IL CACO O LOTO (Diospiros Kaki)

Cachi Foto0570Originario della Cina, lo troviamo anticamente anche in Giappone. Dagli scritti di Plinio sappiamo che era coltivato dagli antichi romani. La sua diffusione in Europa si ha intorno al XIX secolo in Francia e in Italia.

E’ un frutto particolarmente energetico e ricco di:
sali minerali: in particolare di ferro, potassio, fosforo e in misura minore di calcio e sodio.
Vitamine tra cui alte dosi di vit. A e una buona percentuale di vit. C
Zucchero: fruttosio che si trasforma in glucosio nel frutto maturo

La presenza di tannini, se la maturazione non è completa, lo rende astringente e favorisce la stipsi, solitamente, in molte varietà, i tannini scompaiono nel frutto maturo che diventa così lassativo.

E’ particolarmente indicato per le persone che necessitano di cibi energizzanti come i bambini e gli atleti.
Negli atleti risulta maggiormente benefico perché contribuisce a prevenire i crampi per l’alta percentuale di potassio e a far smaltire velocemente l’acido lattico nei muscoli evitando i disturbi muscolari collegati.

In cucina
è utilizzato fresco, per fare marmellate, salse, dolci. Dalla fermentazione si ottiene un liquore.
Ottima è l’associazione con le lenticchie in quanto le caratteristiche nutrizionali dei due alimenti lavorano in sinergia, divenendo un rimedio naturale, per favorire la pulizia e lo svuotamento gastrico-intestinale, alleviare il gonfiore e il conseguente meteorismo, ridurre i radicali liberi presenti nel colon.

E’ controindicato per coloro che:
hanno disturbi al fegato per l’alta percentuale di vit. A
soffrono di iperglicemia e i diabetici per l’alto contenuto in zuccheri
soffrono di infiammazioni gastro-intestinali, in quanto la fermentazione degli zuccheri e della cellulosa, presenti nel frutto, irritano le pareti dello stomaco e dell’intestino e favoriscono il meteorismo.

Energeticamente il caco è un frutto sacro a Venere ed è apportatore di felicità e di gioia.

NB: Le informazioni energetiche-fitoterapiche-alimentari hanno carattere generale, non sostituiscono l’intervento del medico, quando è necessario, e neppure vogliono sostituirsi all’approcio terapeutico convenzionale. Ogni iniziativa individuale in contrasto o in sostituzione del parere e delle prescrizioni dello specialista di competenza è esclusivamente a carico di chi la effettua.