Albicocca (Prunus armeniaca)

fruits-374750_640L’albicocco è una pianta che appartiene alla famiglia delle Rosacee. Originaria della Cina, si diffuse in seguito in Armenia, dove gli antichi romani la conobbero e la introdussero in Italia con il nome di “Armeniacum” che vuol dire “mela armena”
E’ un albero caduco che dona i suoi frutti in estate, indicativamente da maggio a luglio. Le albicocche migliori sono quelle che hanno la buccia di un bel colore giallo-arancio carico.
Ricca di vitamine in particolare A, B, C e di Sali minerali e oligoelementi essenziali tra cui: il potassio, il ferro, il fosforo, il cobalto, il manganese favorisce la longevità e la vitalità.
Ha azione:
– sull’apparato immunitario potenziandolo
– Sul sistema nervoso , sul quale svolge un’azione riequilibrante, è indicata per anziani e bambini particolarmente ansiosi e depressi
– Sull’apparato cardiocircolatorio aiutando a ridurre la formazione del colesterolo e delle placche sclerotiche, contribuisce a prevenire infarto e ictus. La presenza di ferro rende il frutto particolarmente adatto nella cura delle anemie
– Sull’apparato muscolo-scheletrico e sulle ghiandole sessuali dei quali migliora il funzionamento, previene la formazione dei crampi.
– Sul metabolismo esercitando una lieve azione antidiabetica derivata dal contenuto in manganese
– Sulla vista, sulla pelle, sulla laringe combattendo l’afonia o mancanza di voce e nel prevenire i danni derivati da una eccessiva esposizione al sole per la presenza di provitamina A o betacarotene , il contenuto di quest’ultimo rende il frutto un potente antiossidante, contro i radicali liberi, un ottimo ausilio contro l’invecchiamento e infine un antitumorale.
– Sull’intestino è efficace contro la stipsi,particolarmente lassative sono soprattutto le albicocche secche , salvo non vi sia uno squilibrio epatico.
L’albicocca invece è controindicata per:
– tutti coloro che soffrono di squilibri al metabolismo degli zuccheri,
– Persone che necessitano di un maggiore apporto di calcio, come per es. Le donne in menopausa, infatti l’albicocca contiene ossalati, sostanze che limitano l’assorbimento del calcio
– Individui che presentano una funzionaltà epatica compromessa
ENERGETICAMENTE l’albicocca è sacra a Venere , le sue vibrazioni energetiche donano pace e amore. Si tramanda che mangiare le albicocche migliora il carattere. Il succo viene usato per preparare incantesimi d’amore e per tenere vivo il sentimento. Mettere fiori, foglie o anche solo i noccioli in sacchetti da tenere in tasca si dice che attiri l’amore. (Wilma)peaches-824626_640

LUNA IN TRANSITO NEL SEGNO ZODIACALE DELL’ACQUARIO

moon-769918_640L’aria è leggera e luminosa.
E’ consigliabile aprire le finestre per arieggiare i locali e togliere l’umidità, asciugare il bucato.
Sono i giorni in cui è più facile avere idee e intuizioni, si diventa insofferenti ai vincoli di qualsiasi tipo e alla mancanza di libertà.
Le parti del corpo maggiormente influenzate dalla luna in transito in questo segno zodiacale sono i polpacci, le caviglie, l’articolazione tibio-tarsale, la circolazione del sangue in particolare quella venosa. E’ possibile che in questi giorni si soffra di malesseri alle parte inferiore delle gambe, di ritenzione idrica e gonfiori alle caviglie , di recidive alle vene varicose , che insorgano flebiti, per prevenirli sarebbe opportuno non rimanere troppo in piedi, non portare scarpe con tacchi troppo alti, fare passeggiate e, se possibile, camminare nell’acqua o in riva al mare. Utile pure è sdraiarsi tenendo un cuscino sotto le gambe per favorire il ritorno venoso, fare massaggi e trattamenti linfo-drenanti, usare creme e gel a base di piante che favoriscano la microcircolazione come, per esempio: la centella asiatica, il rusco, la vite rossa, l’ippocastano ecc…L’insorgenza di eventuali crampi può essere contrastata da una dieta ricca di alimenti contenenti potassio e magnesio .Sono sconsigliati gli interventi chirurgici effettuati in questi giorni, nelle suddette parti del corpo
Non sono molto favoriti i lavori nei campi, nei giardini e negli orti salvo le pratiche riguardanti i fiori ed estirpare le erbe nocive. (Wilma) aquarius-759383_640

