Approfittiamo dell’estate e del sole per star bene e combattere l’ OSTEOPOROSI

Che cosa è?

È una riduzione di massa del tessuto osseo per unità di volume. Si associa spesso a una fragilità ossea che favorisce l’insorgere di fratture.

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Cenni di anatomia e fisiologia per comprendere meglio.
Le ossa si rinnovano continuamente nel corso della vita. L’osso esternamente è duro mentre internamente  spugnoso, “ a nido d’ape”. Nella parte interna vengono demolite le vecchie cellule  e rimpiazzate da nuove. Il 99%  del calcio è contenuto nello scheletro, mentre un 1% serve per processi vitali dell’organismo quali per esempio: la contrazione muscolare, il funzionamento del sistema nervoso, la coagulazione del sangue. Qualora il calcio introdotto con i cibi non sia sufficiente per tali processi viene recuperato dalla demolizione delle ossa. L’equilibrio tra degenerazione e ricostruzione si altera.  Nel tal caso i pori della trama spugnosa si allargano e si indeboliscono e tutta l’impalcatura dell’osso  ne viene compromessa,  con una conseguente fragilità ossea e una predisposizione alle fratture soprattutto delle vertebre, del femore, dei polsi e delle costole.
Fattori che contrastano con l’assimilazione del calcio:
–    fattori ormonali tra cui la caduta degli estrogeni nelle donne in menopausa,
–     disfunzioni epatiche e alla tiroide,
–     farmaci,
–    cibi contenenti acidi ossalico, citrico e fitico, fumo, alcool, caffeina, bibite industriali, eccesso di zucchero, fibre
–    eccesso di proteine  animali che provocano una eccessiva eliminazione del calcio con le urine
–    Vita sedentaria e carenza di attività fisica

Fattori che favoriscono l’assimilazione del calcio:
–    cibi:  tra i principali: soia,  verdure a foglia verde scuro, tarassaco, cavoli e crocifere in generale,cadi, capperi, cetrioli, ravanelli, olive, rucola, agretti, salvia, rosmarino, basilico, prezzemolo, semi oleosi tipo: sesamo, pinoli, semi di zucca, frutta secca tra cui mandorle, nocciole  e noci,  cereali integrali tra cui soprattutto il riso,  i molluschi come: frutti di mare e polpi, pesci:  sardine, sogliola, rombo; uova, anche i latticini contengono una alta percentuale di calcio , anche se  gran parte viene espulsa con le urine.
–    Esposizione ai raggi solari
–    Vitamine del gruppo B, E, D, C, K
–    Minerali come il Silicio rimineralizzante ed elasticizzate , Magnesio, zinco, rame, fosforo, potassio, fluoro e stronzio.
–    Regolare, moderata attività fisica

Consigli fitoerapici per stare meglio e come prevenzione:
Piante ad azione rimineralizzante dell’organismo tra cui vi è anche il calcio sono:
–    l’equiseto che ha il pregio di elasticizzate e rinforzare anche ossa, legamenti, muscoli e di contribuire alla formazione del callo osseo nelle fratture per una più veloce e migliore guarigione
–    ortica e avena : rimineralizzanie, diuretiche, depurative, antireumatiche
–    fieno greco: rimineralizzante
–    utile anche il Silicio  che svolge una azione sinergica con il calcio ed entra nel processo di calcificazione dell’osso, di sintesi delle cartilagini e del tessuto connettivo
Per dosi e cicli è bene farsi consigliare da un esperto o da un medico
– è indispensabile l’ esposizione al sole  per attivare l’azione della  vitamina D e star bene

