ASPARAGO (Asparagus officinalis)

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Appartiene come l’aglio alla famiglia delle gigliacee.
In primavera degli asparagi vengono consumati i giovani fusti teneri.
Oltre alla varietà coltivata ve ne sono altre spontanee che crescono nei boschi e sono più sottili e ramificate.
E’ una pianta ricca di proteine, vitamine, sali minerali e di “asparagina” che conferisce il caratteristico odore.
Ha azione:
– diuretica perché l’asparagina irrita il parenchima renale. (le urine dopo l’assunzione della pianta hanno un odore e un colore intenso)
– tonica per la muscolatura corporea, cardiaca, uterina.
– Contrastante l’osteoporosi
E’ indicato per:
– Atleti e sportivi
– Convalescenti
– Dopo diarree e sudorazioni intense con perdita di liquidi e sali
– Anemici
– Cardiopatici
– Sindrome premestruale
– Menopausa
– Ritenzione idrica

E’ controindicato per:
– problemi renali
– eccitabilità muscolare
– epilessia
– gravidanza soprattutto se è presente minaccia di aborto
Non va associato ai funghi perché provoca un affaticamento di reni e fegato.

ENERGETICAMENTE l’asparago, essendo una pianta sacra a Marte, emette vibrazioni volte a rafforzare l’energia vitale, la forza, il coraggio e risveglia la passione e la potenza sessuale.

Una ricetta adatta agli sportivi per tonificare la muscolatura è:
RISO E ASPARAGI:
– ingredienti:
– 12 asparagi
– 50 gr di riso
– una noce di burro
– mezza cipolla
– olio extravergine di oliva
– acqua.
– Esecuzione: togliere la punta agli asparagi e farla soffriggere in padella con il burro e la cipolla tagliata a dadini
– Bollire la restante parte degli asparagi fino a cottura
– Bollire il riso con l’acqua degli asparagi
– A cottura ultimata unire il riso al soffritto di asparagi preparato in precedenza e aggiungere l’olio e volendo una spolverata di formaggio parmigiano. (Wilma)asparagus-685269_640

ASPARAGO (Asparagus officinalis)

asparagus-685269_640Appartiene come l’aglio alla famiglia delle gigliacee.
In primavera degli asparagi vengono consumati i giovani fusti teneri.
Oltre alla varietà coltivata ve ne sono altre spontanee che crescono nei boschi e sono più sottili e ramificate.
E’ una pianta ricca di proteine, vitamine, sali minerali e di “asparagina” che conferisce il caratteristico odore.
Ha azione:
– diuretica perché l’asparagina irrita il parenchima renale. (le urine dopo l’assunzione della pianta hanno un odore e un colore intenso)
– tonica per la muscolatura corporea, cardiaca, uterina.
– Contrastante l’osteoporosi
E’ indicato per:
– Atleti e sportivi
– Convalescenti
– Dopo diarree e sudorazioni intense con perdita di liquidi e sali
– Anemici
– Cardiopatici
– Sindrome premestruale
– Menopausa
– Ritenzione idrica

E’ controindicato per:
– problemi renali
– eccitabilità muscolare
– epilessia
– gravidanza soprattutto se è presente minaccia di aborto
Non va associato ai funghi perché provoca un affaticamento di reni e fegato.

ENERGETICAMENTE: l’asparago, essendo una pianta sacra a Marte, emette vibrazioni volte a rafforzare l’energia vitale, la forza, il coraggio e risveglia la passione e la potenza sessuale.

Una ricetta adatta agli sportivi per tonificare la muscolatura è:
RISO E ASPARAGI:
– ingredienti:
– 12 asparagi
– 50 gr di riso
– una noce di burro
– mezza cipolla
– olio extravergine di oliva
– acqua.
– Esecuzione: togliere la punta agli asparagi e farla soffriggere in padella con il burro e la cipolla tagliata a dadini
– Bollire la restante parte degli asparagi fino a cottura
– Bollire il riso con l’acqua degli asparagi
– A cottura ultimata unire il riso al soffritto di asparagi preparato in precedenza e aggiungere l’olio e volendo una spolverata di formaggio parmigiano. (Wilma)asparagus-piatto250360_640

IL CACO O LOTO (Diospiros Kaki)

Cachi Foto0570Originario della Cina, lo troviamo anticamente anche in Giappone. Dagli scritti di Plinio sappiamo che era coltivato dagli antichi romani. La sua diffusione in Europa si ha intorno al XIX secolo in Francia e in Italia.

E’ un frutto particolarmente energetico e ricco di:
sali minerali: in particolare di ferro, potassio, fosforo e in misura minore di calcio e sodio.
Vitamine tra cui alte dosi di vit. A e una buona percentuale di vit. C
Zucchero: fruttosio che si trasforma in glucosio nel frutto maturo

La presenza di tannini, se la maturazione non è completa, lo rende astringente e favorisce la stipsi, solitamente, in molte varietà, i tannini scompaiono nel frutto maturo che diventa così lassativo.

E’ particolarmente indicato per le persone che necessitano di cibi energizzanti come i bambini e gli atleti.
Negli atleti risulta maggiormente benefico perché contribuisce a prevenire i crampi per l’alta percentuale di potassio e a far smaltire velocemente l’acido lattico nei muscoli evitando i disturbi muscolari collegati.