CARCI0FO (Cynara Scolymus)

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Sembra che la pianta abbia avuto origine nella zona delle Canarie. E’ una pianta diffusa nelle regioni temperate, teme il gelo e il freddo prolungato. E’ coltivata in tutta l’Europa meridionale e in America.
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CENNI STORICI: Era conosciuto e apprezzato dagli antichi Egiziani, dai Greci e dai Romani. Un’antica leggenda greca narra che il carciofo era una bellissima ragazza, trasformata, da un dio geloso della sua bellezza, nel fiore del carciofo. Per gli antichi Romani il carciofo era considerato un cibo di lusso. Secondo la tradizione il primo a riconoscere le attività terapeutiche alla pianta fu Galeno, che prescriveva ai suoi pazienti il decotto di radici.
PRINCIPI ATTIVI : I costituenti principali del carciofo sono:
– la cinarina, un alcaloide con spiccate proprietà di proteggere e rivitalizzare il fegato
– il ferro, la cui assimilazione dipende dal modo di consumare l’ortaggio, utile contro le anemie da carenza di ferro.
– l’inulina uno zucchero che viene assimilato solo se sottoposto a cottura e che costituisce il substrato per la flora batterica intestinale
– Vi sono inoltre tannini, flavonoidi, fitosteroli, minerali come potassio, calcio, magnesio. Vitamine tra cui la A e la C. , mucillagini.
PROPRIETA’: protegge e rivitalizza il fegato, diminuisce il colesterolo, favorisce la digestione, regolarizza l’intestino, è depurativo, diuretico, sedativo, antitumorale, antianemico, antinfiammatorio delle mucose gastro-intestinali.

IN CUCINA viene prevalentemente utilizzato il fiore non ancora sbocciato e il gambo. A seconda del modo di cucinarlo ha diverse proprietà.
Crudo, condito con olio extravergine di oliva e insaporito con limone o aceto, a seconda dei gusti (meglio il limone che contribuisce, con la vitamina C che contiene, a far assorbire meglio il ferro contenuto nel carciofo), è più indicato per un’azione diuretica e protettiva del fegato, per l’alto contenuto in cinarina (che in parte si perde nella cottura) e perché il ferro viene assorbito in maniera ridotta, rispetto al carciofo cotto, affaticando meno un fegato indebolito, è poi utile contro la stipsi, aumentando la peristalsi intestinale, è adatto anche ai diabetici, perché gli zuccheri non vengono in parte assorbiti, cosa che avviene con la cottura che li rende maggiormente biodisponibili.
Fritto, ha una forte azione di stimolazione sul fegato, ne aumenta la digeribilità con la riduzione del gonfiore addominale, e una minore percezione della cosiddetta ”bocca amara” tipica del soggetto sofferente a livello epatico.
Bollito: è più indicato per le patologie renali, in quanto parte dei sali, presenti nel carciofo, va persa nell’acqua di cottura, è ottimo per le anemie da carenza di ferro, dal momento che la quantità di ferro assorbita, associata agli zuccheri resi più disponibili dalla cottura, è maggiore che negli altri modi di cucinarlo. Non è adatto a chi ha problemi di fegato e di pancreas come i diabetici, per il maggiore assorbimento di ferro e di zuccheri. E’ meno digeribile, inoltre l’alto contenuto di inulina e di cellulosa possono creare meteorismo. Per facilitare la digestione si consiglia l’associazione con prezzemolo, aglio, olio extravergine di oliva e qualche goccia di aceto.