Eccessi nell’introduzione del calcio possono provocare:
– Un eccesso di calcio può causare stipsi e il deposito dello stesso nei tessuti molli con conseguente danno a carico di cuore, fegato, reni.
Controindicazioni del calcio
Il calcio è controindicato dove vi è già un sovraccarico nell’organismo (ipercalcemia, calcoli urinari) e nei pazienti in terapia con digitalici (farmaci utilizzati in cardiologia). Il sovradosaggio provoca ipercalcemia, che talvolta rende necessario un trattamento d’urgenza..
Squilibri energetici che possono provocare la malattia
Lo scheletro e le ossa rappresentano la struttura della persona, la sua sicurezza, per cui disequilibri  in questa area stanno a significare uno stress al primo chakra. Per vari motivi la struttura che regola la realtà in se stessi e nell’ambiente circostante non è aderente alle esigenze individuali,  bisognerebbe cambiare e adattarsi a un nuovo modo di percepire se stessi e  la realtà,  ma non lo si fa e ci si irrigidisce nelle proprie posizioni. Si crea un conflitto interiore che genera ansia, insicurezza  a livello del 1° Chakra  nell’area della sopravvivenza, cioè in uno o più settori che riguardano la casa, il denaro , il lavoro, il rapporto con se stessi e con la madre.
Solitamente l’osteoporosi insorge nelle persone anziane perché, in qualche modo, non accettano il cambiamento della loro realtà dovuto al passare degli anni, si sentono inadeguati, inutili,  in quanto  hanno perso parte dell’efficienza che caratterizzava la loro esistenza. La nostra società, tutta volta all’esaltazione della gioventù, incentiva, da parte degli individui di una certa età, il convincimento della loro inadeguatezza.
A seconda di dove si manifesta la frattura gli squilibri energetici coinvolgono diversi chakra e  la parte yang, cioè quella volitiva, maschile, attiva o il lato yin che corrisponde agli stati emozionali, all’inconscio, alla parte femminile ricettiva.
Se la zona del corpo interessata è quella inferiore si ha un ulteriore aggravamento dell’area della sicurezza e della sopravvivenza relativa al 1° Chakra. Se invece la frattura riguarda la parte superiore con mani, braccia e spalle il disequilibrio energetico è determinato da mancanza di sicurezza nell’ottenere ciò che si vuole comunicare o si sente. Se invece investe le costole e le vertebre a livello lombale ci si sente insicuri e ansiosi perché si vede minacciata la propria libertà di esprimersi e si esercita un rigido controllo per non fare apparire lo squilibrio. Fratture nell’area del cranio invece denotano una insicurezza e una ansia causata dalla struttura delle regole e dei principi, di un superiore,  dello stato o del mondo a cui si è sottoposti o ancora del padre, o  della divinità. L’individuo si scontra continuamente e si “rompe” la testa contro leggi che non lo convincono e non condivide e di fronte alle quali si irrigidisce, scontrandosi.
Per riequilibrare e eliminare gli squilibri energetici alla base della malattia e star bene, la persona affetta da osteoporosi deve mutare il proprio modo di vedere e di atteggiarsi davanti a se stesso e alla realtà. Diminuire o eliminare la propria rigidità, essere più flessibile per adattarsi ai mutamenti della vita. Non deve più pensare secondo l’ideologia del passato, ma trovare  nuovi pilastri di vita più adatti alla necessità della realtà in cui si vive.
Nell’anziano la mentalità deve mutare comprendendo che ogni età ha le sue esigenze e i suoi interessi e che si può essere efficienti e necessari a se stessi e alla società anche dedicandosi ad attività diverse da quelle che si sono sempre svolte. Per esempio: un lavoratore che va in pensione non deve sentirsi inutile perché non produce più, ma deve identificare altre aree che,  per esempio, in gioventù non poteva coltivare e che ora, che non ha più impegni lavorativi, gli ridonino l’entusiasmo e la voglia di vivere e sentirsi necessario come dedicarsi ai propri hobby , ai propri nipoti, iniziare nuove attività lavorative e non, che lo soddisfino e lo gratificano, facendolo nuovamente sentire utile e necessario per se e per gli altri. Allo stesso modo deve agire una donna quando entra in menopausa, vivendo la propria femminilità in modo diverso e non come frustrazione per la perdita della fecondità.  Se l’osteoporosi invece insorge in una persona giovane è possibile che alla base della sua mancanza di sicurezza, delle sue ansie, vi sia un rapporto squilibrato in qualche modo sulla sua interpretazione o nei suoi rapporti con la figura materna , in quanto non gli è stato garantito il necessario nutrimento, amore e rassicurazione a cui aspirava da piccolo

NB Le informazioni e i suggerimenti forniti in queste pagine hanno carattere generale e sono rivolti a fornire imput energetici per sviluppare uno stile di vita e una filosofia personalizzata  per raggiungere il proprio equilibrio  psico-fisico-mentale.  Non sono da intendersi come sostitutivi di farmaci o prescrizioni medico-specialistiche. Per tutti i problemi di salute e di ordine clinico consultare il medico o lo specialista di competenza. Qualsiasi iniziativa volta a sostituire, contrastare o a sospendere il parere del medico curante è puramente arbitraria e, chi la compie, si assume tutte le conseguenze al proposito.