In cucina
è utilizzato fresco, per fare marmellate, salse, dolci. Dalla fermentazione si ottiene un liquore.
Ottima è l’associazione con le lenticchie in quanto le caratteristiche nutrizionali dei due alimenti lavorano in sinergia, divenendo un rimedio naturale, per favorire la pulizia e lo svuotamento gastrico-intestinale, alleviare il gonfiore e il conseguente meteorismo, ridurre i radicali liberi presenti nel colon.

E’ controindicato per coloro che:
hanno disturbi al fegato per l’alta percentuale di vit. A
soffrono di iperglicemia e i diabetici per l’alto contenuto in zuccheri
soffrono di infiammazioni gastro-intestinali, in quanto la fermentazione degli zuccheri e della cellulosa, presenti nel frutto, irritano le pareti dello stomaco e dell’intestino e favoriscono il meteorismo.

Energeticamente il caco è un frutto sacro a Venere ed è apportatore di felicità e di gioia.

NB: Le informazioni energetiche-fitoterapiche-alimentari hanno carattere generale, non sostituiscono l’intervento del medico, quando è necessario, e neppure vogliono sostituirsi all’approcio terapeutico convenzionale. Ogni iniziativa individuale in contrasto o in sostituzione del parere e delle prescrizioni dello specialista di competenza è esclusivamente a carico di chi la effettua.

L’ALLORO (Laurus nobilis) una pianta, ma anche un utile rimedio naturale

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Il nome latino sta ad indicare il coronamento di una conquista.
La parola “Laurea” deriva dal nome della pianta.
E’ un sempreverde che può raggiungere i 5 o 6 metri di altezza. Cresce spontaneamente nel Bacino del Mediterraneo, nei boschi e nella macchia mediterranea.
Le sue foglie sono verde scuro, prive di peli, di forma allungata e hanno un forte odore aromatico più intenso in luglio e in agosto. I fiori sono piccoli e color crema. Le bacche a maturazione diventano nere e lucide. L’arbusto è usato anche come pianta ornamentale nei giardini e per formare siepi.
Le sue proprietà erano già conosciute nell’antica Grecia, dove era consacrata ad Apollo.
Si narra che le sacerdotesse del dio masticassero le foglie per avere le visioni profetiche. Simboleggiava sapienza, gloria, trionfo, onore. Gli atleti vincitori nelle Olimpiadi venivano incoronati con corone fatte di alloro.
Presso i Romani la pianta veniva usata oltre che in cucina anche per abbellire i giardini di nobili e imperatori e per incoronare poeti, scrittori, militari e condottieri che ritornavano a Roma come trionfatori.
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Durante il Medioevo la pianta era simbolo di gioia e aiutava a raggiungere il successo e ad affermarsi.

L’alloro contiene:
– olii essenziali
– resine
– amidi
– tannini
– acido cianidrico che è alquanto tossico, per evitare effetti collaterali non vanno usate le foglie prima di almeno un anno e l’uso delle bacche deve essere limitato a una dose minima e sotto parere di un esperto, in quanto possono provocare intossicazione al sangue.

Svolge un’azione:
– digestiva
– espelle i gas dall’apparato digerente con una azione simile a quella del carbone vegetale, senza però averne le conseguenze irritative, sulla mucosa dell’intestino, presenti con il carbone.
Agisce sul meteorismo presente nelle anse dell’intestino, ma non ha le proprietà antispastiche della camomilla.
– antisettica
– espettorante e balsamica per apparato respiratorio
– antireumatica
– antisudorifera

In cucina è usato soprattutto nella cottura delle carni perché facilita, in generale, la digestione e in particolare quella dei grassi, è un valido aiuto soprattutto per coloro che hanno difficoltà digestive e tempi lenti di assimilazione. Mitiga l’odore delle carni selvatiche. Attenua i processi fermentativi.

Per uso cosmetico:
Il decotto si utilizza per :
– pediluvi per rinfrescare e eliminare odori dai piedi
– le mani per attenuare il sudore
– bagni tonico stimolanti per la pelle del corpo e del viso

Altri usi:
– negli armadi come antitarme al posto della canfora
– nell’alcool per preparare liquori digestivi
– in sciroppi contro la tosse e la bronchite.
– In tisana facendo bollire 2 foglie di alloro per 5 minuti in una tazza d’acqua per favorire la digestione e combattere il dolore gastro-intestinale dovuto al meteorismo.

Controindicazioni:

– come già detto in precedenza sono legate alla presenza dell’acido cianidrico nelle foglie e nelle bacche.

Utilizzo magico- energetico.

L’alloro è sacro al sole, è l’espressione della forza del fuoco e i suoi principi energetici vengono rinvigoriti dal calore.
Equilibra il 3° chakra
Aggiungere qualche pizzico di polvere di foglie polverizzate sul cibo apporta i benefici magici di protezione e di rafforzamento dell’energia psico – spirituale per prevenire e combattere squilibri energetici e malesseri.
Le vibrazioni energetiche della pianta conferiscono forza, saggezza, chiaroveggenza, sogni profetici.
Indossata come amuleto è in grado di combattere la negatività e il male, per gli atleti dona la forza necessaria per aiutarli a raggiungere la vittoria. Le foglie bruciate e la cenere sparsa all’interno dell’abitazione protegge dai malefici e tiene lontani i fenomeni di Poltergeist. Se invece si pianta l’alloro davanti a casa si allontanano le malattie. Favorisce l’unione e l’amore nella coppia.

Le informazioni fornite hanno carattere generale, il loro eventuale utilizzo è a discrezione e sotto la piena responsabilità del lettore. Per qualsiasi problema di salute e di carattere medico è necessario rivolgersi a un medico o a uno specialista del settore.