Il Carciofo è CONTROINDICATO PER LE DONNE CHE ALLATTANO in quanto diminuisce la secrezione lattea.
INFLUSSI MAGICO ENERGETICI: è sacro a Marte e ha un’azione protettiva.

Le informazioni fornite hanno carattere generale, il loro eventuale utilizzo è a discrezione e sotto la piena responsabilità del lettore. Per qualsiasi problema di salute e di carattere medico è necessario rivolgersi a un medico o a uno specialista del settore. (Wilma)piatto carciofo 1101_640

Arachide (Arachis hypogaea)

peanuts-468812_640CENNI BOTANICO- NUTRIZIONALI;
L’arachide o “nocciolina americana” è erroneamente considerata dai più facente parte della “frutta secca”, invece è una leguminosa.
E’ originaria del sud America. Cresce nei climi particolarmente caldi. E’ una pianta erbacea a fusto eretto, con fiori gialli a venature rossastre. Il frutto è costituito da un un legume lungo da 2 a 5 centimetri, che si fa strada sottoterra per maturare, contenente da 1 a 4 semi, di colore giallo e ricoperto da una pellicina rossa. Una volta raccolto, il frutto viene fatto seccare al sole e tostato
Ha un alto contenuto in proteine circa il 26%, il 50% di grassi per la maggior parte insaturi e un 19% di carboidrati. Sono presenti antiossidanti come acido oleico e il resveratrolo, coenzima Q 10, la niacina o vitamina PP, che contribuiscono alla buona salute del cervello, della circolazione sanguigna e sono antinvecchiamento. Tra i minerali troviamo: lo zinco, il potassio, fosforo, magnesio, rame e manganese. Buona anche la percentuale presente di fibre, di vitamine del gruppo B e vitamina E. E’ un alimento energetico e calorico, 100 gr, di prodotto corrispondono a 600 Kcal
Per queste sue caratteristiche è indicata in caso di :
– Demineralizzazione
– Convalescenza
– Crescita
– Stanchezza
– Depressione
– Attività sportiva intensa
– Invecchiamento, in particolare per la prevenzione dell’Alzaimer
– Sindrome pre-mestruale
– Colesterolo alto
– Obesità
– Malattie cardiovascolari, del fegato, della pelle ,
– Preventivo del cancro del colon
La buona conservazione del prodotto è alla base di una sana alimentazione, in quanto le arachidi malconservate e, soprattutto, tenute in ambiente umido, sviluppano una aflatossina derivante da un fungo che può intossicare l’organismo con conseguenze a livello cerebrale.
E’ una buona pratica quella di tostare le arachidi onde contrastare l’umidità e il conseguente sviluppo del fungo.
E’ un alimento che può facilmente dare origine ad allergie per cui va evitato il consumo in questo caso.
L’assunzione deve comunque essere moderata visto l’alto contenuto energetico-nutrizionale. Se ne sconsiglia l’uso dopo un pasto abbondante.
Da consumare con molta moderazione nei pazienti sofferenti di gotta perchè comporta la formazione di acido urico.
E’ necessario limitare l’assunzione dell’arachide tostata con l’aggiunta del sale per non creare scompensi di sodio
A LIVELLO ENERGETICO
La pianta è sacra al Sole e ha vibrazioni energetiche che favoriscono la prosperità e il denaro. (Wilma)
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FRUMENTO o grano (tenero e duro)

