere coltivato dai Greci. Un secolo dopo si diffuse anche presso i Romani dove era considerato un frutto di pregio, il latino Plinio il Vecchio ne fa menzione nei suoi libri. I frutti maturano in genere alla fine della primavera, inizio estate, anche se con l’aumentare dell’altitudine la maturazione è più tardiva; sono piccoli, rotondi, di un bel colore rosso più o meno intenso, a seconda della varietà e del grado di maturazione. La polpa dolce e succosa, deve essere soda, la buccia lucida, il picciolo di un bel verde brillante.
Le ciliegie sono costituite da :
- acqua costituisce circa l’86 % della polpa
- zuccheri, il 12% circa, in maggioranza levulosio (che può essere assunto anche dai diabetici)
- carboidrati
- proteine e lipidi in minima quantità
- vitamine tra cui: A,C, B, B2
- sali minerali tra cui: ferro, fosforo, calcio, magnesio
- Oligoelementi come: zinco, rame, cobalto, manganese.
- Acidi organici tra cui l’acido malico
- Flavonoidi, antiossidanti
Svolgono un’azione:
- rimineralizzante
- antianemica
- depurativa
- drenante
- diuretica, ma solo se assunte con il picciolo ricco di potassio
- digestiva
- lassativa
- antiurica
- epatoprotettrice e stimolante del metabolismo del fegato
- tonica sulle pareti dei vasi capillari
- sedativa del sistema nervoso
- anticarie
- antifebbrifuga, ma solo per quanto riguarda la corteccia
- antinfettiva
- antireumatica
- inoltre, da recenti ricerche fatte negli Stati Uniti, sembra che riduca il colesterolo circolante nel sangue.
I frutti sono consigliati per:
- soggetti anziani e convalescenti perché hanno un effetto tonico, rimineralizzante e sedativo del sistema nervoso per risollevare fisico e psiche.
- Bambini e adolescenti per il valore nutritivo dovuto al contenuto in minerali e vitamine utili all’accrescimento, sono depurativi dei rifiuti e delle tossine prodotte dall’organismo, anticarie dentali per i principi contenuti nella buccia e, non meno importante, in grado di attenuare l’ipereccitabilità tipica dell’età.
- Per gli sportivi per l’azione rimineralizzante unita a quella che contrasta la perdita dei sali attraverso i reni e la traspirazione cutanea
- Diabetici in quanto il levulosio, lo zucchero contenuto, unitamente all’acido malico stimola l’attività del fegato a cui segue un maggiore utilizzo di zuccheri che fa diminuire il glucosio contenuto nel sangue.
- Obesi per l’attivazione del metabolismo e il contenuto del frutto in fibre che gonfiandosi all’interno dello stomaco provocano un senso di sazietà
- Anemici perché il ferro presente nei frutti è altamente assimilabile per l’azione sinergica di oligoelementi e catalizzatori.
- Ai gottosi e a tutti coloro che trattengono l’acido urico perché l’assunzione del frutto favorisce l’eliminazione dell’acido urico.
- Per tutti coloro che hanno problemi di stipsi perché viene stimolato il transito intestinale
- Per coloro che soffrono di cistite e di calcoli il decotto di peduncoli come preventivo delle recidive e coadiuvante delle terapie mediche.
E’ controindicato per:
- coloro che hanno patologie gastriche come ulcere duodenali, infiammazioni e malattie del colon a causa dell’azione irritante del ferro sulle mucose gastroenteriche;
- per persone a digiuno e per i bambini sotto i 3 anni si consiglia un uso limitato per l’effeto lassativo troppo energico.
Uso cosmetico per migliorare l’aspetto della pelle del viso e del corpo.
La polpa del frutto può essere usata come tonificante, idratante, nutritiva, rivitalizzante, antiinvecchiamento con l’assunzione interna o sotto forma di maschere da applicare sulla pelle in quanto stimola la produzione di collagene per la presenza di acqua, flovonoidi, antiossidanti vitamine A e C.
I doni e rimedi naturali che troviamo nel ciliegio non si esaurisono qua. Nulla va buttato neppure i noccioli, infatti, una volta puliti e ben asciugati, sono utili per confezionare piccoli cuscini da utilizzare:
- caldi, dopo averli riscaldati in forno a 150° per 8/10 minuti per lenire dolori reumatici, di pancia e da freddo o semplicemente come scaldini durante la stagione invernale;
- freddi, dopo averli riposti in freezer per 2 ore circa nel caso di ematomi, contusioni, distorsioni, slogature.
A livello magico-energetico le ciliegie sono sacre a Venere e le vibrazioni emesse dai frutti influenzano e potenziano l’amore. Un rito propiziatorio è quello di visualizzare mentre si assapora la polpa il volto della persona amata.
Presso gli antichi Sassoni i ciliegi erano alberi sacri, in quanto si credeva che ospitassero le divinità campestri che proteggevano i campi.
In Finlandia invece il colore rosso del frutto era simbolo di peccato.
Per i Giapponesi il ciliegio ha un’alta considerazione perché viene associato alle buone maniere e alla capacità di essere amabili.
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