wheat-592492_640detto anche tritico, è un genere della famiglia delle Graminacee o Poacee, tribù delle Triticeae.
– E’ un cereale conosciuto e utilizzato dagli uomini già dalla notte dei tempi. Il grano è originario della parte sud–orientale dell’Asia. Tipico delle zone a clima temperato, oggi è diffuso un po’ ovunque nella Terra: circa un terzo della popolazione mondiale se ne ciba. Il grano si differenzia in grano duro e grano tenero. I grani teneri comprendono il maggior numero di varietà, la coltivazione si estende fino ai paesi nordici. I grani duri, invece, sono più tipici dei paesi meridionali. Il grano duro contiene più proteine di quello tenero. Il grano duro produce semole e semolati dai granuli grossi con spigoli netti, mentre dal grano tenero si ottengono farine dai granuli tondeggianti. Il grano duro è più usato per la produzione della pasta . Dal frumento, si ricavano in generale, farine per panificazionee e per produzione di prodotti da forno dolci e salati.
– Purtroppo oggi le farine più usate vengono in gran parte private, per un migliore uso commerciale, dei principi che si trovano nel cereale integrale.
Principi energetici:
sacro al Pianeta: Venere
le sue viibrazioni energetiche donano:_
– protezione,
– abbondanza,
– ricchezza,
– fertilità,
– denaro,
– amore,
– aumentano i poteri psichici .

Principi scientifici:
la caratteristica principale del frumento, come quella dei cereali in generale, è di fornire energia che viene rilasciata lentamente, e, per questo motivo, dà, per lungo tempo, un senso di sazietà. Il grano è composto per il 60-75% di carboidrati, per il 12-14% di proteine, la maggior parte delle quali sono componenti del glutine, per il 2% di grassi, per il 9% circa di fibre e per 11/12% di sali minerali tra i quali troviamo: potassio, fosforo, magnesio, ferro, iodio e selenio , oltre a molte vitamine : vit. E, betacarotene, gli acidi pantoteico (o vitamina B5) e folico, la biotina.
I Sali minerali e le vitamine si trovano soprattutta sulla parte esterna del chicco e per questa ragione sono presenti solo nella farina integrale.
Dalla composizione si deduce l’importanza del grano come antiossidante, antinvecchiamento, in grado di contrastare i radicali liberi e prevenire le malattie, inoltre svolge un valido aiuto per il fegato nell’eliminazione delle tossine. Svolge un importante ruolo per la rigenerazione cellulare, cerebrale e cutanea, in particolare nel trattamento di dermatiti e problemi della pelle in genere . E un alimento adatto ai bambini e agli adolescenti perchè favorisce la crescita. La presenza di scorie ( nell’integrale) lo rende utile per aiutare l’evacquazione e conseguentemente nel trattamento della stipsi e per abbassare il colesterolo nel sangue. Il consumo di farina bianca ottenuta attraverso la raffinazione che prevede la separazione della crusca dal chicco ne diminuisce notevolmente le caratteristiche nutrizionali . Il consumo del grano è controindicato per gli intolleranti al glutine (Wilma)bread-6110_640

IL CACO O LOTO (Diospiros Kaki)

Cachi Foto0570Originario della Cina, lo troviamo anticamente anche in Giappone. Dagli scritti di Plinio sappiamo che era coltivato dagli antichi romani. La sua diffusione in Europa si ha intorno al XIX secolo in Francia e in Italia.

E’ un frutto particolarmente energetico e ricco di:
sali minerali: in particolare di ferro, potassio, fosforo e in misura minore di calcio e sodio.
Vitamine tra cui alte dosi di vit. A e una buona percentuale di vit. C
Zucchero: fruttosio che si trasforma in glucosio nel frutto maturo

La presenza di tannini, se la maturazione non è completa, lo rende astringente e favorisce la stipsi, solitamente, in molte varietà, i tannini scompaiono nel frutto maturo che diventa così lassativo.

E’ particolarmente indicato per le persone che necessitano di cibi energizzanti come i bambini e gli atleti.
Negli atleti risulta maggiormente benefico perché contribuisce a prevenire i crampi per l’alta percentuale di potassio e a far smaltire velocemente l’acido lattico nei muscoli evitando i disturbi muscolari collegati.

In cucina
è utilizzato fresco, per fare marmellate, salse, dolci. Dalla fermentazione si ottiene un liquore.
Ottima è l’associazione con le lenticchie in quanto le caratteristiche nutrizionali dei due alimenti lavorano in sinergia, divenendo un rimedio naturale, per favorire la pulizia e lo svuotamento gastrico-intestinale, alleviare il gonfiore e il conseguente meteorismo, ridurre i radicali liberi presenti nel colon.

E’ controindicato per coloro che:
hanno disturbi al fegato per l’alta percentuale di vit. A
soffrono di iperglicemia e i diabetici per l’alto contenuto in zuccheri
soffrono di infiammazioni gastro-intestinali, in quanto la fermentazione degli zuccheri e della cellulosa, presenti nel frutto, irritano le pareti dello stomaco e dell’intestino e favoriscono il meteorismo.

Energeticamente il caco è un frutto sacro a Venere ed è apportatore di felicità e di gioia.

NB: Le informazioni energetiche-fitoterapiche-alimentari hanno carattere generale, non sostituiscono l’intervento del medico, quando è necessario, e neppure vogliono sostituirsi all’approcio terapeutico convenzionale. Ogni iniziativa individuale in contrasto o in sostituzione del parere e delle prescrizioni dello specialista di competenza è esclusivamente a carico di chi la effettua.

MIRTILLO (Vaccinium myrtillus)

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· E’ un arbusto che cresce in montagna nei boschi in Europa e in America del nord. Ha fiori bianco-rosei, il frutto è una bacca di colore blu intenso, tondeggiante leggermente schiacciata in cima.

· Vi sono diverse varietà di mirtillo tra cui: il mirtillo rosso (vaccinium vitis idea), quello americano (vaccinium macrocarpum). Esse si differenziano tra loro per colore, principi nutritivi e terapeutici.

·Era conosciuto fin dall’antichità non solo come alimento, ma anche per le sue proprietà terapeutiche. Si narra che Dioscoride, vissuto nel I secolo d.C., lo prescrivesse per curare la diarrea.

· Viene consumato in tutta l’Europa del nord. Scandinavia, Francia, Scozia, Germania, dove vengono anche celebrate sagre e feste. Famosa è la domenica del mirtillo in Scozia. Diffuso anche nel Nord America, un tempo costituiva uno dei cibi degli Indiani.

In cucina con esso si preparano marmellate, salse, gelatine, succhi, liquori, grappe, dolci, crostate, oltre a essere consumato fresco in estate e secco in inverno.
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· Energeticamente è sacro a Marte e a Venere. Le sue vibrazioni energetiche favoriscono la fortuna, proteggono dal male, aiutano a realizzare i sogni. Per gli Indiani d’America era simbolo di pace.

· Scientificamente ha molteplici proprietà come rimedio naturale di cui le più evidenti sono quelle:
– astringenti
– antidiarroiche
– ipoglicemizzanti
– antidiabetiche
– antinfiammatorie
– antiemorragiche
– antiossidanti e contro i radicali liberi
– disinfettanti delle vie urinarie, preventive e curative
delle cistiti (soprattutto il mirtillo americano)
– protettive, toniche, rinforzanti, rivitalizzanti dei vasi
capillari e della microcircolazione in generale
– preventive della fragilità capillare
– antiaggreganti piastriniche
– cicatrizzanti delle mucose ulcerate
– antiaterosclerotiche
– miglioratrici della vista, soprattutto notturna
– preventive di patologie oculari come retinopatie e
cataratta.
– psicologicamente gratificante, in quanto permesso anche
nelle diete povere di zuccheri
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· In particolare i principali componenti che interagiscono in sinergia tra di loro e l’organismo sono:
– Vitamina A. C, P
– Acido citrico e malico
– Antociani
– Tannini
– Arbutina
– Fosforo, calcio, manganese, potassio, ferro.

Per uso terapeutico, come rimedio naturale, vengono usati i frutti essiccati, il succo, la tintura madre nella prevenzione e nei trattamenti dei disturbi alla vista, alla microcircolazione del sangue, alle vie urinarie, all’intestino come antidiarroico.

Per uso cosmetico la polpa può essere usata per maschere e creme per il viso e il corpo come:
– Rassodante
– idratante
– emolliente
– rivitalizzante
– astringente
– tonica
– colorante dei capelli.

Per uso industriale il mirtillo è impiegato per la colorazione dei tessuti.

NB Le informazioni e i suggerimenti forniti in questo articolo hanno carattere generale e sono rivolti a fornire imput energetici per sviluppare uno stile di vita e una filosofia personalizzata per raggiungere il proprio equilibrio psico-fisico-mentale. Non sono da intendersi come sostitutivi di farmaci o prescrizioni medico-specialistiche. Per tutti i problemi di salute e di ordine clinico consultare il medico o lo specialista di competenza. Qualsiasi iniziativa volta a sostituire, contrastare o a sospendere il parere del medico curante è puramente arbitraria e chi la fa si assume tutte le conseguenze al proposito.

LA ZUCCA, un vegetale tipico dell’autunno, rimedio naturale, utile per rafforzare l’organismo contro l’aggressione dei primi freddi

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La pianta originaria dell’America Centrale, fu portata in Europa dai coloni spagnoli.
Appartiene alla famiglia delle curcubitacea è parente dello zucchino. E, un grosso frutto polposo. All’interno vi sono i semi di solito bianchi e piatti.
Ve ne sono di diverse varietà, che si differenziano per forma, fusto, dimensioni e colore. Le più comuni hanno una polpa soda compatta e di colore arancione. La buccia può essere più o meno sottile e bitorzoluta.
E’ utilizzata in cucina in molte ricette sia dolci che salate. Si presta anche per usi cosmetici.

E’ composta principalmente da:

– Acqua
– Carboidrati
– Sali minerali: Ferro, Calcio, Magnesio, Potassio e Fosforo
– Betacarotene
– Vitamine: A, B2, C, K
– Fibre

Proprietà:
– Rinforza il sistema immunitario
– Antiossidante
– Utile nella prevenzione dei tumori
– Migliora la vista, favorisce la visione crepuscolare e previene la cataratta
– Ha poche calorie e ben si presta per le diete dimagranti e contro l’obesità
– Favorisce la digestione, regolarizza l’intestino
– E’ antifungina, soprattutto la buccia, attiva contro la candida
– E’ antiparassitaria, in particolare i semi.
– Rilassa il sistema nervoso centrale, alleviando stress e favorendo il sonno
– Riduce la fame nervosa e il desiderio di dolci
– Favorisce la cicatrizzazione delle ferite e la coagulazione del sangue, se utilizzata, condita con olio, che attiva la vit. K, liposolubile (cioè si libera solo in presenza di olio),la quale insieme alla vitamina C contribuisce a favorisce a potenziare la coagulazione.
– Fluidifica il sangue, rendendolo meno denso qualora venga impiegata senza l’aggiunta dell’olio che attiva la vitamina K
– Contribuisce a regolarizzare la pressione sanguigna
– Efficace nel controllo del metabolismo degli zuccheri, e quindi nel mantenere regolari i livelli di glicemia nel sangue e nel favorire un riequilibrio del peso corporeo

Da usare con cautela, a secondo del parere del medico, nei soggetti:
– in presenza di problemi epatici per l’alta presenza di vit. A e betacarotene che affaticano il fegato
– con farmaci anticoagulanti

I semi di zucca:
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meritano di essere menzionati per le loro benefiche caratteristiche nutrizionali che li rendono rimedi naturali come:

– antiparassitari per eccellenza
– diuretici
– antiinfiammatori
– utili nella prevenzione e coadiuvanti nella cura dei problemi alla prostata
– tonificanti della vescica
– preventivi nei confronti dei disturbi dell’apparato urinario maschile e femminile
– lenitivi delle malattie della pelle
– protettori delle membrane cellulari

A livello energetico:

La zucca è sotto l’influsso della Luna e simboleggia la Dea Madre e la fertilità della Terra.
Le sue vibrazioni energetiche contribuiscono a proteggere e a scacciare il male. Essa è utilizzata nei paesi anglosassoni nella notte di Halloween per allontanare gli spiriti, una volta svuotata, e posta sul davanzale della finestra con dentro una candela. Usanza diffusasi oggi un po’ ovunque nel mondo. L’energia della zucca favorisce la guarigione dalle malattie e con la moltitudine dei suoi semi, simili a monete, è in grado di attirare il denaro e la ricchezza.

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MELONE “Cucumis Melo”, non solo un alimento dolce e succoso, ma anche uno dei rimedi naturali offerti dalla natura

Caratteristiche botaniche in sintesi:
Appartiene alla famiglia delle Curcubitaceea, come la zucca, il cetriolo e la zucchina.
La pianta ha un fusto strisciante simile a quello della zucca. I frutti maturano in genere, a seconda delle varietà, da maggio a settembre e in dicembre (quelli invernali) . Hanno una polpa che varia dal bianco, al giallo, all’arancione, è succosa, profumata, cava all’interno con la presenza di fibre e numerosi semi. Per gustare un frutto dolce e gustoso è necessario attendere la maturazione in quanto la maggior parte degli zuccheri si sviluppano poco prima, ragione per cui, togliendo il frutto ancora acerbo non sarà buono ma insipido. In Italia si coltivano 3 gruppi di meloni: Il cantalupo, a buccia liscia; il reticolato con superficie a rete; e quello invernale.

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Cenni storici:
Originario dell’Asia, si sparse successivamente nel bacino del Mediterraneo. Notizie della sua diffusione si trovano presso gli Egiziani e i Romani. Plinio il Vecchio racconta, nei suoi scritti, che era molto apprezzato dall’imperatore Tiberio.

Composizione per 100 gr:
– Acqua più del 90%
– Carboidrati che variano dai 7 ai 4 gr. a seconda delle varietà
– Proteine circa 0,7gr.
– Lipidi 0,2 gr.
– Ferro 0,3 mg.
– Calcio varia dai 19 ai 21 mg. a seconda delle varietà
– Sodio in minima percentuale nei meloni estivi
– Potassio 333 mg.
– Fosforo intorno ai 15 mg.
– Vitamina B3 o niacina 0,60 mg.
– Altre vitamine del gruppo B: tiamina o B1 e riboflavina o B2, circa uno 0,4 mg ognuna.
– Vitamina C 32 mg. per varietà estive e 12 mg. per quella invernale.
– Vitamina A, in abbondante quantità nelle varietà estive, minore in quella invernale.
– Sono contenuti inoltre abbondanti zuccheri e fibre; antociani, iodio, adenosina (sostanza anticoagulante), vitamina K
– Calorie circa 33.

I benefici e le proprietà nutrizionali che fanno del frutto uno dei rimedi naaturali:
– Rinfrescante, data l’alta percentuale di acqua.
– Reidratante dei sali minerali, consumare il melone risulta particolarmente utile dopo una abbondante sudorazione.
– Diuretico per stimolazione dei reni dovuta principalmente al contenuto in potassio, per attivazione della tiroide e del metabolismo tramite lo iodio, per sollecitazione del pancreas ad opera degli zuccheri. Poichè la diuresi, dovuta all’assunzione di melone, implica un corretto funzionamento del fegato, la mancanza di abbondanti urine e la tendenza a trattenere i liquidi dopo l’ingestione del frutto è indice di una non corretta funzionalità epatica.
– Antiossidante per la presenza del betacarotene  con azione contro i radicali liberi e prevenzione dei tumori
– Stimolante della produzione della melanina e del collagene ad opera della vitamina A, betacarotene  e vitamina C, per una abbronzatura più sicura e intensa, unitamente a una maggiore idratazione e protezione della pelle e alla produzione di collagene contro l’invecchiamento.
– Protettivo del sistema circolatorio con azione tonificante sui vasi ( per la presenza di antociani) e sulla pressione sanguigna(dovuta all’azione diuretica), fluidificante sul sangue e preventiva della formazione di coaguli per la presenza dell’adenosina.
– Energetico per la presenza di zuccheri, carboidrati e vitamine B
– Coadiuvante nel prevenire l’osteoporosi per il contenuto in calcio e fosforo.
– Blando antidepressivo dovuto alle vitamine del gruppo B.
– Coadiuvante della regolarizzazione intestinale per la presenza di fibre
– Coadiuvante nelle diete dimagranti per lo scarso numero di calorie e per l’azione sulla tiroide e il metabolismo

Precauzioni e controindicazioni:
– Per i soggetti che presentano problemi digestivi conseguenti all’ingestione del frutto, problemi questi che si possono in parte attenuare con l’aggiunta di un pizzico di sale che facilita la digestione con la stimolazione dei succhi gastrici. Ottimo è l’abbinamento con il prosciutto proprio perchè il sale presente nell’insaccato agevola la digeribilità del melone.
– Per le persone che assumono anticoagulanti è consigliabile, è bene prima di consumare il frutto, che sentano il parere del medico o di un esperto in quanto la presenza dell’adenosina, anche se in parte controbilanciata dalla vitamina k,  peraltro con una azione limitata, essendo una vitamina liposolubile e quindi necessita di grassi per agire, non presenti nel frutto, potrebbe essere un fattore di rischio.
– Per i diabetici vista l’alta percentuale di zuccheri.

Usi del melone, una pianta che dona non solo frutti, ma anche rimedi naturali e non solo::
alimentare: crudo: da solo come frutto,  con l’aperitivo, in dessert, nella macedonia, in insalata con altre verdure, in spiedini di verdure, con il prosciutto, frullato, centrifugato, per gelati e frullati. Cotto per preparare marmellate, confetture  gelatine, dolci.
curativo: come tisana lasciando in infusione nell’acqua i semi ha proprietà emollienti e sedative della tosse
cosmetico: con la polpa si preparano maschere per il viso e per il corpo per tonificare la pelle, idratarla, stimolarla a produrre collagene. Utile dopo l’esposizione al sole passare le bucce di melone sulla pelle del corpo e del viso per decongestionare la cute e portarla al giusto grado di idratazione.

Conservazione:
Il melone si conserva una volta aperto in frigorifero dentro un contenitore, ma la temperatura non deve essere inferiore ai 5° centigradi per evitare la formazione di macchie rossastre che, una volta riportato il frutto a temperatura ambiente, gli fanno perdere la consistenza e lo rendono molle.

Caratteristiche energetico-vibrazionali e magiche:
E’ sotto la protezione della Luna di cui ne riceve i benefici influssi. Ha come elemento l’acqua: le vibrazioni energetiche che emana tendono a riequilibrare la parte emotiva di chi lo consuma e a favorire la guarigione e la purificazione. La presenza di numerosi semi è simbolicamente legata alla prosperità, all’abbondanza e al denaro. Gli zingari pensavano che mangiare il melone favorisse l’amore. Un facile rito di guarigione con il melone è quello di visualizzare la guarigione che si vuole ottenere mentre si gusta una fetta del frutto, al profumo emanato vengano attribuite vibrazioni che risanano.

Le informazioni, contenute in questo articolo, hanno carattere generale, per qualsiasi problema di salute rivolgersi a un medico o a uno specialista.

Wilma